Presto si potrà sottoscrivere l’assicurazione auto anche all’ufficio postale. Poste Italiane sta infatti lavorando per poter offrire ai propri clienti anche polizze RC auto, con un occhio di riguardo a prezzo e qualità.
Assicurazione auto: Poste Italiane in cerca di partner
Poste Italiane ha già una divisione che si occupa di assicurazioni e che opera nei rami danni, protezione e salute. Poste Assicura, controllata da Poste Vita, è attiva dal 2010 ed ha già convinto quasi un milione di clienti.
Forte di questi numeri, il gruppo sta lavorando per entrare nel mercato dell’assicurazione auto. L’amministratore delegato Del Fante ha illustrato i prossimi passi durante la presentazione del piano strategico Deliver 2022.
Secondo le dichiarazioni di Del Fante, Poste Italiane sta cercando dei potenziali partner con cui stabilire una collaborazione. I criteri che i partner devono rispettare sono essenzialmente due: avere un prezzo concorrenziale e offrire alla clientela un prodotto assicurativo di alta qualità.
Assicurazione auto: polizze all’ufficio postale
L’ingresso di Poste Italiane nel mercato dell’assicurazione auto sarà graduale e lo scopo è quello di costruire una presenza stabile e affidabile.
La rete di uffici postali sul territorio sarà un punto di forza per il gruppo. Ad oggi ci sono circa 13.000 sportelli in tutta Italia. La disponibilità di polizze RC auto completerà l’offerta di prodotti finanziari e assicurativi di Poste Italiane.
I prodotti del ramo danni e del ramo vita sono stati accolti positivamente, facendo registrare ottimi tassi di crescita delle rispettive divisioni aziendali. L’ingresso sul mercato RC auto potrebbe far crescere ulteriormente il gruppo e aumentare la concorrenza sull’intero mercato dell’assicurazione auto.
Già nel 2015 Poste Italiane aveva annunciato la sua intenzione di entrare nel mercato dell’assicurazione auto. Ora i tempi sono maturi e presto l’intenzione diventerà realtà.
Non si hanno ancora date ufficiali per l’ingresso di Poste sul mercato RC auto. Comunque, bisognerà aspettare che l’IVASS conceda l’autorizzazione, per la quale bisogna attendere circa due mesi dopo la richiesta.