La commissione attività produttive ha approvato un emendamento che abolisce il divieto di tacito rinnovo dell’assicurazione auto. Una nuova beffa per i consumatori? Capiamo cosa sta succedendo.
Assicurazione auto: si torna al tacito rinnovo
Il tacito rinnovo è una clausola contrattuale che implica il rinnovo automatico, per altri 12 mesi, del contratto assicurativo al suo termine. Ciò significa che se non invii una disdetta ufficiale, il tuo contratto con la compagnia d’assicurazione si rinnova spontaneamente.
Fino al 2012 quasi tutti i contratti RC auto includevano tale clausola: alla scadenza le polizze si rinnovavano automaticamente per un altro anno se entro 15 giorni dal termine non veniva comunicata la disdetta esplicita.
Ebbene, l’emendamento proposto dalla senatrice PD Laura Puppato e approvato alla commissione delle attività produttive della Camera, abolisce il divieto del tacito rinnovo per le polizze assicurative riguardanti danni e rischi accessori per la RC Auto. Tale norma si inserisce nel cosiddetto DDL Concorrenza e bisognerà aspettare il via libera per capire se questa clausola sarà attiva (con una probabile aumento dei prezzi delle polizze).
Tacito rinnovo: le reazioni
Non sono mancate le reazioni alla notizia. Se da una parte esultano le associazioni delle compagnie di assicurazioni come Anapa Rete ImpresAgenzia, dall’altra si parla di una vera e propria beffa per i consumatori. Francesco Cancellato, su linkesta, dice:
“Uno schiaffo ai consumatori: solo così si può definire l’emendamento approvato alla commissione attività produttive della Camera che abolisce il divieto del tacito rinnovo per le polizze assicurative riguardanti danni e rischi accessori per la Rc Auto. Uno schiaffo che sa di beffa, visto che tale norma è stata inserita nel cosiddetto ddl Concorrenza”
e continua:
“Fino al 31 dicembre 2012 se volevate cambiare assicurazione dovevate mandare una raccomandata di disdetta entro 15 giorni dalla scadenza della polizza.Vien da se che solo una piccola percentuale di persone particolarmente avvedute si segnava sul calendario la data entro cui poter esercitare il recesso. Risultato? Anche se i premi erano particolarmente alti, ce ne si accorgeva quando era troppo tardi. E arrivederci e grazie al prossimo anno.”
Immediata la replica di Laura Puppato che scrive:
“I contratti assicurativi privati non sono una tassa, né una estorsione cui il cittadino si sottopone suo malgrado; nel settore rami danni che vede coperture volontarie e non obbligatorie – al contrario di ciò che avviene per l’Rc auto dove sussiste l’obbligatorietà di stipula – il cittadino o l’azienda valutano sul mercato la copertura più idonea alle proprie necessità, oppure stipulano questa garanzia presso la compagnia e/o l’agenzia che ritengono di propria fiducia.
Stiamo discutendo di contratti né obbligatori né preconfezionati, ma di polizze anche molto complesse che riguardano beni primari come la salute, la sicurezza, i propri fabbricati e l’attività imprenditoriale, dunque è chiaro che il contratto riveste un’importanza notevole, consta di clausole e descrizioni, nasce da valutazioni e richieste del cliente accettate dall’agente e dalla compagnia, talvolta anche speciali…
Quale sarebbe in questi casi, il vantaggio per il cliente di ritrovarsi dopo un anno con un contratto che è carta straccia, non più rinnovabile alle medesime condizioni, ma a condizioni peggiorate con franchigie, scoperti o aumenti di premio, solo perché per quel rischio assicurato ha avuto nel corso dell’anno un sinistro o, se si tratta di una malattia o di un infortunio, un aggravamento del rischio che lo rende più costoso o non assicurabile?
Non c’è alcun vantaggio infatti.”
Dal 2012 RC auto meno cara
Diciamolo, non tutti ricordiamo ogni scadenza. Infatti molti di noi si accorgevano del rinnovo dell’RC auto solo quand’era già avvenuto. In sostanza accettavamo di continuare il rapporto con la stessa compagnia, senza informarci sull’esistenza di alternative più economiche.
Ma dal punto di vista del consumatore cosa cambiò nel 2012? In quell’anno molti automobilisti iniziarono a confrontare le tariffe di ciascuna compagnia, grazie anche al comparatore di 6sicuro, e a cambiare a seconda della convenienza. Non a caso dall’anno dell’abolizione del tacito rinnovo, i premi delle assicurazioni auto si sono ridotto del 18,3%, circa 80 euro, da giugno 2012 a giugno 2016.
Avevamo già parlato di tacito rinnovo e dei vantaggi della sua abolizione voluta all’epoca dal Governo Monti nell’articolo Assicurazione auto: esiste ancora il tacito rinnovo?
Come evolverà l’emendamento? Continua a seguirci per tutti gli aggiornamenti.