Sono sempre alti i numeri di chi circola senza assicurazione auto: secondo il rapporto annuale ANIA nel 2016 il numero di veicoli senza RCA era di quasi tre milioni.
Nel 2016 i veicoli senza assicurazione in circolazione sulle strade italiane sono stati 2,9 milioni, il 6,7% del totale. A dirlo è l’ANIA che ha presentato i dati nel corso della consueta assemblea annuale.
I numeri delle auto senza assicurazione sono ancora molto alti, ma in diminuzione rispetto agli anni precedenti. Tra il 2015 e il 2016 il numero di mezzi senza RCA è diminuito di mezzo milione di unità. Dal 2014 la diminuzione raggiunge quota un milione.
L’Italia rimane al primo posto in Europa per numero di auto senza assicurazione. Secondo l’ANIA la maggiore concentrazione ai mezzi senza assicurazione auto si ha nelle regioni del sud Italia. Qui almeno il 10% delle auto nel 2016 era sprovvista di un’assicurazione (nel 2015 la percentuale era dell’11,1% e nel 2014 del 13,5%).
Assicurazione auto: diminuiscono i premi, aumentano gli incidenti
La riduzione del numero di auto senza assicurazione potrebbe essere dovuta in parte al fatto che i premi assicurativi continuano a diminuire. Rispetto a cinque anni fa, il costo dell’RC auto è sceso di oltre il 25%.
Il costo medio dell’assicurazione auto a marzo 2012 era di 567 euro, mentre a marzo 2017 era di 412 euro. Nel 2017 si è confermata la tendenza verso il basso dei prezzi. Nel 2016 il premio medio è stato di 420 euro, mentre nel 2015 di 439 euro.
Diminuiscono i premi, ma aumentano gli incidenti: nel 2016 i sinistri denunciati e per i quali è stato riconosciuto un risarcimento da parte delle compagnie assicurative sono stati 2,2 milioni, quasi il 3% in più rispetto all’anno precedente.
In Italia si spende sempre meno per l’assicurazione auto, ma i prezzi rimangono più alti della media europea. La differenza tra il premio italiano e quello in vigore in Francia, Spagna, Germania e Regno Unito è di circa 100 euro all’anno.
I maggiori costi per gli assicurati italiani sono dovuti anche all’alto numero di frodi. Secondo l’ANIA nel 2016 quasi un incidente su quattro è stato a rischio frode.