Come ben sai, i Comuni italiani fanno eseguire la notifica delle multe per violazioni al Codice della Strada al proprio messo. Questa modalità però ha ottenuto un clamoroso insuccesso di pubblico. Perché spesso il lavoro, per il povero automobilista distratto, raddoppia: deve recarsi a ritirare la raccomandata di avviso della consegna e deve poi recarsi anche presso la Casa Comunale a ritirare materialmente la contravvenzione.
A Bologna questa insoddisfazione è giunta a tal punto da sfociare in una segnalazione del Difensore Civico, che ha parlato addirittura di “danni da burocrazia”, alludendo al dispendio inutile di tempo ed energie che si chiede al cittadino. E la Giunta, pronta, ha risposto: dal 1 luglio 2016 le multe a Bologna saranno notificate soltanto a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento.
Messo comunale e notifica della multa
Fino ad oggi diversi Comuni, in particolare quello bolognese, hanno seguito la prassi di affidare il recapito delle multe al messo comunale: un soggetto incaricato, dunque, di effettuare la consegna della multa direttamente nelle mani del destinatario, o della persona reperita presso l’abitazione in grado di ricevere legittimamente posta e atti in nome di quest’ultimo. Il tutto secondo la normativa in tema di notifica degli atti.
Quella stessa normativa, tuttavia, prevede un doppio adempimento: se l’incaricato della notifica non trova nessuno a cui lasciare l’atto presso l’indirizzo del destinatario, deve depositare un avviso del proprio passaggio nella buchetta, con indicazione dei giorni e degli orari in cui è possibile ritirarlo (puoi scoprire di cosa si tratta decifrando il codice della raccomandata). Dopo di che segue anche una ulteriore comunicazione, a mezzo raccomandata, per avvisare il destinatario dell’avvenuto tentativo di notifica e delle modalità di ritiro dell’atto. In questo modo, vi è la certezza che il destinatario sia stato avvisato e che il semplice foglietto lasciato in buchetta non sia andato smarrito.
Come si effettua il ritiro della multa?
Una volta esaurito il rituale, al destinatario di multa e comunicazione non resta che armarsi di pazienza e di molto tempo. Perché lo aspettano almeno due giri: uno in posta per il ritiro della raccomandata di avviso del tentativo di notifica a mani e un secondo giro alla Casa Comunale, per il ritiro della multa vera e propria. Si tratta poi di uffici che, quasi sempre, hanno orari di apertura ridotti e tassativi, che costringono i lavoratori ad equilibrismi impensabili o alla distribuzione di deleghe all’anziana nonna (l’unica libera negli orari giusti), per poter mettere finalmente mano alla temuta busta.
Si aggiunga poi che, nello specifico caso del Comune di Bologna, l’ufficio deputato alla consegna della multa è posizionato nel cuore del centro storico, in zona tassativamente vietata al transito automobilistico. Il recupero dell’atto diventa ancora più macchinoso e lungo, visto che la frequenza di passaggio degli autobus nel capoluogo emiliano è un altro punto dolente.
Esauriti i girotondi cittadini, l’automobilista sarà finalmente libero. Libero di pagare o, nella migliore delle ipotesi, di preparare moduli e documentazione necessari ad impugnare la sanzione che fosse ritenuta ingiusta o non dovuta.
L’intervento del Difensore Civico di Bologna
Il Difensore Civico di Bologna, un soggetto deputato proprio alla mediazione tra istituzioni pubbliche e cittadini, dei quali raccoglie lamentele e reclami, si è in questo caso fatto portavoce del malcontento generale. Perché, se non sempre è possibile sottrarsi legittimamente al pagamento di una multa, almeno che alla sanzione non si sommi la perdita di tempo, di energie e, in casi estremi, anche di ferie e permessi, necessari al duplice ritiro. Tutte difficoltà che, secondo lo stesso Difensore Civico, incidono così negativamente sulla vita ordinaria dei cittadini, da configurare un caso di veri e propri danni da burocrazia.
La Giunta Comunale, chiamata in causa, non si è questa volta fatta attendere nella risposta e ha assunto l’iniziativa: a quanto annunciato, dal 1 luglio 2016 i messi comunali continueranno a svolgere serenamente le proprie mansioni, ma tra queste non rientreranno più le notifiche della multa. Dunque le contravvenzioni al Codice della Strada, elevate per conto del Comune, non verranno più notificate a mani, ma direttamente tramite posta raccomandata, assicurando al cittadino diligente un unico giro e presso un ufficio che, normalmente, prevede anche degli orari di accesso in tardo pomeriggio.
E tu, hai avuto a che fare con le capaci mani dei messi comunali? Cosa ti hanno recapitato e come è andata? In attesa di verificare il rispetto della direttiva impartita dalla Giunta comunale di Bologna, lasciaci un commento sulla tua esperienza.