Il bollo auto è la tassa annuale legata al possesso di un’autovettura iscritta al Pubblico Registro Automobilistico, pertanto il proprietario è tenuto a pagarla anche se non utilizza il mezzo.
Come, dove e quando si paga il Bollo Auto
Il bollo auto è una tassa regolamentata a livello regionale, quindi, in base alla regione di residenza si possono notare variazioni nei termini di pagamento e dei parametri di calcolo del bollo stesso.
Si tratta di una tassa sul possesso del veicolo e riguarda la generalità degli automobilisti.
Il pagamento ha cadenza annuale e la scadenza dipende dal singolo veicolo, poiché il bollo auto può essere pagato senza maggiorazioni fino all’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione. Ad esempio, il bollo in scadenza a settembre 2024 deve essere pagato entro il 31 ottobre 2024.
Quella appena esposta è la regola generale sulla scadenza, ma devi ricordare che ciascuna regione può proporre delle proroghe a propria discrezione.
È bene ricordare che la Legge di Bilancio 2024 conferma la sanatoria per il bollo auto introdotta l’anno scorso, permettendo l’annullamento degli importi fino a 1.000€, inclusi eventuali interessi e sanzioni, per le pendenze relative alla tassa automobilistica tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015.
Se non si può beneficiare dello stralcio automatico, è possibile verificare la compatibilità con la rottamazione del bollo auto, nota come Rottamazione-quater. Questa opzione riguarda i debiti fino al 30 giugno 2023, consentendo il pagamento senza interessi, mora o sanzioni entro il 30 aprile 2024.
I pagamenti relativi alla Rottamazione-quater possono essere effettuati in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2024. È quindi possibile richiedere il frazionamento della somma, dilazionando il pagamento complessivo in 5 anni con un interesse annuo del 2%, a partire dal 1° agosto 2024.
Inoltre molte regioni, oltre che occuparsi direttamente del tributo, si appoggiano ai servizi dell’ACI nella gestione del parco automezzi di propria competenza.
Il costo del bollo auto varia a seconda della potenza del veicolo – espressa in KW, si può trovare sul libretto di circolazione (oggi chiamato Documento unico di circolazione e di proprietà) al punto P2 – e della classe ambientale del veicolo. Quindi, a parità di kW un Euro3 pagherà di più di una Euro5.
Queste sono le tariffe aggiornate al 2024:
- per le Euro 0, 3€ fino a 100 kW e 4,50€ per ogni kW aggiuntivo;
- per le Euro 1, 2,90€ fino a 100 kW e 4,35€ per ogni kW;
- per le Euro 2, 2,80€ fino a 100 kW e 4,20 per ogni kW aggiuntivo;
- per le Euro 3, 2,70€ fino a 100 kW e 4,05€ per ogni kW aggiuntivo;
- per le Euro 4, 5 e 6, 2,58€ fino a 100 kW e 3,87€ per ogni kW aggiuntivo.
Per individuare l’importo corretto da pagare devi moltiplicare il numero di KiloWatt (senza i decimali) per la tariffa della regione di residenza. Puoi utilizzare il servizio online gratuito messo a disposizione dall’ACI oppure dall’Agenzia delle Entrate. Per procedere al calcolo del bollo auto è sufficiente inserire la tipologia di veicolo (autovettura, motovettura, rimorchio) e il numero di targa.
Il bollo si può pagare presso gli Uffici Postali, Tabaccai Lottomatica, ACI Agenzie Pratiche Auto, Bancomat, app IO e Satispay. Ovviamente si può pagare anche online con BancoPostaOnline e Internet Banking.
Bollo Auto 2024: verifica pagamento
Per la verifica del pagamento del bollo auto il tempo è tutto. Infatti, entro 14 giorni dalla scadenza del bollo auto è prevista una sanzione dello 0,1%, per ogni giorno di ritardo. A questa vanno aggiunti gli interessi legali giornalieri con una percentuale annua dell’0,2% (valore che può variare). E ovviamente, aumentano con il passare dei giorni.
Puoi eseguire la verifica del pagamento, compreso l’importo versato, direttamente online tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate (ma il database è in dismissione). Se sei residente in una delle regioni o delle Province indicate sul sito dell’ACI (Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Sicilia, Umbria e le province autonome di Bolzano e Trento) e hai ricevuto una comunicazione di pagamento, puoi usare il servizio assistenza bollo per fare una richiesta di verifica.
Puoi attivare l’opzione RicordaLaScadenza sul sito dell’ACI per ricevere un promemoria che ti avvisi della scadenza del bollo, in modo da non incappare in eventuali sanzioni.
Cosa succede se non si paga il bollo: le sanzioni
Se hai dimenticato di pagare il bollo auto, potresti eseguire un ravvedimento operoso, ovvero un sistema che permette all’utente di rientrare in regola autonomamente pagando una sanzione inferiore a quella ordinaria.
Se decidi di pagare il bollo, oltre all’importo originario dovrai aggiungerci le sanzioni e gli interessi fissati dalla legge, tieni conto che potrebbero variare a seconda delle regioni e dell’anno.
Le sanzioni variano a seconda dell’entità del ritardo nel pagamento:
- entro 14 giorni dalla scadenza del bollo auto è prevista una sanzione dello 0,1% del bollo più lo 0,2% di interessi, per ogni giorno di ritardo, cosiddetto ravvedimento veloce;
- dal 15° al 30° giorno, sanzione pari all’1,5% dell’importo originario più lo 0,2% di interessi per ogni giorno, ravvedimento breve;
- dal 31° al 90° giorno, sanzione pari all’1,67% dell’importo più lo 0,2% di interessi per ogni giorno, ravvedimento medio;
- dal 91° giorno a 1 anno, sanzione pari al 3,75% dell’importo più lo 0,2% di interessi per ogni giorno, ravvedimento lungo;
- oltre 1 anno, sanzione pari al 30% dell’importo più l’1% di interessi per ogni semestre.
Se il mancato pagamento del bollo auto si protrae per tre anni consecutivi, l’auto verrà cancellata dal PRA e le targhe e la Carta di Circolazione verranno ritirate dalla Polizia.
Prescrizione del Bollo Auto
La prescrizione del bollo auto avviene dopo tre anni senza che, entro tale periodo, sia arrivato un sollecito di pagamento o una cartella da parte di Agenzia delle Entrate-Riscossione o altro ente preposto alla riscossione.
Il termine decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di scadenza del versamento della tassa e termina il 31 dicembre del terzo anno successivo.
Anche la Regione Piemonte, dove la prescrizione avveniva dopo 5 anni, si è dovuta adeguare alle decisioni della Corte di Giustizia tributaria. Con la legge di stabilità 2023 si è stabilita la prescrizione triennale per il pagamento del bollo auto anche in Piemonte.
Riportiamo un esempio. Il termine decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui la tassa è dovuta. Se il pagamento del bollo 2024 scade a maggio, i tre anni iniziano a decorrere a partire dal 1° gennaio 2025 e, quindi, scadono il 31 dicembre 2028. Il bollo non è dovuto se la cartella di pagamento arriva oltre il 31 dicembre del terzo anno. Seguendo l’esempio appena fatto, se dovessi ricevere la richiesta di pagamento il 20 dicembre 2021 la cartella sarebbe illegittima, il 7 gennaio 2029, invece, sarebbe prescritta.
Rimborso Bollo Auto
Vi sono casi in cui il bollo dell’auto può essere rimborsato dalla regione di competenza. Questo accade ad esempio se è stato effettuato erroneamente un doppio versamento della tassa o se è decaduto il possesso del bene prima dell’inizio di decorrenza dei termini di pagamento.
In questi casi le procedure si differenziano a seconda della regione di competenza e, nella maggioranza dei casi, è necessario redigere una domanda di rimborso che deve essere inoltrata all’autorità competente. Puoi trovare maggiori informazioni nel nostro articolo dedicato al “Rimborso bollo auto: come richiederlo“.
A causa dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna nel maggio del 2023, la Giunta regionale ha stanziato un milione di euro per rimborsare i cittadini che dopo aver pagato il bollo a partire dal 1° gennaio 2023, hanno dovuto rottamare la propria auto a causa dell’alluvione.
Può richiedere il rimborso chiunque abbia la residenza nei comuni colpiti dall’evento atmosferico e che abbia provveduto a rottamare o demolire la propria auto entro il 20 novembre 2023.
Bollo Auto: casi particolari
Vediamo adesso alcuni casi particolari relativi al bollo auto, per i quali possono sorgere dei dubbi circa gli adempimenti e il pagamento.
Auto cointestata
Nel caso di veicolo cointestato i proprietari vengono considerati responsabili “in solido”. Questo comporta che il pagamento del bollo può essere pagato alla regione di residenza del primo intestatario da uno dei soggetti per intero indipendentemente dall’utilizzo o meno del veicolo.
Proprietario del veicolo deceduto
In caso di decesso del proprietario dei un veicolo, il costo del bollo auto ricade sugli eredi. Oltre alle varie pratica di successione, bisogna affrontare anche l’iter che riguarda l’automobile o qualsiasi veicolo lasciato dal defunto.
Per non pagare il debito è necessario rinunciare all’eredità. Questa scelta può essere fatta entro 10 anni, o entro 40 giorni dall’inventario dei beni che si svolge nei tre mesi dopo la successione. Se non erediti non paghi e la macchina va demolita.
In caso di vendita dell’auto
Il pagamento del bollo spetta al proprietario del veicolo, quindi fa fede la data dell’atto di vendita. Dunque devi ricordartene quando fai il passaggio di proprietà.
Auto storiche e d’epoca
Il bollo per i veicoli di interesse storico di età compresa tra i 20 e i 29 anni va pagato, e ciò vale in tutto il nostro Paese. Con la legge di Bilancio 2019, però, i possessori di auto storiche e moto dai 20 anni in su che siano in possesso del Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica, hanno diritto al 50% di riduzione sul bollo.
- per avere il certificato bisogna richiedere la modulistica a un club federato ASI (Automotoclub Storico Italiano) e se non si è iscritti bisogna farlo;
- iscriversi ai soggetti indicati nella Legge di Bilancio 2019: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI;
- recarsi in motorizzazione per farsi applicare il tagliando che attesta la storicità dell’auto sulla carta di circolazione, quest’ultimo punto vale anche per chi è già in possesso del certificato.
Attenzione: per beneficiare del 50% di sconto sul bollo auto storiche si devono eseguire gli adempimenti entro l’ultimo giorno del mese in cui è previsto il pagamento dello stesso.
I proprietari di auto storiche che hanno più di 30 anni di età possono usufruire dell’esenzione totale del bollo auto. Se però, utilizzano le vetture su strade e zone pubbliche sono tenuti al pagamento di 25,82€ per le automobili e 10,33€ per i motoveicoli.
Auto elettriche
Piemonte e Lombardia hanno introdotto il bollo auto gratis per sempre per chi acquista un’auto elettrica, mentre le altre 18 regioni riconoscono l’esenzione della tassa automobilistica in caso di un acquisto di un auto a emissioni zero, per cinque anni a partire dalla data di immatricolazione. Parliamo di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto.
In queste regioni, una volta trascorsi i cinque anni del beneficio, tornerai a versare il bollo ma si tratterà di una tassa scontata del 75% rispetto all’importo totale.
Bollo Auto 2024, come cambia l’importo da regione a regione
L’importo del bollo auto, nonostante rappresenti una tassa sul possesso dei veicoli, è soggetto a variazioni significative da regione a regione in Italia. Questa diversità deriva dall’applicazione di regolamenti regionali che determinano l’importo dovuto in base a specifiche modalità.
La disparità nel costo del bollo tra le diverse regioni ha un impatto diretto sulle finanze dei cittadini, poiché può rendere più gravoso il mantenimento di un veicolo in determinate aree rispetto ad altre. In alcune regioni, infatti, l’importo del bollo è più elevato, mentre in altre è più contenuto, creando una disparità economica tra i contribuenti.
Ad esempio, regioni come Abruzzo e Campania applicano coefficienti più alti in base alla potenza del veicolo, rendendo il bollo particolarmente oneroso per i proprietari di autovetture più potenti. In particolare, si parla di 3,12€ fino a 100 kW e 4,69€ per ogni kW aggiuntivo.
La situazione diventa ancora più complessa considerando le differenze tra le tariffe praticate nelle varie regioni. Regioni come Lazio, Liguria, Calabria e Veneto hanno adottato tariffe maggiorate rispetto alla media nazionale, aumentando il peso fiscale per i proprietari di veicoli immatricolati in queste aree.
Tuttavia, esistono eccezioni come la Toscana, dove l’imposta è più contenuta. Anche la Provincia Autonoma di Trento si distingue per l’applicazione di tariffe di molto inferiori rispetto alla media nazionale. In particolare, per le autovetture Euro 4, 5 e 6, l’importo medio del bollo si attesta tra 1,96 e 2,32€, offrendo un notevole vantaggio economico ai residenti della provincia.