Risparmiare sull’assicurazione?
La situazione riguardante la ricerca di una soluzione al caro polizze sembra smuoversi, dopo un periodo di attacco/contrattacco, grazie alla creazione di un decreto d’urgenza che possa abbassare velocemente le tariffe dell’Rc Auto. Anticipato al XII Insurance Day dal sottosegretario dello Sviluppo Economico, Simona Vicari, il decreto dà (nuovamente) via alle riforme riguardanti le assicurazioni auto già avviate dal precedente governo. Le riforme, potenzialmente attuabili da fine anno, sono nate dalle indicazioni dei rappresentanti dell’IVASS, Ania e le associazioni per la tutela dell’automobilista portate avanti con lo scopo di allentare la morsa che “strangola” gli automobilisti italiani. Un decreto che affronterà essenzialmente tre questioni spinose: il risarcimento diretto, la scatola nera e il risarcimento in forma specifica.
Risarcimento diretto
Il servizio permette all’assicurato, a particolari condizioni (es. sinistro senza feriti ma solo con danni materiali), di essere liquidato immediatamente dalla propria compagnia assicuratrice – nel caso di incidente con ragione – in modo tale da abbreviare i tempi di liquidazione del danno. Quando, sei anni fa, è stato introdotto tale meccanismo si pensava che avrebbe contribuito alla riduzione dei premi delle polizze RC Auto, ma purtroppo ciò non si è verificato. La motivazione è da ricercare nell’assenza di controlli antifrode nel sistema di compensazioni tra le imprese. Le compagnie assicurative lamentano le frodi, ma sembra non vogliano attivare nessun meccanismo per debellarle. Il nuovo decreto punterà invece a incentivare le compagnie a migliorare i propri sistemi antifrode e ad attivare un nuovo sistema di compensazione – sempre a forfait, ma con la decurtazione di una percentuale fisata dall’IVASS -, ovvero il cosiddetto recupero d’efficienza.
Scatola nera
Vista dal governo Monti come la soluzione immediata al “male”, la scatola nera è diventata un’ulteriore problematica da regolamentare e gestire. È probabile che sia valutata una marcia indietro sull’obbligatorietà dell’installazione della scatola nera, che diventerà opzionabile per l’automobilista. Il punto cruciale però è proprio sui costi di installazione: i dispositivi hanno alcuni requisiti minimi che ne fanno lievitare il prezzo e proprio per questo motivo gli assicuratori vogliono estraniarsi dal carico economico e spingere i cittadini a installare la scatola nera a proprie spese, promettendo sconti sulle polizze. Tali tagli all’offerta finale però sembrano ancora troppo bassi per convincere la maggioranza a dotarsene. Stabilite regole ben precise il vantaggio per l’assicurato potrà essere veramente cospicuo.
Risarcimento in forma specifica
Questo servizio, facoltativo per quanto riguarda la stipulazione di una polizza RCA, permette di ridurre al minimo i tempi di risarcimento grazie all’accordo diretto tra le compagnie e alcune officine di riparazione. La corretta applicazione del servizio potrebbe ridurre notevolmente le frodi, quindi inevitabilmente anche il prezzo delle polizze. Il decreto dovrebbe permettere alla compagnie la facoltà di offrire il risarcimento specifico contestualmente alla riduzione del premio assicurativo. L’assicurato potrà declinare l’offerta e, servendosi di officine non convenzionate, verrà risarcito in base alla fattura o – nel caso in cui si presenti preventivo – la compagnia provvederà ad erogare un risarcimento per un costo equivalente a quello che l’assicurato avrebbe sostenuto presso la carrozzeria convenzionata. Una “forzatura” a prima vista che, nel breve periodo, dovrebbe ridurre notevolmente le truffe a spese delle assicurazioni.