Con le contravvenzioni non si scherza davvero più: da questa estate se non paghi una multa auto, la riscossione avverrà sul tuo conto corrente e non ci potrai fare nulla. Potrà anche capitare una disattenzione oppure una piccola dimenticanza, ma le regole valgono davvero per tutti… Soprattutto per chi cerca di evitare il pagamento delle multe.
L’idea che l’Agenzia delle Entrate si affacci proprio sul nostro conto non fa impazzire neanche il più santo tra i risparmiatori, ma cerchiamo di capire bene cosa succederà.
Multa auto: dal 1° luglio riscossione diretta dal conto
Non è una minaccia, ma a quanto pare un semplice dato di fatto: se non paghi la multa – che sia per un autovelox o per un bollo auto non pagato – tra qualche settimana l’Agenzia delle Entrate potrà riscuotere entrando direttamente sul tuo conto corrente. Senza tra l’altro il via libero del giudice. Le associazioni dei consumatori hanno già indicato che saranno decine di migliaia di persone a subire questa “intromissione”, ma la misura riguarda in realtà tutte le cartelle non pagate.
Il 1° luglio l’Agenzia delle Entrate-Riscossione prenderà ufficialmente il posto di Equitalia e potrà pignorare il conto corrente senza dover passare da un giudice. Potendo accedere sia ai dati dell’anagrafe tributaria sia alla banca dati dell’INPS, il nuovo ente avrà infatti il controllo completo di tutte le informazioni riguardanti il debitore.
Hai 60 giorni di tempo per pagare la tua multa auto
“Ok, se non pago, mi prendono i soldi dal conto. Ma quanto tempo ho a disposizione per saldare la multa?” Semplice: 60 giorni. Sessanta giorni in cui arriveranno a pioggia – in teoria – avvisi e solleciti di pagamento. Se non ti metti in regola pagando in un’unica soluzione o rateizzando l’importo, allora e solo allora l’Agenzia delle Entrate-Riscossione potrà attingere dalle tue finanze direttamente sul tuo conto corrente. In una nota, Equitalia ha dichiarato già di procedere
“alle azioni esecutive solo dopo che il contribuente non ha dato seguito agli atti che gli sono stati notificati (cartella di pagamento, solleciti di pagamento, avvisi di intimazione), né provvedendo al loro pagamento, neanche in forma rateale, né contestandone il contenuto.”
Entro quanto tempo deve essere notificata una multa?
Di base, la prescrizione di una multa è di cinque anni da quando è stata commessa la violazione. Gli atti notificati successivamente, quali verbale e cartella esattoriale, fanno ogni volta decorrere un ulteriore termine di cinque anni. 60 giorni dalla notifica è invece il termine per far ricorso avverso una multa al prefetto del luogo in cui è avvenuta la presunta infrazione.