La rapida e crescente diffusione dei veicoli autonomi costituisce, per il mercato assicurativo, una grande sfida. Se da un lato il numero di polizze individuali diminuirà, con conseguente calo significativo dei ricavi, dall’altro il passaggio ai veicoli autonomi genererà importanti opportunità a breve e medio termine.
Accenture, insieme alla società di consulenza Stevens Institute of Technology, ha recentemente effettuato uno studio dal quale è emerso che tra il 2020 e il 2025, col passaggio ai veicoli autonomi, gli Stati Uniti potrebbero disporre di almeno 81 miliardi di dollari di nuovi proventi assicurativi.
Assicurazione auto: come compensare il calo dei sinistri?
Per compensare i ricavi mancati, il mondo dell’assicurazione auto dovrebbeo investire su nuovi prodotti per i veicoli autonomi. In sostanza, piuttosto che farsi travolgere da questa rivoluzione industriale, dovrebbero sfruttarla investendo sulla:
- cybersecurity: protezione contro furti, accesso non autorizzato, dirottamento dei comandi del veicolo. Anche quella di presentare prodotti innovativi contro il rischio di terrorismo, il furto d’identità, la violazione della privacy e l’uso improprio d’informazioni personali potrebbero essere buone idee;
- responsabilità del prodotto: copertura del produttore per guasti relativi a comunicazioni, software e hardware;
- infrastrutture pubbliche: assicurazione per i sistemi cloud server che gestiscono traffico e reti stradali, oltre a guasti di sensori esterni e segnali.
Sfruttare questa opportunità sarà tutt’altro che semplice: solo muovendosi adesso e agendo per primi, le compagnie assicurative riuscirebbero a creare un vantaggio rispetto agli altri player del mercato. Fra tutti, le case automobilistiche e le aziende che offrono prodotti e servizi via Internet.