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Assicurazione auto gratis: paga la Caritas

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In una società sempre più multiculturale e sempre più multirazziale, spesso cambiano le politiche di gestione delle situazioni più difficile, ma talvolta anche di quelle più logiche e scontate. Così una cosa apparentemente logica, potrebbe passare per illogica.


Se uno non ha i soldi per comprare un bene, non lo compra: non tutti possono permettersi un telefonino da 700 euro, non tutti possono permettersi l’andare allo stadio ogni domenica e non tutti possono permettersi una vacanza. Vale lo stesso discorso anche per l’auto: se una persona è in difficoltà economica che non le consenta di acquistare un’auto o ancora di mantenerla, riduce le proprie pretese di acquisto oppure non la compra.

Assicurazione auto e Caritas: la denuncia di un dipendente

Ci sono poi situazioni in cui magari non è possibile sopperire in altro modo e quindi qualcosa bisogna inventarsi. Cosa è successo? Un impiegato di una compagnia assicurativa ha esposto una denuncia mediatica inviando una lettera ad un quotidiano nazionale, facendo presente che alcuni immigrati si erano recati presso l’agenzia in cui egli lavora per richiedere dei preventivi inerenti all’assicurazione auto. Questi preventivi venivano girati ad una sede marchigiana della Caritas, la quale avrebbe provveduto al pagamento della polizza assicurativa per conto di questi immigrati.

“Ultimamente sta capitando qualcosa di molto strano. Da un po’ di giorni, alcuni clienti extracomunitari sono venuti a chiederci preventivi di rinnovo. Fin qui tutto ok, se non che le polizze verranno pagate dalla Caritas di Fano. Sono 15 anni che lavoro in assicurazione e questa cosa non mi è mai successa. Credo che tutti debbano sapere dove va il famoso 8×1000″ .

Queste le parole della lettera dell’uomo, che espone i fatti.

Assicurazione auto: la Caritas di Fano conferma il pagamento

La Caritas in questione ha confermato e precisato che loro sono i soli a pagare l’assicurazione auto di coloro i quali vivono momenti difficili, che sono costretti ad utilizzare l’auto per andare al lavoro o che senza di essa non potrebbero operare, indipendentemente dal fatto che questi siano immigrati, italiani, bianchi o neri.

In pratica la Caritas paga comunque, senza stare a guardare la provenienza del soggetto o il colore della pelle. In queste parole la replica:

“Noi paghiamo l’assicurazione a tante persone che senza l’auto non possono lavorare. Quando uno ha bisogno non guardiamo se è italiano o no, non guardiamo il colore della pelle né la religione. Quindi la segnalazione dell’assicuratore è fuori luogo. Se il signore non vuole dare l’8×1000 agli stranieri, quei soldi se li tenga pure”.

Il focus però non è tanto il fatto che coinvolti ci siano degli immigrati, ma il fatto che la Caritas paghi per conto di altri delle assicurazioni auto, fatto comunque da essi confermato.

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