Assicurazione auto e scatola nera: arriva il risparmio
La scatola nera è quel dispositivo che, se installato in auto, consente di ricostruire in modo più preciso la dinamica di un sinistro stradale. Qualora l’assicurato decisa di installarla sulla propria auto, è previsto uno sconto sulla polizza RC, pagando così un premio minore.
Secondo una stima, la media complessiva dei risparmi per per coloro i quali hanno fatto installare una scatola nera nel proprio veicolo potrebbe raggiungere anche il 10% per quanto concerne la polizza RC, mentre può salire ulteriormente per chi “associa” anche garanzie accessorie.
L’emendamento presentato dai deputati Luigi Marino (AP) e Salvatore Tomaselli (PD) rende obbligatoria la riduzione delle tariffe assicurative agli automobilisti. L’IVASS emanerà le tracce per come dovrà comporsi la tariffa, ma l’eventuale riduzione sarà determinata dalla compagnia assicurativa stessa.
Chi paga l’installazione della scatola nera?
L’emendamento dichiara che i costi di installazione, rimozione, sostituzione del dispositivo siano sostenuti dall’impresa di assicurazione. Il Codacons però teme che tali spese accessorie vengano poi scaricate sui contraenti mediante un innalzamento delle tariffe assicurative. Qualcuno pone il dubbio anche sul perfetto funzionamento della scatola nera: “Se non dovesse funzionare?” “Se venisse manomessa?“. Insomma, un caos da cui non se ne uscirà tanto facilmente.
A quanto pare è difficile che tale norma possa accontentare tutti. In teoria lo spirito è positivo perché così facendo il cliente si sente più protetto (“discolpandosi” da un’eventuale responsabilità secondo la dinamica dell’incidente) e per le assicurazioni, le quali riescono a capire quanto prima la dinamica stessa del sinistro e capire prima di chi sia la responsabilità, evitando quindi di pagare inutilmente in casi di poca chiarezza.
La scatola nera per risparmiare sull’RC auto
La questione scatola nera-sconto assicurazione auto non è recente. Il Bollettino Statistico dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS) evidenzia come il 13,8 per cento dei contratti RC auto stipulati nel secondo trimestre 2015 include clausole di riduzione del premio legate alla presenza della scatola nera, un trend in costante crescita.
Dal documento però emerge che solo 22 su 46 delle imprese di assicurazione che partecipano alla rilevazione offrono contratti con scatola nera. La presenza della scatola nera nei contratti per la garanzia RC auto nel Belpaese è caratterizzata da una sostanziale eterogeneità geografica: solo il 4,4 per cento dei contratti stipulati in Trentino Alto Adige include clausole legate alla scatola nera, in Campania l’analoga percentuale è del 31,1. Laddove il premio medio risulta essere più alto, maggiore è il numero di contratti con scatola nera. Le prime cinque province per diffusione della scatola nera in Italia sono:
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- Caserta con il 39%;
- Napoli con il 35%;
- Catania con il 30%;
- Reggio di Calabria con il 28% e
- Salerno con il 28%.
Fanalino di coda, ovvero le cinque province caratterizzate dall’incidenza più bassa di tali clausole sono Bolzano, Rovigo, Belluno, Udine e Oristano con percentuali comprese tra il 3,6 e il 5,2 per cento.
I vantaggi della scatola nera
Installando la scatola nera è possibile ricostruire con precisione la corretta dinamica dell’incidente (accertamento del crash). Inoltre, come precedentemente sottolineato, questo sistema permette di premiare l’automobilista virtuoso con un premio RC auto minore. Secondo Viasat Group si stima infatti che la media dei risparmi della copertura auto di chi si è fatto installare una scatola nera sul proprio veicolo è circa del 7-10%, percentuale che aumenta fino raggiungere il 40-50% nel caso di coperture furto.
Un altro decisivo passo avanti che si muove in tale direzione è l’emendamento 6-bis al Ddl Concorrenza, recentemente approvato alla Camera dei Deputati che introduce nuove norme sull’RC auto, nello specifico evidenzia che se un automobilista decide di installare nella propria auto una scatola nera e per 5 anni consecutivi non commette sinistri pagherà una tariffa inferiore alla media italiana, indipendentemente dalla regione di residenza. Il disegno di legge vuole cioè premiare i comportamenti virtuosi e contrastare i vizi del mercato assicurativo e le truffe assicurative. Con l’introduzione di tale normativa saranno, di fatto, premiati gli automobilisti più virtuosi. Le compagnie assicurative dovranno quindi adeguarsi a questa novità che si preannuncia come rivoluzionaria.
Gli svantaggi della scatola nera
A quanto pare, l’installazione della scatola nera rischia di creare nuovi contenziosi.
Stando infatti alle norme attualmente in vigore in Italia maggiore è il numero dei dispositivi in circolazione, più elevate sono le probabilità che emergano controversie giuridiche volte a contraddire l’infallibilità dei dati raccolti dalla scatola nera. Si teme, infatti, che tali dispositivi possano essere alterati o modificati. In Italia, causa un gap normativo, mancano standard di sicurezza comuni che possano avvalorare il valore probatorio della scatola nera.
In sede penale, infatti, è necessario assicurare l’integrità, la genuinità e la fedeltà dei dati rilevati, verbalizzando l’intera catena di custodia, nonché provare la corretta funzionalità del sistema telematico assicurativo istallato sul veicolo. In sede civile, invece, alcune sentenze (ad esempio quella del Tribunale di Roma, 13 luglio 2015, sentenza n. 15286 o quella del Tribunale di Sassari, II sezione civile, sentenza del 4 agosto 2015 n. 1878) hanno definito le risultanze delle scatole nere riproduzioni meccaniche, aprendo, di fatto, ad un giudizio valutativo da parte dei giudici designati riguardante i dati e gli elementi di prova raccolti. Spetterà pertanto all’assicurato contestare in maniera repentina il tracciato dalla scatola nera, fatto salva la facoltà del giudice di nominare un consulente tecnico d’ufficio.