Che il mondo dell’assicurazione auto stia vivendo un momento d’attesa è cosa nota: in Parlamento infatti è pronto ad essere attivato il nuovo DDL che potrebbe trasformare completamente il settore. Uno degli argomenti più “scottanti” è quello riguardante il risarcimento dopo un incidente.
Risarcimento dopo un incidente: da due anni a 3 mesi
Due anni sarebbero troppi, il limite di tempo per chiedere il rimborso deve essere ridotto a tre mesi. Sembra questo il punto focale su cui il settore dell’assicurazione auto sta discutendo e valutando le modifiche al DDL.
Una modifica radicale che serve a combattere le truffe in primis. Chi vuole mettere in atto un inganno ha, nell’arco di due anni, tutto il tempo per organizzarsi ed è in grado di costruire un incidente su misura per i propri interessi. I fatti parlano chiaro: al Sud Italia, dove il numero delle truffe RC è altissimo, le richieste di rimborso arrivano molto dopo rispetto alle altre zone d’Italia.
Assicurazioni auto e risarcimento: ecco la Carta Di Bologna
Ad opporsi a questo cambiamento è la cosiddetta Carta di Bologna, l’associazione di Davide Galli (presidente Federcarrozzieri) che dichiara:
“Ci batteremo, come già fatto in passato, a qualsiasi tentativo di ridurre la prescrizione dei due anni. Una simile norma costringerebbe il danneggiato a formulare una richiesta danni in tempi brevissimi, richiesta che è un atto formale tipico ad alto tasso di tecnicismo”
“Stando al Codice delle assicurazioni, la compagnia deve fornire l’assistenza al danneggiato e quindi, in ultima analisi, la mancata formulazione di richiesta danni, a fronte della presentazione di denuncia, comporterebbe responsabilità dell’impresa. Così, i costi di gestione crescerebbero, dovendosi utilizzare maggiori risorse per adempimenti tecnici di non agevole e univoca interpretazione. Morale: alla fine, i prezzi Rca rischierebbero di salire, anziché scendere”
Tariffa Unica: l’altro nodo del DDL
La discussione sui cambiamenti dell’assicurazione auto non si esaurisce qui, ma va a interessare anche la famosa Tariffa Unica Nord-Sud. È risaputo che un automobilista del Sud, a parità di condizioni di classe con uno del Nord, paga nettamente di più. Come risolvere il gap? Grazie alla scatola nera: l’installazione prevede uno sconto sull’RC auto.
Ma l’Ania non ci sta, affermando che si tratta di una norma illegittima, contraria alle direttive comunitarie che vietano di imporre alle compagnie condizioni di prezzo di qualunque tipo. È un’idea tecnicamente insostenibile stabilendo a favore degli assicurati che non hanno causato sinistri negli ultimi cinque anni un prezzo unico e parametrato al livello di tariffa più basso, salterebbe il meccanismo mutualistico su cui si fonda l’assicurazione.
L’approvazione del DDL non sembra affatto breve.