Nel campo dell’assicurazione auto l’Italia ha un nuovo primato: quello degli incidenti con danni alla persona. Lo dice la Federazione degli Assicuratori Europei che, con il rapporto “European Motor Insurance Markets“, ha analizzato gli andamenti tecnici dell’RC auto nei paesi dell’Unione Europea.
Assicurazione auto e sinistri: come sono stati calcolati?
Il rapporto appena citato analizza la differenza tra gli indicatori tecnici di frequenza e il costo medio dei sinistri. Questo valore va, ovviamente, a modificare il valore del premio pagato dagli automobilisti.
Prima però di analizzare questo triste primato tiriamo un sospiro di sollievo: in Europa la frequenza dei sinistri denunciati si è ridotta del 21% con picchi del 32% nel nostro Paese. Importante? Assolutamente sì se si pensa che solo nel 2011 il record era contrario visto che la nostra frequenza dei sinistri era altissima sotto solo a Turchia, Portogallo e Austria.
Costo medio dei sinistri e incidenti alla persona: il primato italiano
Rapportando il costo degli incidenti annui con il numero di sinistri con seguito otteniamo il costo medio. Qui, sempre a livello europeo, l’incremento non è basso: parliamo del 10% dal 2005 al 2013 che, in termini più semplici, significa un passaggio da 2883 € a 3200 €. Il vero tallone d’Achille è però l’Italia con un incremento del 34% che corrisponde a un valore di 5341 €.
Non finisce qui: anche i danni alla persona sono un primato negativo di cui tenere conto. Se nel 2009 la frequenza era pari all’1.8% oggi siamo all’1% che può sembrare un valore esiguo ma, paragonato a quello europeo del 0.6%, ci rendiamo conto che siamo ancora distanti dall’essere tranquilli.
Detieni il record di incidenti con danni alla persona? Sale il premio puro
Le conseguenze di questo primato sono presto dette: il premio puro (che si ottiene moltiplicando la frequenza degli incidenti per il costo medio) dell’assicurazione auto è più alto del 30% rispetto a Germania e Belgio e addirittura del 120% se paragonato alla Francia.
Insomma, una supremazia della quale avevamo già parlato e che è destinata a restare invariata per ancora molto tempo.