Tutor spenti in autostrada: prosegue la battaglia legale tra Autostrade per l’Italia e l’azienda toscana Craft. La Corte d’Appello di Roma ha rigettato la richiesta di sospensione della sentenza emessa ad aprile e gli apparecchi sono stati spenti.
Stop ai tutor in autostrada: ora è ufficiale
La notizia è di quelle che passeranno alla storia: i tutor in autostrada sono stati spenti. Il sistema che ha contribuito a rendere più sicure le autostrade italiane è stato disattivato per sempre. Perché? Per una battaglia legale tra Autostrade per l’Italia e un’azienda toscana che ha brevettato il sistema.
La Corte d’Appello di Roma aveva ordinato alla società Autostrade di spegnere i tutor già nella sentenza dello scorso 10 aprile. Autostrade aveva dichiarato di voler sostituire i tutor con delle nuove apparecchiature entro tre settimane, ma così non è stato.
Il 30 maggio la Corte d’Appello ha rigettato la richiesta di sospensione della sentenza presentata da Autostrade che così si è vista costretta a spegnere i software che permettono il controllo della velocità media su oltre 3.000 km di tratti autostradali.
Autostrade per l’Italia nella sua richiesta di sospensione aveva puntato su due temi:
- il fatto che lo spegnimento dei tutor avrebbe peggiorato la sicurezza stradale;
- il fatto che, in caso di sentenza in Cassazione favorevole ad Autostrade per l’Italia, la piccola società Craft non sarebbe stata in grado di rimborsare il danno causato.
La Corte d’Appello ha respinto entrambi i punti, sostenendo innanzitutto che la tutela della sicurezza stradale non è un principio di competenza della società Autostrade ma spetta alle istituzioni statali. Anche la tesi che sostiene l’irreparabilità del danno secondo i giudici è infondata, perché accoglierla andrebbe contro il principio di uguaglianza della legge.
A questo punto Autostrade può procedere con il ricorso in Cassazione ma nel frattempo è costretta a eseguire la sentenza della Corte d’Appello. Secondo i giudici Autostrade ha copiato il brevetto depositato dalla società Craft e non può continuare a usare i tutor.
Non solo: sono fuorilegge e sono stati spenti anche i Vergilius, gli apparecchi simili ai tutor gestiti da ANAS e installati su alcune strade provinciali e su alcuni tratti della Salerno-Reggio Calabria.
Tutor spenti: pronto il sistema che li sostituirà
Autostrade per l’Italia e Polizia Stradale hanno pubblicato un comunicato stampa congiunto per chiarire che sono già al lavoro per trovare soluzioni alternative per garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone che viaggiano in autostrada. Il sistema che sostituirà i tutor dovrebbe arrivare a metà luglio:
Polizia Stradale ed Autostrade per l’Italia stanno lavorando per l’attivazione in via sperimentale del nuovo sistema SICVe PM, approvato con provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti N. 3338 del 31 maggio 2017.
Il sistema SICVe PM ha lo stesso funzionamento di massima dei tutor, cioè permette il rilevamento della velocità media di un veicolo tra il punto di ingresso e il punto di uscita, ma userà un sistema diverso per la gestione delle informazioni e l’elaborazione delle sanzioni.
Il SICVe PM sarà usato in via sperimentale, con la speranza che non ci saranno altre battaglie legali. Secondo il Sole 24 Ore c’è il pericolo che anche il nuovo sistema violi il brevetto depositato dalla Craft e quindi la questione non sarebbe risolta.
Una cosa è certa: Autostrade per l’Italia non ha intenzione di acquistare il brevetto di proprietà dell’azienda toscana e prosegue nella ricerca di una soluzione al problema.
Tutor spenti in autostrada: quali alternative saranno usate?
Ma ora che i tutor sono stati spenti si potrà viaggiare in autostrada infischiandosene dei limiti di velocità? Non proprio, perché la Polizia Stradale ha già annunciato che metterà in campo tutte le alternative possibili per monitorare le autostrade e pizzicare chi spinge troppo sull’acceleratore.
Era circolata anche l’ipotesi che le colonnine dei tutor potessero essere usate come autovelox puntuali, cioè controllare la velocità di transito delle auto nel punto di ingresso e in quello di uscita. Però non è così: la sentenza è chiara e il sistema tutor deve essere disabilitato per intero.
Sono almeno quattro le possibili alternative che potremo trovare in autostrada in attesa che vengano installati i “nuovi” tutor:
- i box fissi. Questa soluzione non richiede ulteriori interventi oltre all’installazione, potendo usare i segnali di avviso già presenti in autostrada in corrispondenza dei tutor;
- l’uso di pattuglie per il controllo, autorizzate dai Prefetti e debitamente segnalate. Sarebbe un ritorno al passato e un impegno non indifferente per il personale di Polizia, ma c’è sicuramente da aspettarsi di trovare pattuglie dotate di autovelox sulla via delle vacanze;
- il telelaser TruCam. Questo autovelox evoluto può rilevare la velocità dell’auto anche a centinaia di metri di distanza e riesce a fotografare e a identificare il conducente anche a una distanza di 1.200 metri;
- il sistema Scout Speed. Come il telelaser TruCam, lo Scout Speed controlla la velocità della auto anche a distanza. Ma mentre il telelaser richiede la presenza di una pattuglia a bordo strada, lo Scout Speed può essere usato anche in movimento e non è necessario che sia segnalato.
Tutor spenti: si teme un aumento di incidenti e morti
Lo spegnimento dei tutor e i tempi lunghi per l’introduzione di un sistema capace di sostituirli preoccupano sia le forze dell’ordine sia l’Associazione sostenitori della Polizia Stradale.
Dal 2005, da quando sono stati usati per la prima volta, i tutor hanno permesso di ridurre di oltre il 70% il numero di morti e di incidenti sui tratti autostradali più pericolosi. Nel tempo anche il numero di multe è diminuito e lo scorso anno le sanzioni sono state il 18% in meno rispetto all’anno precedente. Segno questo che gli automobilisti, anche grazie ai tutor, sono diventati più prudenti e rispettosi dei limiti di velocità.
Ora che i tutor sono stati disattivati si teme che il numero di incidenti e di morti riprenda a salire in modo drastico. Già nello scorso fine settimana i morti sulle strade sono aumentati: le vittime segnalate da Polizia e Carabinieri sono state 27, il numero più alto dall’inizio dell’anno.
Lo spegnimento dei tutor arriva proprio a ridosso dell’estate: mancano solo pochi giorni alla chiusura delle scuole e alla prima ondata di partenze verso i luoghi di villeggiatura. I nuovi apparecchi che sostituiranno i tutor sono attesi solo per metà luglio e si teme che l’assenza dei rilevatori automatici della velocità media possa essere un problema serio per gli automobilisti alle prese con i primi esodi estivi.
Pensi che i sistemi alternativi per il controllo della velocità potranno essere efficaci per garantire la sicurezza sulle strade ora che i tutor sono stati spenti?