Autovelox con le ruote: arriva O-R3, l'auto senza pilota
Eccesso di velocità, guida pericolosa e assicurazione scaduta? Nulla sfugge all'occhio dell’autovelox senza pilota e a guida autonoma. Come funziona il sistema che controllerà le nostre strade?
Sommario
Autovelox con le ruote a guida autonoma: il brevetto Ford
Perché non sfruttare la tecnologia a bordo delle auto a guida autonoma per aumentare la sicurezza sulle strade? È probabilmente questa la domanda che si sono fatti alla Ford. Detto fatto, hanno depositato una richiesta di brevetto per la trasformazione delle auto a guida autonoma in auto della Polizia senza pilota.
Autovelox con le ruote a guida autonoma: il brevetto Ford
Il futuro dell'auto sembra ormai delineato: sulle nostre strade circoleranno auto connesse e senza pilota. Si tratta di veicoli dotati di un complesso sistema di telecamere e di sensori, che permettono di rilevare l'ambiente, di percepire gli ostacoli e di regolare la velocità.
Ma telecamere e sensori possono essere usati anche per controllare la strada. Per questo, Ford ha depositato negli Stati Uniti una richiesta di brevetto che appare molto interessante. Il sistema progettato da Ford permette di trasformare una qualsiasi auto a guida autonoma in un'auto dedicata al controllo stradale, senza il bisogno che ci siano degli agenti a bordo.
L'autovelox con le ruote può rilevare tutte le principali infrazioni al Codice della Strada, come:
eccesso di velocità;
sorpasso pericoloso;
guida senza assicurazione.
Il funzionamento è tanto semplice quanto efficace: l'auto della Polizia può connettersi all'auto interessata dal controllo e notificargli la violazione del Codice della Strada.
L'auto controllata, a sua volta, può comunicare alla Polizia se si tratta di un'auto a guida autonoma o se è guidata da una persona e, in questo caso, fornire all'autovelox le generalità e il numero di patente del guidatore. A questo punto, l'auto della Polizia può inviare la multa o, per infrazioni meno gravi, un semplice avvertimento.
Multe notificate all'istante
Il grande vantaggio dell'autovelox con le ruote (vantaggio per la collettività, un po' meno per il malcapitato automobilista) è la possibilità di intervenire immediatamente e, se necessario, di notificare la multa all'istante.
Il mezzo della Polizia si connette al veicolo che sta violando il Codice della Strada e può chiedere i dati del proprietario del mezzo per notificagli la multa. Il controllo della validità dell'assicurazione è ancora più immediato: come dovrebbe avvenire per i controlli automatici degli autovelox, l'auto senza conducente incrocerà il numero di targa con i database delle compagnie assicurative, verificando sia la presenza sia la validità della copertura assicurativa.
Autovelox con le ruote: il prototipo a Dubai
Non pensare che l'autovelox con le ruote sia una cosa fantascientifica e lontana nel tempo. Ford ha depositato il suo brevetto da poco, ma a Dubai è già in circolazione il primo prototipo di auto della Polizia a guida autonoma.
L'auto usata dalla Polizia di Dubai si chiama O-R3 ed è stata sviluppata da OTSAW Digital, una startup di Singapore. L'auto a guida autonoma non solo controlla la velocità dei veicoli e il comportamento delle auto, ma è dotata anche di un sistema di riconoscimento facciale. Questo significa che può riconoscere e inseguire i criminali al volante. E se l'auto da controllare si dovesse nascondere in un luogo inaccessibile a O-R3, il mezzo della Polizia chiamerà in suo soccorso un drone.
O-R3 è dotata di una serie di telecamere capaci di registrare a 360 gradi e in alta definizione, anche immagini termiche. L'auto automatica, in caso di rilevamento di sospetti o di mezzi ricercati si mette in contatto con la centrale di Polizia, permettendo l'intervento degli agenti.
Dubai è la prima città al mondo a usare auto robotizzate come supporto all'attività quotidiana della Polizia. Non solo: sembra che Dubai voglia rendere autonome il 25% delle auto della Polizia entro il 2030.
Autovelox senza pilota: e in Italia?
L'autovelox senza pilota arriverà anche in Italia? È ancora presto per dirlo, ma c'è chi ha già sollevato qualche dubbio sulla fattibilità del progetto. I controlli della velocità da remoto sulla carta sono già possibili, ma si registrano continuamente atti vandalici nei confronti delle colonnine a bordo strada. I vandali potrebbero rappresentare un problema concreto per i mezzi automatici che dovranno pattugliare le strade senza agenti.
Un altro problema è legato alla normativa che regolamenterà i controlli fatti da questi autovelox senza pilota. I ricorsi degli automobilisti che si oppongono alle multe comminate da tutor e autovelox sono molto frequenti. Cosa succederà se domani quelle stesse multe saranno fatte da un'auto che si guida da sola?
Ad ogni modo, se l'autovelox senza pilota immaginato dalla Ford dovesse essere adottato anche in Italia ci sarebbero indubbi benefici. Dalle strade più sicure al risparmio di soldi pubblici. Basta pensare che sarebbe facile scovare i milioni di mezzi che circolano senza assicurazione RC auto e lo si potrebbe fare senza l'impiego di agenti di Polizia, che potrebbero essere indirizzati verso indagini più complesse e rilevanti.
Gentil redattrice
a quanto pare alcune delle funzioni di questo veicolo (rilevamento generalità del conducente effettivo del mezzo, notifica automatica dis anzioni /avvertimenti ecc) dipenderebbero dall’imporre a tutti i veicoli circolanti un sistema di telcomunicazione sempre attivo; in analogia quindi all’obbligo per chi naviga di tenere sempre acceso il ricetrasmettitore VHF sul canale 16 ecc.. Con la differenza che nelle comunicazioni marittime il sistema è “aperto” all’ascolto e intervento di tutti, qui invece si avrebbe un sistema “chiuso” di comunicazione tra auto poliziotta e auto controllata. Perciò alla targa dovrebbe essere obbligatoriamente associato un numero di cellulare sempre attivo in vivavoce? O sbaglio?
Ciao Ugo, l’autovelox in funzione a Dubai utilizza un sistema composto da sensori, microcamere e telecamere termiche. Il brevetto Ford prevede un sistema articolato di comunicazioni wireless tra veicoli. Trovi tutti i dettagli tecnici nel brevetto disponibile a questo link: .
La ringrazio, in forte ritardo causa la mia frequentazione saltuaria del web.
Purtroppo cliccando o copiando nella barra di ricerca il link fornito, ben 3 browser diversi danno errore (superato il tempo massimo di connessione oppure “Impossibile raggiungere il sito, Connessione negata da pdfaiw.uspto.gov.” o “Impossibile raggiungere la pagina, •Verifica che l’indirizzo Web https://pdfaiw.uspto.gov sia corretto…. ecc”)
Intanto all’ironico commento di chi vorrebbe ringraziare i produttori di tutti questi dispositivi, rispondo di aggiungere alla lista dei medesimi i droni della polizia municipale già in servizio a Brescia, che mettono la centrale in condizione di far intervenire le pattuglie laddove si stanno verificando situazioni a rischio o irregolari.
Comunque al di là del controverso discorso limite di velocità, per il quale, poco o tanto, capita a tutti di sgarrare, vedo più vantaggi che minacce per il normale e ben intenzionato cittadino. Oltre alle “mine vaganti” senza RCA bloccati subito, si pensi, ad esempio, ai venditori e ai parcheggiatori abusivi allontanati immediatamente, venendo a mancare quella scusa degli “agenti troppo sottorganico per poter pattugliare ovunque” che in certe grandi città maschera invece una sorta di improprio ammortizzatore socialeo comunque una umana simpatia/complicità coll’abusivo, specie se di etnia diversa, in riguardo ai sacrosanti principi di “tolleranza” e “accoglienza”; e ancora si pensi alle ciclabili trasformate in parcheggi, alle auto sui marciapiedi, sulle strisce pedonali, presso gli incorci e a quelle da cui vengono scaricati al volo sacchi di spazzatura, e non ultimo alla possibilità di risalire agli incivili che fan defecare il cane sui marciapiedi.
Bisognerebbe rendere pubblici i nomi di chi progetta, chi costruisce e chi commercializza gli autovelox ed i sistemi di controllo infrazioni ai semafori per dar modo agli automobilisti di ringraziarli dovutamente
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• In ottemperanza all'art. 56 comma 2 e 3 del Reg. IVASS 40/2018, dichiaro di avere salvato o stampato, letto, compreso ed archiviato su supporto duraturo gli Allegati 3, e 4 TER. In ottemperanza all'art. 9 comma 4 del Reg. IVASS 23/2008, dichiaro altresì di avere stampato, letto, compreso ed archiviato su supporto duraturo la tabella contenente le informazioni sui livelli provvigionali percepiti dalle compagnie assicurative con cui 6sicuro brand di Howden ha rapporti di affari nel ramo RCA.
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Gentil redattrice
a quanto pare alcune delle funzioni di questo veicolo (rilevamento generalità del conducente effettivo del mezzo, notifica automatica dis anzioni /avvertimenti ecc) dipenderebbero dall’imporre a tutti i veicoli circolanti un sistema di telcomunicazione sempre attivo; in analogia quindi all’obbligo per chi naviga di tenere sempre acceso il ricetrasmettitore VHF sul canale 16 ecc.. Con la differenza che nelle comunicazioni marittime il sistema è “aperto” all’ascolto e intervento di tutti, qui invece si avrebbe un sistema “chiuso” di comunicazione tra auto poliziotta e auto controllata. Perciò alla targa dovrebbe essere obbligatoriamente associato un numero di cellulare sempre attivo in vivavoce? O sbaglio?
Ciao Ugo, l’autovelox in funzione a Dubai utilizza un sistema composto da sensori, microcamere e telecamere termiche. Il brevetto Ford prevede un sistema articolato di comunicazioni wireless tra veicoli. Trovi tutti i dettagli tecnici nel brevetto disponibile a questo link: .
La ringrazio, in forte ritardo causa la mia frequentazione saltuaria del web.
Purtroppo cliccando o copiando nella barra di ricerca il link fornito, ben 3 browser diversi danno errore (superato il tempo massimo di connessione oppure “Impossibile raggiungere il sito, Connessione negata da pdfaiw.uspto.gov.” o “Impossibile raggiungere la pagina, •Verifica che l’indirizzo Web https://pdfaiw.uspto.gov sia corretto…. ecc”)
Intanto all’ironico commento di chi vorrebbe ringraziare i produttori di tutti questi dispositivi, rispondo di aggiungere alla lista dei medesimi i droni della polizia municipale già in servizio a Brescia, che mettono la centrale in condizione di far intervenire le pattuglie laddove si stanno verificando situazioni a rischio o irregolari.
Comunque al di là del controverso discorso limite di velocità, per il quale, poco o tanto, capita a tutti di sgarrare, vedo più vantaggi che minacce per il normale e ben intenzionato cittadino. Oltre alle “mine vaganti” senza RCA bloccati subito, si pensi, ad esempio, ai venditori e ai parcheggiatori abusivi allontanati immediatamente, venendo a mancare quella scusa degli “agenti troppo sottorganico per poter pattugliare ovunque” che in certe grandi città maschera invece una sorta di improprio ammortizzatore socialeo comunque una umana simpatia/complicità coll’abusivo, specie se di etnia diversa, in riguardo ai sacrosanti principi di “tolleranza” e “accoglienza”; e ancora si pensi alle ciclabili trasformate in parcheggi, alle auto sui marciapiedi, sulle strisce pedonali, presso gli incorci e a quelle da cui vengono scaricati al volo sacchi di spazzatura, e non ultimo alla possibilità di risalire agli incivili che fan defecare il cane sui marciapiedi.
Cordiali saluti
Bisognerebbe rendere pubblici i nomi di chi progetta, chi costruisce e chi commercializza gli autovelox ed i sistemi di controllo infrazioni ai semafori per dar modo agli automobilisti di ringraziarli dovutamente