Quando si decide di vendere un’auto non sempre se ne acquista subito una nuova. In questi casi cosa succede all’attestato di rischio? È riutilizzabile? E se sì, entro quanto tempo?
Attestato di rischio: quando si può riutilizzare
L’attestato di rischio è valido per cinque anni a partire dalla data di scadenza della polizza assicurativa. Se vendi un’auto e decidi di interrompere la polizza assicurativa o scegli il trasferimento del contratto al nuovo acquirente, puoi riutilizzare l’attestato di rischio fino a quando rimane valido.
Sull’attestato di rischio sono riportati i tuoi dati identificativi, l’indicazione del numero di incidenti causati negli ultimi cinque anni e le informazioni sulla classe di merito (la classe interna all’assicurazione e la classe di conversione universale). Inoltre, l’attestato contiene informazioni sulla compagnia assicurativa e sulla polizza scelta.
Per poter trasferire l’attestato di rischio da un’auto a un’altra è necessario aver venduto o rottamato l’auto sulla quale era attiva la polizza assicurativa indicata nel documento.
Assicurazione auto: i vantaggi del riutilizzo dell’attestato di rischio
Poter riutilizzare l’attestato di rischio anche a distanza di qualche anno dalla vendita dell’auto ti permette di mantenere la classe di merito conquistata.
Per farlo, dovrai presentare alla compagnia assicurativa non solo l’attestato di rischio ancora in corso di validità (che dal 2015 è solo in formato digitale), ma anche l’atto di vendita dell’auto. Puoi consegnarne una copia oppure, se hai perso il documento originale, puoi recuperarlo presso un ufficio ACI.
Se fai trascorrere più di cinque anni dalla scadenza della precedente polizza, invece, nel momento in cui andrai a sottoscrivere una nuova polizza dovrai ripartire dalla classe di merito 14, la classe di ingresso. In questo caso puoi valutare la convenienza di ricorrere a quanto previsto dalla legge Bersani. Il provvedimento ti permette di ereditare la classe di merito di un tuo familiare, senza dover ripartire dalla classe 14.