Assicurazione auto: la simulazione del furto
È il caso di un turista tedesco in vacanza sul Lago di Garda che ha pensato bene di poter recuperare qualche soldo (un bel po’ di denaro a dire il vero) dalla compagnia di assicurazione auto con cui ha stipulato il contratto. L’idea era quella di simulare il furto del veicolo sfruttando la coperture dedicata.
Presentatosi alla caserma dei Carabinieri il soggetto ha dichiarato che nel corso della nottata alcuni ladri erano entrati nella casa in cui alloggiava e avrebbero portato via due veicoli (una Mercedes e un fuoristrada) oltre a denaro e gioielli, il cui valore complessivo era pari a 60 mila euro.
Truffa sull’assicurazione auto: le indagini
Prendendo atto della denuncia e iniziando immediatamente le indagini, i Carabinieri hanno cominciato ad analizzare i filmati delle telecamere di sorveglianza poste sul territorio individuando le auto del soggetto in questione, ma setacciando i fotogrammi dei filmati per capire chi fosse il ladro, hanno riconosciuto lo stesso turista tedesco.
Questi infatti si era limitato a spostare le auto dalla proprietà in cui era, in un altro luogo nascosto. Individuato il luogo, le forze dell’ordine si sono precipitate a recuperare i due veicoli. Una volta presentatisi a casa del turista, gli hanno esposto i fatti e hanno trovato i documenti con cui l’uomo aveva già inoltrato domanda di risarcimento alla compagnia di assicurazione. L’uomo, grazie allo scambio di informazioni tra i Carabinieri e la compagnia assicurativa tedesca, dovrà difendersi dall’accusa di simulazione di reato e tentativo di truffa.
La materia assicurativa è sempre troppo spesso presa di mira da truffe del genere: a partire da queste simulazioni, all’accentuazione degli infortuni derivanti da sinistri (ad esempio il colpo di frusta), da incidenti simulati con il fine unico di spillare soldi alle compagnie. Il risultato dei premi più elevati d’Europa è derivante anche da questa “cultura”, anche se in questo caso, il piano truffaldino coinvolgeva un tedesco.