Molte città italiane scelgono di tutelare i propri centri storici, limitandone il traffico o rendendoli pedonali, servendosi di telecamere di controllo necessarie a regolamentare il traffico e a tutela del patrimonio nazionale. Sistemi spesso odiati dagli automobilisti, residenti e non, che escogitano piani sempre più assurdi per evitare l’occhio delle telecamere.
La Zona T è situata nel cuore del centro storico di Bologna e prende il nome della conformazione geografica delineata dalla strade che la costituiscono, dal forte interesse turistico e monumentale ma allo stesso tempo una delle zone più commerciali e vive della città. Un’area ben delimitata controllata 24h al giorno da telecamere RITA (Rete Integrata di Telecontrollo degli Accessi).
Questo sistema monitora corsie e accessi alle aree pedonali rilevando il passaggio di tutti i veicoli e, in caso non fossero previsti di permesso, multando quelli non autorizzati. Un “autovelox” urbano, presenti in molti centri storici delle città italiane, ideali per regolamentare il traffico e la tutela delle aree pedonali.
La notizia diffusa in questi giorni, dall’assessore comune al traffico di Bologna, dell’installazione di nuove telecamere per il controllo della zona T (in aggiunta alle 23 già presenti) ha suscitato qualche mal contento. Mormorio proveniente soprattutto da chi vede il mezzo come strumento adoperato per riempire le casse comunali e non come sistema di tutela per il cittadino.
Il progetto di potenziamento delle telecamere di controllo ztl e traffico limitato, in programma già dal 2008, servirà a evitare il fenomeno di ingresso abusivo di macchine e motocicli che percorrono le corsie nel senso inverso di marcia per poter entrare nelle zone controllate del sistema RITA. Una manovra pericolosa e illegale che, evitando il campo visivo della telecamera, permette al furfante di percorrere zone a traffico limitato. Il potenziamento di RITA permetterà di controllare anche i veicoli che procedono contromano, ma anche i motorini che circolano nelle aree pedonali nei giorni di T-days.
Ztl allargate e telecamere di controllo sono un problema di tutte le città, dal nord al sud le amministrazioni tentando di rimodellare la viabilità spesso incorrono in problematiche molto più grandi. Strade congestionate, posti auto che scarseggiano e mezzi pubblici deviati rendono più difficile la vita di un cittadino invece che semplificarla. Che la tecnologia non sia l’unica strada da percorrere?