Cos’è la guida autonoma?
Questo è il grande quesito che molti si stanno ponendo sulla guida autonoma, che tanto pare di moda ultimamente. Si parla di guida autonoma intesa come quella modalità di guida in cui l’auto può circolare senza il comando umano, quindi senza che qualcuno abbia le mani sul volante, i piedi su freno e acceleratore e le mani sul cambio. È la macchina che guida, interfacciandosi con gli altri veicoli.
Ecco, questo potrebbe rappresentare il problema principale: la tecnologia è infallibile? Qualcuno dice che già ci sono problemi con computer e smartphone, immaginiamo con le auto sguinzagliate in giro per città prive di conducente.
Già, perchè un conto è optare per un veicolo che si dotato di dispositivo anti-collisione, frenata di emergenza, anti sbandamento, ma un altro è lasciare la totale e completa autonomia al veicolo stesso, il quale, se dovesse sbagliare, i margini di intervento umani sarebbero sempre in netto ritardo.
I dubbi sulla sicurezza dell’auto a guida autonoma
Sono molti a posare l’accento sulla possibile sicurezza (o insicurezza) delle auto munite di tecnologia di guida autonoma e, secondo un sondaggio americano, la percentuale che sarebbe disposta ad affidarsi con la totale fiducia al mezzo sarebbe inferiore al 25% della popolazione. La notizia qui in Europa non ha avuto particolare risalto, ma qualche settimana fa un’auto a guida autonoma di Google che circolava regolarmente in una città degli USA, ha tamponato un pullman, lasciando strascichi non solo di dubbia sicurezza, ma anche assicurativi (chi risponde se non c’è il conducente alla guida?).
L’israeliano Ian Noy è uno tra i massimi esperti di sicurezza sulle auto e ha recentemente fatto notare che “non ci sono prove per stabilire che i veicoli a guida autonoma riusciranno a prevenire il 90% degli incidenti su strada”.
I rischi delle auto senza pilota
E non finisce qui: a sollevare nuovamente il problema è l’ETSC (European Transport Safety Council), cioè un’organizzazione che opera con l’obiettivo di riduzione di morti e feriti nel settore dei trasporti a livello europeo.
Secondo tale organizzazione l’Unione Europea apparirebbe piuttosto lontana nell’adeguarsi alla necessità di stabilire una normativa tale che possa garantire la sicurezza nei tempi antecedenti alla commercializzazione di tali veicoli a guida autonoma. La sollecitazione consiste nel pungolare l’UE affinché non aspetti la vendita di tali veicoli per disciplinare e stabilire delle regole, ma che provi ad anticipare i tempi.
Tale disciplina non deve riguardare soltanto le auto, ma coinvolge in realtà tutti, anche le moto e anche le auto vere, quelle cioè a guida tradizionale. Cosa succede se si ha un incidente con una di queste auto a guida autonoma?
Già si sono registrati i primi incidenti, seppur di piccola entità, ma non sempre in queste situazioni la ragione era dell’auto automatizzata. È quindi di vitale importanza capire in anticipo in che modo tali veicoli interagiranno con la strada, con gli ostacoli, con gli altri. Anche l’intervento dell’utente dovrebbe esser disciplinato, perché in caso di emergenza egli dovrà esser capace di intervenire nel modo più corretto.
I dubbi della FEMA
Dubbi sulle auto senza pilota li ha manifestati il segretario generale della FEMA (Federazione Europea delle Associazioni Motociclistiche), Williger, coinvolto nella Commissione Europea che lavora all’argomento: Williger sostiene che i tecnici impegnati nella progettazione e sviluppo delle auto senza pilota stiano totalmente trascurando “ostacoli” come moto, biciclette, motorini, scooter nelle loro analisi. Inoltre chiede, senza aver ottenuto risposte particolarmente convincenti per la verità, come questi veicoli siano in grado di riconoscere i gesti delle le persone, come potrebbe essere ad esempio un segnale di un agente di polizia o di un vigile che invita l’auto a fermarsi con il solo gesto della mano.
Oltre a questo, altri dubbi sollevati dal Williger riguardano la gestione di comportamenti illogici degli uomini alla guida: come riconosce l’auto autonoma una manovra errata di un altra vettura? In un test di Google Car, la loro automobilina ad un certo punto è andata in forte crisi, fermandosi, perché incapace di interpretare i comportamenti alla guida degli automobilisti in una tratto cittadino. C’è ancora strada da fare sia in materia di sviluppo che in materia disciplinare, cercando di prevedere tutto in anticipo. E tu cosa ne pensi?