Patente a Punti
Ad inizio luglio sono molti gli italiani che hanno fatto 30.
Non parliamo dell’ultimo esame universitario prima delle meritate vacanze, ma dei punti patente accumulati duramente in questi dieci anni. Tanti sono gli automobilisti che sono riusciti a mantenere “pura” la propria patente, dopo l’introduzione del sistema a punti, che da pochissimo ha spento le prime dieci candeline.
Una norma che nel corso del tempo è riuscita a mutare il comportamento alla guida di molti, responsabilizzando maggiormente i giovani e salvando migliaia di vite umane.
Più di trentamila vita strappate alla morte – un intero paese – che distrattamente dimentichiamo di considerare ma che oggi hanno ancora un futuro d’affrontare. Con l’introduzione della patente a punti è quasi dimezzata (46%) la mortalità sulle strade italiane, ma sono diminuiti anche i feriti gravi e le lesioni alle persone. Numeri positivi, ma che ci tengono ancora al di sopra delle media europea e dagli obiettivi fissati dall’Onu per il “decennio della sicurezza stradale”.
In dieci anni sono state 5 milioni le patenti non coinvolte dal decurtamento di punti, portando a casa tutti i bonus biennali, che hanno coinvolto la maggior parte degli automobilisti. Dal 1° luglio 2003, giorno dell’attuazione della norma, al 31 dicembre 2012 sono stati più di 85 milioni i punti sottratti agli italiani. Una media di 2,3 punti a patente, con un coinvolgimento maggiore dei più giovani.
Gli under 20 hanno perso la media 6,5 punti a patente, ma per loro va considerato che i punti decurtati raddoppiano per i primi tre ani, seguiti a ruota dai ragazzi fino a 24 anni con 3,4 punti e quelli tra i 30 e 34 anni con 2,6 punti sottratti. Gli ultrasettantenni risultano essere i più “prudenti” (1,17 punti in media).
I più indisciplinati sono gli automobilisti dell’Emilia-Romagna e Toscana: in città come Bologna (guida la classifica con 333,5 punti persi ogni 100 patenti), Ferrara, Modena, Ravenna, Prato, Firenze e Forlì sono stati decurtati oltre 300 punti ogni cento patenti. Sardegna, la provincia di Avellino (136,2 punti ogni 100 patenti) e Benevento hanno fatto registrare il minor numero di punti decurtati in questo decennio.
Numeri che sembrano sfatare dei luoghi comuni ben radicati, mostrando quanto gli automobilisti meridionali siano più virtuosi dei settentrionali, ma che non prendono in considerazione la diffusione dei controlli stradali e dei sistemi di rilevamento infrazioni.