Dal 1° giugno entrano in vigore le modifiche introdotte dall’IVASS in tema di attestato di rischio e si passa all’attestato di rischio digitale dinamico. Vediamo in cosa consiste e quali sono i vantaggi per gli automobilisti che arrivano dall’applicazione delle novità.
Attestato di rischio digitale dinamico: cosa cambia
L’IVASS di recente ha modificato il regolamento che disciplina il contenuto dell’attestato di rischio (il regolamento n. 9 del 2015). Il provvedimento 71 del 2018 introduce nuove regole e cambia in maniera sostanziale il modo in cui viene elaborato l’attestato di rischio.
Per gli assicurati è una buona notizia, perché l’entrata in vigore delle nuove norme aiuterà le compagnie assicurative a evitare le frodi. E meno frodi significa anche meno costi per gli automobilisti onesti.
La modifica principale è legata all’introduzione dell’attestato di rischio digitale dinamico. Diventando dinamico, l’attestato di rischio riuscirà a includere anche quelli che sono conosciuti come sinistri tardivi.
Si tratta di sinistri pagati dalla compagnia dopo la scadenza del contratto, quando l’assicurato ha trasferito l’assicurazione presso un’altra compagnia. Inoltre, dal prossimo anno, nell’attestato di rischio saranno indicati anche i sinistri pagati relativi a un’assicurazione temporanea.
Ti avevamo anticipato l’arrivo dell’attestato di rischio dinamico già qualche mese fa, ma ora è il momento di prepararsi all’entrata in vigore vera e propria. Le novità entrano ufficialmente in vigore dal 1° giugno e si applicano alle polizze in scadenza dal 1° agosto. Come sempre, l’attestato di rischio viene inviato dalla compagnia assicurativa almeno 30 giorni prima della scadenza della polizza.
L’attestato di rischio da qualche anno è stato dematerializzato e viene consegnato in versione digitale, consultabile nell’area riservata del sito della compagnia assicurativa, nell’eventuale app per smartphone e tablet della compagnia o tramite email. Chi preferisce rivolgersi a un ufficio fisico e stipulare la polizza con un broker o un agente potrà ottenere gratuitamente una copia cartacea dell’attestato di rischio.
Attestato di rischio dinamico: migliore valutazione della sinistrosità
Le modifiche introdotte dall’IVASS puntano a ottenere una migliore valutazione della sinistrosità dell’assicurato. Ciò è possibile perché saranno inclusi nell’attestato di rischio anche gli incidenti liquidati dalla compagnia assicuratrice dopo la scadenza del contratto o a ridosso della scadenza.
Ti ricordiamo che l’attestato di rischio è uno degli elementi più importanti che le compagnie valutano per calcolare il premio assicurativo. Finora gli incidenti denunciati dopo il cambio della compagnia non venivano inclusi tempestivamente nell’attestato di rischio e quindi gli automobilisti interessati beneficiavano di una classe di merito migliore di quella che effettivamente avrebbero dovuto avere.
Ora le cose cambiano e nell’attestato di rischio dinamico saranno considerati tutti gli incidenti causati negli ultimi cinque anni, anche quelli causati con una copertura assicurativa temporanea.
Altre novità negli attestati di rischio dal 2019
Dal 1° gennaio 2019 entreranno in vigore altre due importanti novità in fatto di attestato di rischio:
- saranno considerati i sinistri legati alle polizze temporanee;
- la tabella di sinistrosità pregressa conterrà tutti gli incidenti degli ultimi 10 anni.
Queste novità, insieme all’adozione dell’attestato dinamico, permetteranno di misurare in maniera più precisa il numero di incidenti causati dall’assicurato e quindi valutarne la sua pericolosità.
Per prima cosa, a partire dal prossimo anno nell’attestato di rischio saranno indicati i sinistri causati durante il periodo di validità di un’assicurazione temporanea. I sinistri verranno riportati nell’attestato di rischio rilasciato dalla prima impresa assicurativa con la quale il cliente stipulerà una polizza di durata annuale.
La seconda novità riguarda l’estensione fino a 10 anni del periodo di osservazione degli incidenti indicato nella cosiddetta tabella di sinistrosità pregressa. Fino a fine 2018 la tabella conterrà l’indicazione degli incidenti causati negli ultimi 5 anni. A partire dal prossimo anno e gradualmente, il numero di anni considerati aumenterà fino ad arrivare a 10.
Nella tabella di sinistrosità sono indicati tutti gli incidenti pagati anche a titolo parziale. La tabella mostra sia gli incidenti con responsabilità principale sia gli incidenti con responsabilità paritaria, con l’indicazione della percentuale di responsabilità attribuita al conducente.
Classe di conversione universale: le nuove regole
L’IVASS, oltre a introdurre l’attestato di rischio digitale dinamico, ha modificato anche le regole di attribuzione della classe di conversione universale. L’ha fatto con il provvedimento 72 del 2018. In particolare, il provvedimento ha chiarito le modalità di assegnazione della classe di merito in caso di trasferimento di proprietà del veicolo tra persone sposate, conviventi e coppie unite civilmente.
L’articolo 7, comma 2, lettera c) chiarisce che in caso di trasferimento di proprietà di un mezzo tra coniugi, membri di una coppia di fatto o persone unite civilmente l’acquirente mantiene la classe di CU associata al veicolo. Il precedente titolare della proprietà del mezzo a sua volta mantiene la classe di CU che potrà usare su un altro veicolo. Viene così estesa anche alle coppie di fatto e alle persone in un’unione civile la disciplina di vantaggio prevista inizialmente solo per le persone sposate.
Il provvedimento dell’IVASS chiarisce anche che se si richiede l’applicazione della Legge Bersani per l’assegnazione della classe di merito non si terrà conto della sinistrosità pregressa.