Sei sulla superstrada per andare in vacanza ed ecco che il tuo percorso viene interrotto da un incidente stradale nel quale, tuo malgrado, ti trovi coinvolto. Cosa fare? Quali sono le prime azioni da compiere e come far sì che agire nel modo più corretto più possibile sia per la tua integrità fisica che per essere in seguito risarcito?
Incidente stradale: cosa fare subito dopo
Se sei stato coinvolto in un incidente, la prima cosa più importante è accertarti di stare bene e di non avere riportato nessuna ferita o almeno niente di così grave da richiedere un intervento immediato. Una volta che ti sei assicurato di essere in buone condizioni generali, il passo successivo è verificare cos’è successo alle altre persone coinvolte e, solo successivamente, ai mezzi da loro condotti.
Respira, cerca di mantenere la calma e procedi con le verifiche. I comportamenti da adottare sono differenti se nell’incidente ci sono feriti o meno. Vediamo tutto nel dettaglio.
Cosa fare in caso di sinistro con feriti
Se nell’incidente ci sono dei feriti, la prima cosa che devi fare è adoperarti per proteggere il luogo dell’incidente ed evitare che il sopraggiungere di altre auto o mezzi di trasporto possa mettere in serio pericolo le persone coinvolte.
Questo vale in particolare se i veicoli sono in mezzo alla carreggiata, se il luogo dell’incidente ha poca visibilità (dopo una curva, alla fine di una discesa o subito dopo una galleria solo per fare qualche esempio) o se ci si trova su una strada poco illuminata.
Cosa devi fare? Basta che tu metta l’apposito segnale d’emergenza e cerchi, rimanendo al bordo della carreggiata, di attirare l’attenzione degli altri conducenti in transito fino a che non arrivino i soccorsi e la polizia.
Se non hai conoscenze mediche o di primo soccorso, meglio evitare di muovere o curare le persone ferite. Nel caso lo fossero leggermente, così come indicato dal Codice Penale, presta assistenza nei limiti del possibile e di quelle che sono le tue conoscenze. Chiama il 118 spiegando in modo chiaro dove è avvenuto il sinistro, quante sono le persone coinvolte e, se riesci, cerca di descrivere anche quali sono le loro condizioni fisiche.
Se sei troppo spaventato o agitato, ricorda che l’obbligo di fermarsi è previsto dalla Legge e chi non lo rispetta viene punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la sospensione dell patente da 1 a 3 anni. Se poi ometti di prestare un primo soccorso ai feriti, è prevista reclusione da 1 a 3 anni e sospensione della patente da un minimo di 18 mesi a un massimo di 5 anni.
Polizia o Carabinieri, una volta arrivati sul luogo del sinistro, effettueranno accertamenti sulle persone e veicoli coinvolti, sui danni causati, le condizioni della strada, il traffico, l’illuminazione in modo da capire la dinamica dell’incidente. In tutto questo, anche tu che sei coinvolto, puoi informare sui fatti, dire di eventuali testimoni di cui ti consigliamo di prendere i dati in modo che possano essere eventualmente ricontattati in seguito.
E se la persona ferita è un pedone?
Anche in questo caso valgono le cose di cui sopra ossia: accertarsi del suo stato di salute, chiamare i soccorsi ed entrare in possesso dei suoi dati. In questo articolo abbiamo approfondito il caso.
E se le persone coinvolte sono decedute?
Se le persone coinvolte nel sinistro sono decedute, il Comando di Polizia intervenuto sul luogo dell’incidente sequestrerà i mezzi coinvolti e farà tutti gli accertamenti possibili.
Incidente auto senza feriti
E se non ci sono feriti ma solo danni alle cose? A meno che non ci si riesca ad accordare e i toni non accennano a placarsi, è necessario coinvolgere le Forze dell’Ordine. Se ciò non servisse ti basta redigere, con le persone coinvolte nell’incidente, il modulo blu di constatazione amichevole, conosciuto come CID (che sta per Convenzione d’Indennizzo Diretto), ma che sarebbe più corretto chiamare modulo CAI/CID (dove CAI sta appunto per Constatazione Amichevole).
Se tu o l’altra persona doveste esserne sprovvisti, prendi i dati salienti delle persone contro cui è avvenuto il sinistro:
- generalità del proprietario e conducente (se sono persone diverse);
- targa;
- modello della macchina;
- estremi della polizza (se puoi fai delle foto, sono più sicure).
Nel caso in cui coinvolto nel sinistro fosse un veicolo estero, la procedura è un po’ diversa e coinvolge anche l’UCI (l’Ufficio Centrale italiano).
Diverso è anche il caso in cui il sinistro sia avvenuto con un’auto senza assicurazione che prevede l’intervento del Fondo di Garanzia delle vittime sulla strada.
Incidente stradale: come comportarsi con l’assicurazione
Il CID non solo agevola in fase di incidente, ma anche di risarcimento diretto da parte della propria assicurazione. Grazie al modulo, infatti, la compagnia assicuratrice del tuo veicolo liquiderà subito il danno.
Se invece la constatazione amichevole non c’è, chi ha subito l’incidente invierà all’assicuratore dell’altro veicolo e al proprietario del mezzo una richiesta di risarcimento danni. È comunque necessario non far trascorrere più di 3 giorni dall’incidente prima di denunciare il sinistro alla propria compagnia assicuratrice.
Importante! Se ci sono testimoni questo è il momento per indicarli: potrebbero essere necessari in un’eventuale causa. Se invece vuoi sapere i dati delle persone coinvolte nel sinistro, puoi chiedere agli Organi di polizia tramite raccomandata al Comando cui appartengono gli agenti intervenuti sul luogo dell’incidente. Se qualcuna delle persone coinvolte è deceduta è necessario avere il nulla osta dell’Autorità Giudiziaria.
In quali casi non è possibile il risarcimento diretto del danno?
Ci sono casi in cui non è possibile avere un risarcimento diretto. Eccoli:
- Incidente con veicolo non assicurato;
- Con veicolo immatricolato all’estero;
- Con tre o più veicoli;
- Con veicolo non a motore;
- Con veicoli agricoli o speciali;
- Con pedone (e la colpa è tutta dell’investitore);
- Con feriti che riportano lesioni superiori al 9% di invalidità permanente.
Incidente stradale: i consigli di John Zaid
Un avvocato americano, esperto in cause di risarcimento in seguito a incidenti stradali, ci mostra le quattro azioni che andrebbero assolutamente evitate in caso di sinistro. John Zaid indica 4 regole che esprimono un comportamento che permetterà di evitare i più comuni errori del momento.
La prima regola consiste nel non ammettere subito la propria responsabilità. A meno che sia un caso palese (passaggio col rosso, non rispetto di un segnale di stop, sorpasso in zona vietata…) è buona cosa ragionare prima di ammettere la propria colpa. Si deve ricostruire mentalmente l’accaduto, ragionare e ascoltare la controparte. Zaid estremizza addirittura il concetto invitando il soggetto a non scusarsi in quanto un semplice gesto di cortesia potrebbe esser letto come ammissione di colpa dall’altra parte e dalla sua assicurazione.
Il secondo consiglio invita a non accettare di “lasciar perdere”. Spesso si tende a minimizzare e far finta di nulla: una prima valutazione a vista dei danni potrebbe parificare i conti e ciascuno prosegue per la propria strada. Anche fosse soltanto un fanalino rotto di una moto in teoria andrebbe denunciato il sinistro.
Il terzo consiglio riguarda lo stato di salute e suggerisce di non dare per scontato nessun sintomo: spesso i dolori escono anche qualche giorno dopo. Non dichiarare mai espressamente che si sta in ottima forma. Se il dolore uscisse a distanza di qualche giorno, l’assicurazione affermerebbe la non correlazione con gli incidenti auto o moto se nel rapporto si ha dichiarato la perfetta forma. Non bisogna certo mentire, ma è opportuno prendersi il tempo per un accertamento medico, senza sbilanciarsi con dichiarazioni del momento.
Il quarto consiglio riguarda l’avviso alla compagnia di assicurazione: non è necessario informarla immediatamente dell’accaduto. si compili attentamente la constatazione amichevole oppure si relazioni alla polizia l’accaduto attendendo il loro rapporto, poi si avvisa l’assicurazione. Questo per evitare di fornire all’assicurazione delle prime informazioni errate o dettate dal momento, ma attendere qualcosa di ufficiale.
Di chi è la colpa?
Tua! No, tua… Di entrambi. Almeno, stando a quanto dice l’articolo 2054 del Codice Civile secondo il quale, fino a prova contraria, ognuno dei veicoli coinvolti concorre in maniera uguale a causare il danno.
Cosa significa? In mancanza di una prova, ciascuna delle parti deve rimborsare i veicoli danneggiati al 50%, si parla infatti di concorso di colpa.
Se invece si accerta che la responsabilità di uno dei due conducenti è più della metà, scatta il Malus per chi ha causato l’incidente, anche se è possibile mantenere la propria classe di merito anche dopo un incidente
Raccontaci la tua esperienza per migliorare questo vademecum su cosa fare durante un incidente stradale.