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Assicurazioni auto e Brexit: cosa cambia per l’Italia?

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Assicurazioni auto: le conseguenze della Brexit

Prima del referendum, molte assicurazioni auto si sono espresse a sfavore dell’uscita dalla UE del Regno Unito. Le conseguenze sulle assicurazioni auto dopo la Brexit, dicono gli assicuratori, potrebbero essere più negative di quello che si pensa.

Greg Case, pezzo grosso del brokeraggio, ha affermato che la leadership mondiale della Gran Bretagna in materia di assicurazioni auto potrebbe essere danneggiata gravemente l’intero settore, perdendo prima di tutto la sua centralità.

Peter Hankock, CEO di Aig, prima della Brexit aveva affermato che in caso dell’uscita del Regno Unito, il colosso americano avrebbe spostato la propria sede in un’altra città dell’Unione Europea, mentre i Lloyd’s avevano lanciato l’allarme, affermando che la Brexit avrebbe causato un clima di incertezza mai vissuto prima.

Assicurazioni auto e Brexit: una stima del mercato londinese

Il mercato londinese delle assicurazioni auto conta più di 86 miliardi di dollari di premi lordi, dunque la vittoria della Brexit probabilmente danneggerà questo mercato così fiorente. Sean McGovern aveva più volte sottolineato i tre vantaggi fondamentali derivanti dall’appartenenza del Regno Unito alla Unione Europea:

“permette al mercato Lloyd’s l’accesso ai singoli mercati; incoraggia gli investimenti esteri diretti; facilita gli scambi con i Paesi al di fuori dell’Unione. Questi benefici sono fondamentali per il successo del mercato assicurativo di Londra e per mantenere la sua posizione di più grande centro di assicurazione specialista e di riassicurazione del mondo”

Cosa cambia per le assicurazioni auto italiane?

Per quanto riguarda invece l’Italia, sembra che la situazione potrebbe essere meno rischiosa di quanto si pensa. Secondo alcune valutazioni, la Brexit porterà un allungamento ulteriore del periodo di elevata liquidità disponibile e un costo del denaro ai minimi storici. Per quanto riguarda i mutui, ad esempio, i tassi variabili e fissi sono scesi sotto l’1% e 2%, rendendo più semplice accedere ad un finanziamento. Anche sui prestiti personali i tassi sono contenuti, mentre le polizze auto sono un settore poco influenzato.

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