Stop ai tutor in autostrada: ora è ufficiale
La notizia è di quelle che passeranno alla storia: i tutor in autostrada sono stati spenti. Il sistema che ha contribuito a rendere più sicure le autostrade italiane è stato disattivato per sempre. Perché? Per una battaglia legale tra Autostrade per l'Italia e un'azienda toscana che ha brevettato il sistema. La Corte d'Appello di Roma aveva ordinato alla società Autostrade di spegnere i tutor già nella sentenza dello scorso 10 aprile. Autostrade aveva dichiarato di voler sostituire i tutor con delle nuove apparecchiature entro tre settimane, ma così non è stato. Il 30 maggio la Corte d'Appello ha rigettato la richiesta di sospensione della sentenza presentata da Autostrade che così si è vista costretta a spegnere i software che permettono il controllo della velocità media su oltre 3.000 km di tratti autostradali. Autostrade per l'Italia nella sua richiesta di sospensione aveva puntato su due temi:- il fatto che lo spegnimento dei tutor avrebbe peggiorato la sicurezza stradale;
- il fatto che, in caso di sentenza in Cassazione favorevole ad Autostrade per l'Italia, la piccola società Craft non sarebbe stata in grado di rimborsare il danno causato.
Tutor spenti: pronto il sistema che li sostituirà
Autostrade per l'Italia e Polizia Stradale hanno pubblicato un comunicato stampa congiunto per chiarire che sono già al lavoro per trovare soluzioni alternative per garantire la sicurezza e l'incolumità delle persone che viaggiano in autostrada. Il sistema che sostituirà i tutor dovrebbe arrivare a metà luglio:Polizia Stradale ed Autostrade per l'Italia stanno lavorando per l'attivazione in via sperimentale del nuovo sistema SICVe PM, approvato con provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti N. 3338 del 31 maggio 2017.
Il sistema SICVe PM ha lo stesso funzionamento di massima dei tutor, cioè permette il rilevamento della velocità media di un veicolo tra il punto di ingresso e il punto di uscita, ma userà un sistema diverso per la gestione delle informazioni e l'elaborazione delle sanzioni. Il SICVe PM sarà usato in via sperimentale, con la speranza che non ci saranno altre battaglie legali. Secondo il Sole 24 Ore c'è il pericolo che anche il nuovo sistema violi il brevetto depositato dalla Craft e quindi la questione non sarebbe risolta. Una cosa è certa: Autostrade per l'Italia non ha intenzione di acquistare il brevetto di proprietà dell'azienda toscana e prosegue nella ricerca di una soluzione al problema.Tutor spenti in autostrada: quali alternative saranno usate?
Ma ora che i tutor sono stati spenti si potrà viaggiare in autostrada infischiandosene dei limiti di velocità? Non proprio, perché la Polizia Stradale ha già annunciato che metterà in campo tutte le alternative possibili per monitorare le autostrade e pizzicare chi spinge troppo sull'acceleratore. Era circolata anche l'ipotesi che le colonnine dei tutor potessero essere usate come autovelox puntuali, cioè controllare la velocità di transito delle auto nel punto di ingresso e in quello di uscita. Però non è così: la sentenza è chiara e il sistema tutor deve essere disabilitato per intero. Sono almeno quattro le possibili alternative che potremo trovare in autostrada in attesa che vengano installati i "nuovi" tutor:- i box fissi. Questa soluzione non richiede ulteriori interventi oltre all'installazione, potendo usare i segnali di avviso già presenti in autostrada in corrispondenza dei tutor;
- l'uso di pattuglie per il controllo, autorizzate dai Prefetti e debitamente segnalate. Sarebbe un ritorno al passato e un impegno non indifferente per il personale di Polizia, ma c'è sicuramente da aspettarsi di trovare pattuglie dotate di autovelox sulla via delle vacanze;
- il telelaser TruCam. Questo autovelox evoluto può rilevare la velocità dell'auto anche a centinaia di metri di distanza e riesce a fotografare e a identificare il conducente anche a una distanza di 1.200 metri;
- il sistema Scout Speed. Come il telelaser TruCam, lo Scout Speed controlla la velocità della auto anche a distanza. Ma mentre il telelaser richiede la presenza di una pattuglia a bordo strada, lo Scout Speed può essere usato anche in movimento e non è necessario che sia segnalato.
Perché non pagano il dovuto alla Craft? Potrebbe essere meno complesso e forse meno oneroso. Sicuramente più veloce e più giusto!
L’alternativa per definizione è unica, pertanto non ce ne possono essere quattro.
Per il resto complimenti per l’articolo.
Raffaele.
Qualsiasi sistema per il controllo della velocità da una parte è veramente utile per limitare l’apparente possibile riduzione della velocità ma dall’altra si può considerare solo un meccanismo che potrebbe ( nel caso degli AutoVelox ) essere solo causa di grandi incidenti in quanto al momento che uno si accorge di passare avanti ad un apparecchio del genere, sia che vada forte o piano, frena bruscamente per ridurre la velocità causando, per chi lo segue, un vero pericolo che potrebbe essere la causa di un notevole incidente specialmente se si trova in posizione di sorpasso. Riguardo invece ai Tudor per chi desidera andare più forte del consentito basta fermarsi ad un Autogril a prendere un caffè e fumarsi, in santa pace, una sigaretta che ripassando di nuovo sul seguente Tudor il tempo di percorrenza del segmento sarebbe sicuramente di uno che l’aveva percorso ad una velocità sicuramente moderata. Con questo non voglio dire che io sia contrario a questo tipo di apparecchi ma, a parte gli eventuali limiti sulle autostrade, dovrebbe essere molto più accorta l’apposizione di cartelli limitatori sulle altre strade. Io parlo, ad esempio, di una limitazione generica a 90 Km orari su una strada come l’Aurelia che per la sua conformazione può considerarsi meglio di una autostrada e non dico questo perché sia liberalizzata la velocità a 130 Km orari ma almeno portarla a 100 / 110 Km orari. Oggi la maggior parte delle auto circolanti non sono più come quelle del 1960/1970 che andare a 120 Km orari era, nella maggior parte dei casi, al limite della velocità dell’auto e pertanto della sicurezza. Se qualcuno crede che abbia detto delle bestialità si faccia sentire e ribatta ciò che ho detto.
La miglior prevenzione sarebbe l’educazione puntuale di noi patentati al rispetto della segnaletica stradale. Sicuramente i sistemi alternativi reprimeranno chi viola ma non per questo diminuiranno le mancanze, poichè i Tutor davano certezza del rilevamento i sistemi più o meno occulti, no!
Finalmente la fine di una storia ridicola! Ma se davvero il problema è la velocità e la sicurezza perché non si decide per legge che le auto devono essere limitate a 130 km/h? Basterebbe un piccolo sistema di comunicazione che comunica con la centralina e che limita la velocità dell’auto a seconda del limite previsto dal tratto di strada. Invece no: si chiudono gli occhi con le lobby dei car makers e si mettono strumenti punitivi per multare gli automobilisti che nel frattempo per comprare auto più potenti pagano anche di soldi per la tassa di possesso! Ma chi credete di prendere in giro? Fate leggi severe per chi si distrae alla guida, per chi usa il cellulare sul motorino (ultima moda assurda) e se non volete risolvere i problemi alla radice almeno fateci guidare in pace (come si fa in Germania)
130 km/h è una velocità bassa in autostrada!
I Tutor non saranno spenti, ma saranno inattivi, cioè non potranno produrre una multa per una velocità tutto sommato non adeguata.
Sembra incredibile che sin dai prodromi di questa vicenda legale non si sia convenuto tra le parti di non dare nessuna pubblicità alla contesa in atto e soprattutto che la magistratura non abbia gli strumenti di legge per “congelare” la pubblicazione delle relative sentenze!
Quando v’è di mezzo l’incolumità (soprattutto degli eventuali coinvolti dalle bravate altrui) dovrebbe essere sempre possibile una deroga pro-tempore a leggi e protocolli. Esattamente come quanto già avviene con informazioni riservate di stato.
Avrei ritenuto giusto intanto mantenere in attività i tutor fino alla loro completa sostituzione.
Nel frattempo si sarebbe potuto obbligare Autostrade a versare un congro contributo mensile o giornaliero per fitto alla Società proprietaria del brevetto.
Avrei ritenuto pi giusto mantenere i “tutor” fino alla loro completa sostituzione e nel frattempo avrei obbligato Autostrade a versare un contributo per fitto alla Società proprietaria del brevetto. Un saluto.
Ma vogliamo finire una buona volta di prenderci in giro, le statistiche sono come sempre opinabili, manipolate ad oc per orientare l’opinione pubblica, invece di fare tante parole sarebbe stato sufficiente che la soc. autostrade per l’Italia, acquistasse regolarmente e correttamente il brevetto che tutto si sarebbe risolto. Tra l’altro una società che a fronte dell’acquisizione del accordo con lo stato italiano si era impegnata a non aumentare i pedaggi, cosa a cui non ha ottemperato.
Le risorse alla suddetta società non mancavano, ma nella, come dimostratasi, presuntuosa convinzione di essere al di sopra della legge che protegge i brevetti, pensava di uscirne a costo zero. Plauso ad una giustizia che svolge con onestà il proprio compito.
Per quello che riguarda i limiti di velocità, non mi sembra che in Germania dove i limiti vi sono solamente nei tratti effettivamente pericolosi, e non posizionati apposta per fare cassetto come da noi, le strade siano rosse di sangue come si vuole far credere agli italiani.
Dirò di più, sarebbe ora che, dato che esiste una legge che permette alle autostrade di elevare il limite a 150 km/h in determinati tratti, questa venisse fatta applicare, in considerazione dello stato delle strade e dell’aumentata sicurezza attiva delle moderne autovetture.
E per favore, basta con apparecchiature che costano un botto, vessano gli automobilisti per far quadrare i conti della pubblica amministrazione, e si usino i soldi per dare il carburante alle pattuglie della stradale e una migliore retribuzione ai suoi addetti.
Tutor spenti in Autostrada: si torna al Medioevo.
Ho la patente da 58 anni e un paio di multe le ho prese per eccesso di velocità ma qualcuna non riesco a digerirla ( era fine maggio da Lecce dovevo affrontare un lungo viaggio verso Asti quattro del mattino mi metto in viaggio tra le vie tortuose dei piccoli paesi e li si va piano strade strette e non certo ti permettono alte velocità ma finalmente il casello a Bari e posso prendere l’autostrada prendo il mio biglietto ho davanti a me un’autostrada a 3 corsie sono solo in questa immensità so di dover fare tanti km e invitante e spingo sull’acceleratore e felice mi involo il viaggio totale e stato ottimo ma dopo un po di tempo mi è arrivata la multa che ho pagato senza fare storie ma il rammarico mi è rimasto perchè io ho sempre pensato alla mia incolumità e quella degli altri e non ritengo che in quel punto non fosse il caso di infierire su un’autista che sa quello che deve fare posso ammettere sui punti pericolosi che si deve essere prudenti per te e per gli altri ma in quel punto ho ritenuto soldi rubati) . Sicuramente chi vuol corre e si può permettere certe spese non guarderà i limiti di velocità serve secondo me nelle strade la presenza di pattuglie nei punti nevralgici e pericolosi e fermare chi trasgredisce io la penso gradisco commento grazie