È il momento di controllare il bollo auto. Per molte auto, infatti, la data di scadenza è il 31 dicembre 2018 e va pagato entro il 31 gennaio 2019. Una delle tasse più discusse e odiate dagli italiani. C’è chi ha chiesto l’abolizione del bollo auto ma è più probabile che assisteremo a qualche ritocco più o meno importante. Partiamo prima dalla proposta europea e poi analizziamo quanto dichiarato dal ministro per l’Ambiente Sergio Costa, l’ultima di una serie corposa di proposte per la riforma del bollo auto.
Bollo auto europeo: come si pagherà
Il bollo auto come lo conosciamo ora è una tassa automobilistica che va pagata per il semplice possesso dell’auto. Attualmente il bollo viene calcolato considerando la potenza del mezzo e la sua classe di inquinamento, a prescindere dall’utilizzo che si fa dell’auto. Non importa se hai la macchina in garage tutto il tempo oppure se la usi ogni giorno per andare al lavoro, il bollo va pagato.
La proposta presentata dal Parlamento Europeo ribalta questa situazione: il bollo auto europeo sarà legato ai chilometri percorsi. Il principio che sta dietro alla proposta è semplice: più inquini, più paghi. I criteri usati per il calcolo del bollo auto saranno gli stessi in tutta la UE e gli Stati dovranno stabilire delle tariffe legate alle emissioni di CO2.
Questo cambiamento permetterà di avvicinare gli obiettivi ambientali stabiliti nella conferenza sul clima di Parigi e quelli inseriti nel Libro bianco sui trasporti.
Riforma bollo auto: cosa potrebbe cambiare
La riforma al vaglio del Governo, preannunciata nelle scorse settimane dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, riprende praticamente le direttive dell’Unione Europea, trasformando il bollo auto da tassa di possesso a tassa al consumo, con calcolo dell’importo da pagare in base alla classe inquinante del veicolo (come avviene ora ma con ritocchi alle tariffe) e all’effettivo uso del veicolo.
Come potrebbe essere calcolato il nuovo bollo auto?
Non ci sono dichiarazioni ufficiali in merito, ma sono state avanzate tante ipotesi:
- utilizzare le emissione di CO2 dichiarate dalle case automobilistiche.
- Una stima dei chilometri percorsi in un anno con conguaglio dopo 12 mesi. Per rendere applicabile la norma sarà necessario installare su tutti i mezzi in circolazione un dispositivo capace di registrare gli spostamenti e di tenere traccia dei chilometri percorsi. Come? Probabilmente su potranno utilizzare le scatole nere, già installate su larga scala per via dell’assicurazione, 0 con dispositivi simili.
- Introduzione di una specifica accisa sulla benzina.
- Un mix dei punti precedenti: costo fisso che si basa sulla classe ecologica dell’auto, alla quale si andrebbe ad aggiungere una tariffa “a consumo”
Perché questo cambio?
La motivazione è la stessa che spinge alla dismissione delle auto con motorizzazione diesel oppure incentivare l’acquisto delle auto elettriche o ibride: la salvaguardia dell’ambiente. C’è sicuramente un altro motivo e riguarda l’evasione del bollo auto che ogni anno ammonta a circa 500 milioni di euro. Se effettivamente sarà applicata una maggiorazione del costo del carburante, bisognerà calcolare bene il valore di questa accisa e tenere conto del maggior gettito fiscale dovuto al fatto che non ci sarà più evasione.
Il bollo auto sulle accise carburante non è una novità, c’era una proposta in merito anche nel 2016. Vediamo vantaggi e svantaggi se venisse applicato questo sistema.
Chi avrà vantaggi dal nuovo bollo auto?
- Oltre al maggior gettito fiscale, lo Stato risparmierebbe la gestione del pagamento del bollo auto.
- Se fosse effettivamente pagata sulla benzina non dovremmo preoccuparci delle scadenze del bollo auto e seguire tutta la parte burocratica, che in Italia non è mai semplice.
- Gli automobilisti che percorrono pochi chilometri avrebbero un immediato risparmio.
Chi avrà degli svantaggi dal nuovo bollo auto?
- È chiaro che se hai una macchina di vecchia generazione avrai vita difficile nei prossimi anni.
- Probabilmente chi con l’auto ci lavora. Il rapporto tra quello che avrebbe pagato di bollo e l’aumento annuo del costo del carburante forse sarebbe svantaggioso.
- Al momento il bollo auto è una Tassa Regionale, una delle poche rimaste alle amministrazioni locali per poter far cassa e far fronte all’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini. Rimarrà così anche in futuro?
Come detto, al momento sono solo ipotesi, quindi è difficile fare delle previsioni. Sicuramente è un cambiamento importante e vanno tenuti conto una serie di elementi. Ci saranno incentivi alla rottamazione delle vecchie auto? Con il maggior gettito fiscale saranno potenziati i mezzi pubblici? Se è vero che tutto ciò va nella direzione di salvaguardare l’ambiente ed eliminare l’evasione, sarebbe logico un’ottimizzazione del servizio pubblico anche grazie al maggior gettito fiscale.