Vacanze e l’incubo incidente pre-partenza
Chissà quante volte la gente ha scongiurato il pericolo di fare un incidente mentre ci si recava in vacanza oppure mentre andava a prendere un volo, un treno o una nave. Un incidente avuto nei giorni immediatamente precedenti la data di partenza significa vacanze finite anzi, mai iniziate.
Ecco quanto successo a Reggio Emilia dove, il tribunale,ha accolto la richiesta da parte di una famiglia che, a causa di un incidente stradale, era stata costretta a rinunciare alle proprie ferie stabilendo che la compagnia assicurativa dell’operatore turistico dovrà rimborsare non soltanto le penali per l’annullamento del viaggio, ma anche i danni causati dall’aver perso la possibilità di andare in ferie.
Assicurazione e vacanza: la sentenza
Facciamo un passo indietro. Era il mese di luglio del 2013, qualche giorno prima di partire per le vacanze con moglie e figlio, un signore è stato tamponato e ha riportato qualche contraccolpo fisico che ha costretto l’uomo a casa in “degenza”, sotto assistenza della moglie. La famiglia non ha potuto ripianificare le ferie avendo già chiesto i permessi all’azienda presso cui lavoravano. La compagnia assicurativa aveva accettato il rimborso di 600 € relativi alle penali, ma non altro.
Interpellato un avvocato, la famiglia ha voluto presentare il caso al giudice di pace il quale lo scorso anno, a gennaio, respinse la causa per il risarcimento ulteriore richiesto. La famiglia insieme all’avvocato non si è abbattuta e ha proseguito la causa arrivando ai tribunali. Il giudice infatti non solo ha rovesciato la sentenza del giudice di pace, ma ha creato un precedente, concedendo il rimborso alla famiglia e condannando la compagnia assicurativa al risarcimento non soltanto all’uomo, ma anche alla donna nonostante non fosse coinvolta nell’incidente insieme al marito, ma a cui è stata riconosciuta l’impossibilità di recarsi in ferie da sola.
Nuovo precedente per la compagnia d’assicurazione
Oltre ai 600 euro di rimborso della penale per l’aver annullato la vacanza, la famiglia riceverà 800 euro di risarcimento (400 a testa tra marito e moglie) per danni morali.
Il legale della famiglia commenta così la sentenza:
“Al di là della cifra simbolica, questa sentenza è importante dal punto di vista del significato. In questo caso non c’è stato alcun inadempimento da parte del tour operator (come potrebbero essere, per esempio, una camera sporca, la struttura o la spiaggia non corrispondenti alle foto o al sito internet, un hotel di qualità inferiore a quanto stabilito e così via), le ferie sono saltate a causa di un incidente stradale, ma è stato riconosciuto il diritto di essere rimborsati anche per un illecito extra contrattuale. Oggi le compagnie d’assicurazione fanno fatica a risarcire i danni biologici – conclude l’avvocato – figuriamoci i danni morali e non patrimoniali. Questa sentenza farà comodo a tante persone che si sono trovate o si troveranno nella stessa situazione dei coniugi di Montecchio”.