Colpo di frusta: se ne parla di nuovo dopo una recente sentenza che rimette in discussione le norme attuali. Per ottenere la liquidazione dalla compagnia assicurativa è sufficiente il riscontro del medico.
Colpo di frusta: cos'è e la normativa
Per la maggior parte degli incidenti stradali nel nostro paese viene richiesto un risarcimento dei danni fisici occorsi alle persone. Uno dei malesseri manifestati più spesso dopo un sinistro è il famoso colpo di frusta. Parliamo del trauma da distorsione del rachide cervicale, il gruppo di 7 vertebre che si trova nella parte superiore della colonna vertebrale e che viene sollecitato in maniera innaturale soprattutto durante i tamponamenti in auto. Di conseguenza, il colpo di frusta è uno degli infortuni che le compagnie assicurative si trovano spesso a dover risarcire.
Si tratta infatti di uno dei danni fisici di lieve entità più diffusi, lo dicono le statistiche: l'83% delle richieste di risarcimento danni fisici a seguito di sinistri riguarda proprio questa patologia. Fino al 2012 si parlava di esborsi di circa 2,4 miliardi di euro all'anno da parte delle assicurazioni. Da allora il totale dei risarcimenti è calato circa del 30% a seguito della riforma Monti del 2012 che ha ritoccato l'art.139 del D.Lgs. 209/05 del Codice delle Assicurazioni. In sostanza, al secondo comma è stato aggiunto:
“In ogni caso, le lesioni di lieve entità, che non siano suscettibili di accertamento clinico strumentale obiettivo, non potranno dar luogo a risarcimento per danno biologico permanente”.
È il caso di esaminare anche il comma 3 dell’art. 32 della L. 24 marzo 2012, n. 27 che stabilisce un principio sul quale ha fatto leva una recente sentenza:
“Il danno alla persona per lesioni di lieve entità [...] è risarcito solo a seguito di riscontro medico legale da cui risulti visivamente o strumentalmente accertata l’esistenza della lesione”.
Per l'esattezza parliamo della sentenza numero 769/2016 del Giudice di Pace di Venezia. Una compagnia non intendeva corrispondere il risarcimento alla persona assicurata poiché il colpo di frusta non era stato accertato per via strumentale. Tuttavia il magistrato ha interpretato in maniera ampia il comma appena visto, riconoscendo al medico piena competenza nella valutazione del danno da risarcire, senza l'ausilio di macchinari per la diagnosi.
Al contrario, la compagnia d'assicurazione ne dava un'interpretazione restrittiva, mettendo in risalto l'accertamento per via strumentale. Il magistrato, oltre ad aver condannato la società d'assicurazioni a risarcire il danno, ne ha fatto segnalazione all'IVASS.
Parlando in soldoni, cos'ha detto questa sentenza? Che la verifica dell'infortunio da parte del medico è sufficiente per richiedere l'indennizzo per colpo di frusta in seguito ad un incidente stradale. Le società d'assicurazione sono tenute a risarcire senza pretendere le radiografie.
Colpo di frusta: il risarcimento
Come ottenere il risarcimento per colpo di frusta?
La prima cosa da fare è compilare il modulo Blu. Se questo documento è compilato da tutte le parti coinvolte in un sinistro, vale come constatazione amichevole. È sempre utile acquisire le testimonianze delle persone che hanno assistito al sinistro.
Nel giorno dell'incidente, o al massimo quello successivo, è necessario controllare gli eventuali danni fisici al pronto soccorso. Se, attraverso radiografie o TAC, verrà individuato il colpo di frusta, il medico emetterà dei certificati di malattia fino a guarigione avvenuta. Gli eventuali postumi della patologia saranno valutati in sede medico-legale. A questo punto è possibile inviare la richiesta di risarcimento alla propria assicurazione, procedendo con l'indennizzo diretto. Vediamo i passaggi:
- l'assicurazione nomina un medico legale che visiterà la persona infortunata e ispezionerà tutta la documentazione;
- il medico legale farà una stima del danno subito e valuterà se le spese sostenute sono congrue alla lesione;
- infine il medico legale determinerà nella perizia la percentuale di invalidità permanente che spetta all'infortunato.
È molto opportuno produrre anche una perizia medico-legale di parte per specificare il grado di invalidità permanente riportato. L'importo del risarcimento sarà determinato da diverse variabili quali età dell'infortunato, numero di giorni di malattia certificati dal medico ecc, oltre ai responsi della perizia medico-legale.
Salve, le racconto la mia esperienza. Sono stato vittima di un incidente stradale a seguito di un tamponamento e, dopo essermi recato al pronto soccorso, la diagnosi di uscita è stata la seguente: Cervicalgia; Contusione ginocchio dx
Prognosi: //
Terapie domiciliari e visite specialistiche di controllo: Tachipirina 1000 in caso di dolore
Mi sono ovviamente sottoposto anche ad esame radiologico la cui diagnosi è la seguente: Non si apprezzano definite lesioni ossee di tipo traumatico, nè disallineamenti a carica delle vertebre in esame.
Non si apprezzano definite lesioni ossee di tipo traumatico.
Nonostante il seguente referto io accuso dolori al collo e al ginocchio sinistro ed ho un livido in petto. Ora come dovrei agire?!?!?! Non mi verrà riconosciuto alcun risarcimento per le lesioni subite?
Buongiorno, non abbiamo titoli per esprimere pareri medici o legali; in ogni caso può tentare ricorso alla compagnia se ritiene di aver diritto ad un risarcimento.