Cosa sareste disposti a fare per non essere multati?
La risposta giusta è quella di attenersi alle norme del Codice della Strada, ma un automobilista italiano si è spinto oltre. Alcuni giorni fa un uomo fermato per un controllo di routine: nell’esibire la carta di circolazione ha “allegato” una banconota da 10€ per convincere la pattuglia a non multarlo.
La curiosità, oltre al gesto folle dell’uomo, sta nel fatto che la Corte di Cassazione ha stabilito che il gesto non fosse reato di corruzione dato il valore irrisorio della banconota. Si potrebbe parlare di oltraggio, ma non di istigazione alla corruzione.
Quindi 5€ ad agente non fanno il reato di corruzione.
Dal 1° gennaio 2013 le contravvenzioni sono diventate più salate. Un aumento medio del 6% rispetto al 2012 può rendere davvero oneroso l’abuso delle norme del Codice delle Strada. I sistemi di rilevamento delle velocità sono quelli a mietere più “vittime”, a volte commettendo degli errori grossolani.
L’abuso degli autovelox da parte di alcuni Comuni ha portato gli automobilisti a demonizzare l’intero sistema di controllo, ma il primo compito di queste tecnologie è quello di garantire la sicurezza stradale, prevedendo incidenti attraverso il monitoraggio della velocità dei veicoli. Non si tratta di un sistema repressivo, ma di prevenzione. Per questo motivo tutte le postazioni devono essere ben visibili e preventivamente segnalate.
Sulle autostrade e strade extraurbane principali l’autovelox deve essere segnalato, attraverso segnaletica classica e/o luminosa, a non meno di 250 metri di distanza, mentre sulle strade urbane ed extraurbane secondari a 150 metri e sulle altre tipologie di strada a 80 metri. La segnaletica informativa non può essere in ogni caso posta a una distanza superiore i 4 km.
Nel caso la postazione non sia visibile e/o segnalata la contravvenzione può risultare non valida e contestabile. Ci sono delle situazioni in cui è difficile dimostrare l’errore da parte degli agenti, rendono la multa difficilmente contestabile. Ogni dispositivo, oltre ad essere approvato e omologato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, deve essere installato correttamente in modo da evitare errori di rilevamento e/o posizionamento.
Capita che la taratura del dispositivo venga fatta in modo errato e in alcuni casi non viene proprio effettuata, sfalsando il rilevamento della velocità fornendo valori superiori anche del 17% rispetto a quelli effettivi. Il posizionamento errato dell’autovelox può generare risultati falsi e/o contravvenzioni sbagliate.
Nelle strade in pendenza l’apparecchiatura deve essere posizionata parallelamente ad essa e non orizzontalmente, altrimenti la velocità rilevata risulterà superiore a quella effettiva del veicolo.
Un errore che capita con i sistemi a fotocellula e radar è quello del passaggio di due veicoli in contemporanea, dove viene multato ingiustamente il veicolo più lento. Accade perché la macchina rileva correttamente la velocità del veicolo in fase di sorpasso ma, essendo la targa coperta dal veicolo sorpassato, verrà assegnata all’ unica macchina “visibile” dall’ autovelox.
Errori umani/macchina che possono costare caro all’automobilista, non solo in termini economici, ma che possono portare al ritiro/sospensione della patente di guida.