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Assicurazione auto: i problemi del DDL Concorrenza

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Il DDL Concorrenza è stato approvato ad ottobre 2015 e prevede regolamentazioni e nuove normative in relazione alle materie più varie, tra cui anche l’assicurazione auto. Proprio la discussa nuova riforma che dovrebbe ridisciplinare le polizze RC Auto e i danni da incidenti sta seguendo un percorso travagliato, tanto che ancora oggi non si è giunti a una conclusione definitiva.

Assicurazione auto e DDL Concorrenza: le problematiche

Le problematiche insorte nella messa a punto della nuova disciplina sono di diversa natura. Innanzitutto la decisione di far confluire nel solo DDL Concorrenza materie così disparate (dai fondi pensione alle comunicazioni elettroniche) non ha agevolato il cammino del disegno di legge:  su ogni norma prevista sono stati innumerevoli gli scontri, gli emendamenti e i conseguenti ritardi, a cui vanno aggiunti quelli accumulati in seguito al caso Guidi.


Ulteriore motivo di ritardo è stato il disaccordo in seno alla stessa maggioranza parlamentare proprio per quanto riguarda il risarcimento in seguito a incidenti stradali. Infatti se la linea governativa è quella di una revisione al ribasso di tutte le tipologie di risarcimento, vi è una parte dei parlamentari che invece è più incline al dialogo e al compromesso con le associazioni delle vittime della strada e con l’Organismo Unitario dell’Avvocatura.

Assicurazione auto: cosa accadrà a settembre

A settembre la discussione si riaprirà ed è prevedibile uno sforzo da parte del Governo per evitare eventuali emendamenti che modifichino il disegno di legge in chiave antiassicurativa. Uno dei temi più caldi è quello relativo ai danni alla persona, in quanto nella versione originale del DDL era previsto il dimezzamento del risarcimento per macrolesioni e la cancellazione del danno morale. Inoltre alla Camera era stato aggiunta la retroattività dei futuri valori monetariInsomma, una normativa a grande scapito dei danneggiati.

Tuttavia grazie all’intervento dell’OUA e delle associazioni vittime della strada alcuni di questi punti sono stati emendati e rivisti in meglio, con il ribadire della distinzione tra danno biologico e morale e della necessità di adottare le indicazioni della Cassazione per quanto riguarda la redazione della tabella nazionale delle lesioni di invalidità permanente. Ci si augura che queste migliorie, che hanno anche superato il vaglia della Commissione Industria del Senato, non vengano nuovamente modificate a settembre.

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