L’UE è intenzionata a multare l’Italia: nel nostro Paese la patente non è a norma. Il problema è che non sono state rispettate alcune indicazioni fornite dall’Europa per uniformare e rendere confrontabile il contenuto dei documenti di guida. Capiamo meglio cosa sta succedendo.
Patente non a norma: l’Italia costituita in mora
Secondo l’Unione Europea, l’Italia non ha rispettato appieno le indicazioni contenute nella Direttiva 2006/126/CE. In particolare, le patenti distribuite in Italia non indicherebbero in maniera sufficientemente chiara le restrizioni previste durante la guida e le informazioni supplementari.
La mancanza di chiarezza nei documenti di guida usati in Italia ha spinto l’UE a inviare all’Italia una lettera di costituzione in mora. Si tratta del primo passo per avviare la procedura di infrazione europea, che potrebbe concludersi con una multa particolarmente salata.
Quali sono le regole violate?
Come evidenziato nella lettera inviata dall’UE, le patenti italiane contrastano con alcune delle prescrizioni richieste a livello comunitario. Per questo, l’Italia deve adeguarsi modificando le patenti rilasciate nel Paese.
In particolare, la violazione riguarda quanto previsto dall’allegato I della direttiva 2016/126/CE, il quale contiene precise indicazioni su come devono essere indicate sul documento le limitazioni alla guida (come ad esempio l’obbligo di guida con lenti) e le informazioni supplementari.
Le decisioni prese a livello nazionale hanno ignorato queste indicazioni. In pratica, le patenti usate in Italia non rispettano la normativa europea.
Gli automobilisti devono rifare la patente?
Gli “effetti collaterali” di questa normativa non dovrebbero ricadere sugli automobilisti. Quindi non ti preoccupare, la tua patente è valida e puoi continuare a circolare senza problemi (ricordati di rinnovarla se dovesse scadere a breve). Possiamo ipotizzare ci potrà essere un aggiornamento sul documento in futuro ma, in questo momento, non è ancora stata dichiarata nessuna azione nei confronti di chi guida.
Patente non a norma: rischio maxi sanzione
Ora l’Italia ha due mesi di tempo per opporsi e replicare alla richiesta che arriva dall’Europa. Nel caso in cui la difesa italiana venisse respinta, Bruxelles potrebbe rivolgersi alla Corte di Giustizia e, con un parere motivato, chiedere una sanzione per il nostro Paese.
L’Italia non è l’unica nazione richiamata dall’UE: anche Germania, Lettonia e Paesi Bassi sono stati costituiti in mora per non aver rispettato le norme contenute nella direttiva europea.
Le patenti in formato europeo sono state introdotte in Italia nel 2013, proprio a seguito del recepimento della direttiva comunitaria. L’adozione di un documento unico a livello europeo avrebbe dovuto armonizzare le regole e rendere uniformi le informazioni riportate sulle patenti dei cittadini UE. Così non è stato, a causa delle diverse interpretazioni nazionali delle norme.
Quattro Paesi europei rischiano di subire una maxi sanzione: non si ha una stima delle somme che l’UE potrebbe richiedere alla Corte di Giustizia, ma la mancata indicazione delle limitazioni alla guida e delle informazioni supplementari potrebbe costarci caro.