La Regione Lombardia sospende il blocco delle auto diesel Euro 3
“Il Piano Regionale Interventi per la qualità dell’Aria (PRIA) ha sospeso il divieto di circolazione per i Diesel Euro 3” – lo ha annunciato l’Assessore regionale Claudia Maria Terzi durante un intervento al “Tavolo qualità dell’aria”.
Invece del blocco di circolazione previsto – dal 15 ottobre 2016 al 15 aprile 2017 – saranno adottati due livelli di interventi per ridurre i valori dell’inquinamento.
Primo Livello
Scatta se si supera la soglia minima di inquinamento dei 50 mg per metro cubo per 7 giorni filati e prevede il divieto di circolazione urbano per auto private Diesel Euro 3 dalle 9 alle 17 e per veicoli commerciali Diesel Euro 3 dalle 7.30 alle 10.
Inoltre, il blocco di circolazione è esteso fino ai Diesel Euro 2, il sabato, la domenica e nei festivi dalle 7.30 alle 19.30.
Secondo Livello
Scatta se si supera la soglia dei 70 mg per metro cubo per 7 giorni continuativi e prevede il blocco di circolazione per gli Euro 3 Diesel privati dalle 7.30 alle 19.30, mentre per i veicoli commerciali il blocco va dalle 7.30 alle 10 e dalle 18 alle 19.30.
Il blocco delle auto diesel Euro 3
La misura anti-smog decisa inizialmente dalla Regione Lombardia vietava la circolazione delle auto diesel Euro 3 dal 15 ottobre 2016 al 15 aprile 2017, un divieto da rinnovare ogni anno nello stesso periodo.
La “Fascia 1” in cui sarebbe stato attivo il divieto, include i capoluoghi di Pavia, Varese, Monza-Brianza, Lodi, Lecco, Cremona, Bergamo, Brescia e Mantova e i relativi comuni e agglomerati urbani presenti nelle relative cinture.
La “Fascia 2”, già inserita nell’ordinanza del 2015, rimane fuori ma, in caso di peggioramento della situazione, nulla vieta che si decida di ampliare di nuovo il divieto.
L’obiettivo era quello di raggiungere i livelli definiti dalla normativa europea per riuscire a contenere i superamenti di Pm10 entro i 35 giorni in un anno.
I motivi del blocco auto diesel Euro 3
A causa dei livelli elevati di smog, l’Italia rischia l’ennesima multa da parte dell’Europa pari ad un miliardo di euro per il superamento delle concentrazioni di Pm10 nella Pianura Padana, a Roma, a Napoli e in altre aree minori.
Il primo richiamo da parte della Commissione Europea risale a luglio del 2014. Da allora nessuna azione risolutiva è stata messa in atto per ridurre il problema e, per questo motivo,dovremo sorbirci la procedura d’infrazione.
Secondo quanto dichiarato dalla Giunta Regionale, finora si è lavorato bene e in armonia con le altre regioni interessate, ma se si vogliono dei risultati reali e quantificabili è necessario che la regia passi nelle mani dei Ministeri coinvolti: la supervisione senza un’azione di coordinamento rischia infatti di annullare i risultati ottenuti.
Incentivi regionali anti-smog
Tra le iniziative già messe in atto dalla Regione Lombardia per il raggiungimento della riduzione dei fattori inquinanti, spiccano l’esenzione triennale della tassa automobilistica (per i veicoli acquistati nel 2015) per i privati e i contributi per l’acquisto di auto diesel con filtro antiparticolato per le imprese.
Chi nel 2015 ha rottamato un veicolo Euro Zero-1-2-3 e acquistato un nuovo veicolo Euro 4 o superiore, bifuel o ibrida, ha diritto all’esenzione della tassa automobilistica per il triennio 2015/2017. E il Consorzio Ecogas ha già chiesto che l’esenzione venga attuata a chi rottami ed acquisti un nuovo veicolo anche nel 2016 (per il triennio 2016/2019).
È proprio il Consorzio Ecogas che dà un’altra possibilità utile ai consumatori: dal 22 marzo ha riaperto le prenotazioni per gli incentivi destinati alla trasformazione di auto (e veicoli commerciali) da benzina a GPL o metano (o bifuel).
Dalla Regione attenzione anche per le imprese con un contributo per l’installazione di un filtro antiparticolato su veicoli Euro 3 o inferiori, in grado di portare il veicolo in classe Euro 5.