Si torna a discutere di scatola nera obbligatoria per il 2018, ma non sono esclusi ulteriori rinvii dell’approvazione del DDL concorrenza.
Assicurazione auto e non solo: il disegno di legge concorrenza
Nel 2018 dovrebbe diventare obbligatoria la scatola nera sulle automobili. Il condizionale è d’obbligo perché l’ormai famoso DDL concorrenza, presentato in parlamento 2 anni fa, pare essere ancora lontano dall’approvazione. Se ne riparlerà nei primi giorni d’aprile, auspicando che la riforma venga tolta dalla sabbia.
Ciononostante, i settori interessati dal provvedimento sono numerosi e piuttosto delicati:
- energia;
- distribuzione di carburante;
- servizi postali;
- fondi pensione;
- banche;
- trasporti;
- farmacie;
- assicurazioni.
Il relatore del disegno di legge, Luigi Marino, esponente del gruppo Alternativa Popolare – Centristi per l’Europa, ha dichiarato:
“Il provvedimento era pronto già dalla scorsa estate, ma per non urtare la sensibilità degli elettori che potevano essere colpiti da specifiche misure si è preferito rinviare”
Tuttavia sono molte le misure attese da tempo, come l’abolizione del regime di “maggior tutela” per gas e energia elettrica di cui avevamo discusso nell’articolo Tutela Simile energia elettrica: cos’è e le ultime novità e, come abbiamo visto, molti sono anche i settori coinvolti nella riforma. Tra gli addetti nel campo assicurativo si è creata una certa aspettativa per quella che potrebbe rappresentare una grande innovazione per l’RC auto: la scatola nera.
Assicurazione auto: il 2018 sarà l’anno della scatola nera?
Proprio in tema di assicurazioni si torna dunque a parlare di scatola nera. La cosiddetta “Black box” consentirà la raccolta di dati sul comportamento degli automobilisti e i vantaggi sono essenzialmente due: da un lato le tariffe delle RC auto andranno ad abbassarsi e dall’altro sarà più semplice determinare le responsabilità in caso di incidente. L’installazione della scatola nera obbligherà le compagnie assicurative ad applicare degli sconti e l’aumento dei premi, in seguito alle variazioni negative nella classe di merito, saranno più lievi.
I dati contenuti nella black box avranno inoltre valore legale nei processi civili, e ciò potrà snellire molti procedimenti (ovviamente è necessario che l’apparecchio si dimostri perfettamente funzionante).
Insomma, l’attesa cresce nei confronti di una legge che vede la collaborazione del Consiglio dei Ministri, il Ministero delle Infrastrutture, l’IVASS e il garante della privacy. Quest’ultimo assicura che sarà il cittadino a a decidere se comunicare o meno i dati sensibili.
Il 2018 sarà l’anno della black box obbligatoria, ma è prudente prestare attenzione agli sviluppi del DDL concorrenza che ha già conosciuto diversi rinvii.