Nel caso di acquisto di una macchina usata (e quindi di auto già circolante) è necessario fare una distinzione a seconda che l’auto venga comprata da un privato oppure da un concessionario/rivenditore e che il bollo, al momento dell’acquisto, sia o meno scaduto. È importantissimo informarsi sul bollo auto in fase di acquisto di un’auto usata in quanto potrebbe far variare il prezzo finale di acquisto anche di diverse centinaia di euro.
Ricorda che tutte le verifiche del bollo di un’auto usata sono a carico tuo, perché il PRA non è tenuto a verificare ed informare l’acquirente sullo stato della vettura che sta acquistando. Con una visura puoi essere certo di comprare un veicolo completamente libero da vincoli.
Chi deve pagare il bollo di un’auto usata
Il bollo di un’auto usata deve essere pagato da chi risulta proprietario l’ultimo giorno utile per effettuare il pagamento (ad eccezione della Lombardia dove fa fede il primo giorno utile).
Ad esempio se il bollo scade a dicembre 2015, il bollo successivo deve essere pagato da chi risulta proprietario al 31 gennaio 2016. Ovviamente fa fede la data dell’atto di vendita. Quindi determinare chi deve pagare il bollo è relativamente semplice, rivediamo i vari casi.
In linea generale, come già detto, il bollo auto deve essere pagato entro un mese dalla scadenza del bollo auto originario (cioè il versamento deve essere effettuato entro e non oltre 30 giorni dalla data naturale di scadenza) indipendentemente che il venditore sia un privato o un concessionario. Se il bollo auto non è scaduto, allora sei già pronto per continuare la transazione senza preoccupazione, ma ricordati di informarti se è tutto in regola, ad esempio verifica che non ci sia un fermo amministrativo.
Se il bollo è scaduto al momento dell’acquisto dell’auto è bene fare una distinzione a seconda della tipologia di venditore.
Bollo auto usate acquistate da un concessionario/rivenditore
Nel caso di auto acquistata presso un concessionario è bene accertarsi se quest’ultimo abbia chiesto l’esenzione temporanea del bollo. Se così fosse il decorso della scadenza del bollo sarà sospesa e riprenderà nel momento in cui avverrà l’acquisto con il nuovo proprietario.
Nel caso in cui il concessionario non abbia inviato la comunicazione di interruzione, il pagamento del bollo spetterà al soggetto iscritto al PRA che risulta possessore dell’auto al 30esimo giorno dalla scadenza naturale del bollo. Per cui l’acquirente che compra dalla concessionaria una macchina con bollo scaduto, resta obbligato a versare anche gli importi precedentemente maturati.
Il consiglio è quindi quello di richiedere sempre al rivenditore copia dell’atto e/o del nuovo certificato di proprietà del veicolo.
Bollo auto usate acquistate da un privato
Il bollo auto attiene alla proprietà del mezzo. Secondo quanto stabilito dall’art. 5 del D.L. 953/82 “[…] l’obbligo comincia a decorrere dal mese in cui avviene l’acquisto […]”.
Pertanto se il bollo è scaduto prima dell’acquisto dell’auto, il mancato pagamento ricadrà sul precedente proprietario (intestatario del mezzo al momento della scadenza) e il nuovo acquirente sarà tenuto a rinnovare il bollo dal periodo d’imposta successivo all’acquisto del veicolo.
Quindi niente paura per i bolli non pagati del vecchio proprietario, sono e rimarranno di sua competenza anche dopo la vendita dell’auto.
Quando pagare il bollo auto?
In caso di acquisto di un’auto nuova, dovrai pagare il bollo auto entro la fine del mese di immatricolazione. Se il veicolo è stato immatricolato negli ultimi 10 giorni del mese, hai tempo fino al mese successivo.
In caso di acquisto di un’auto usata, come già detto, il pagamento va effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza del bollo precedente.