Se hai preso una multa con l’autovelox per eccesso di velocità in città, potresti avere buone possibilità di fartela annullare e questo perché l’autovelox in questione potrebbe non essere regolare.
A cambiare le sorti di migliaia di automobilisti multati arriva una sentenza della Corte di Cassazione, che mette nero su bianco le caratteristiche che gli autovelox devono avere per potere essere considerati legittimi sulle strade urbane.
Il pronunciamento numero 16622/19 depositato lo scorso 20 giugno si esprime su un ricorso nella città di Firenze – ma potrebbe essere applicato a tutte le città italiane – dichiarando illegittimi i provvedimenti prefettizi che hanno autorizzato l’installazione di apparecchi a funzionamento automatico, con contestazione differita (cioè gli autovelox, ndr), sulle strade urbane che non abbiano precise caratteristiche.
Quindi se prendi una multa per eccesso di velocità su una strada cittadina a essere irregolare potrebbe essere proprio l’autovelox e quindi anche la sanzione, che potrai contestare e che ti verrà annullata in caso di accoglimento.
Unico caso in cui non potrai fare nulla è quello in cui tu venga colto in flagrante da una pattuglia, che invece è obbligata a fermare immediatamente i trasgressori a meno di impedimenti che dovrà però mettere a verbale.
Autovelox fissi: quando la multa può essere annullata
Secondo quanto ribadito dalla sentenza della Corte di Cassazione, in città gli autovelox fissi non si possono istallare su strade urbane che non abbiamo precisi requisiti. Se la strada in cui hai preso la multa con l’autovelox non li rispetta, sappi che puoi fare ricorso.
Il primo requisito è che si tratti di strade urbane a scorrimento veloce, ovvero strade con carreggiate indipendenti o dotate di spartitraffico. Ogni carreggiata deve avere almeno due corsie di marcia e una corsia riservata ai mezzi pubblici.
Il secondo requisito necessario perché i Comuni possano istallare un autovelox fisso è che la strada urbana abbia una banchina esterna alla carreggiata con uno spazio adeguato a permettere la sosta o una manovra dell’auto. No quindi anche a banchine improvvisate o di dimensioni insufficienti.
Inoltre, ci deve essere un semaforo a ogni incrocio o intersezione con altre strade.
A dirlo c’è già una legge del 2002 che disciplina i controlli di velocità con l’autovelox, quindi da remoto, ammettendo come sempre possibili quelli sulle strade extraurbane principali, ma segnalando la necessità dell’autorizzazione del prefetto per quelle urbane di scorrimento, che può arrivare solo in casi particolarità come la difficoltà a fermare l’auto, oppure l’eccesso di traffico o la pericolosità della strada stessa.
Controllate anche i tempi di notifica, infatti le multe autovelox sono annullabili se notificate oltre 90 giorni