In Italia i comportamenti a rischio nel consumo di alcol riguardano 7,5 milioni di giovani. Un consumo giornaliero non moderato (binge drinking) che riguarda teenager tra gli 11 e i 15 anni che bevono vino, birra o alcolici. I futuri automobilisti coltivano abitudini malsane, ma non sono i soli.
Infatti, la popolazione più a rischio per il binge drinking è quella giovanile (18-24 anni). Il 14,8% dei giovani (20,1% maschi e il 9,8% donne) beve in modo non responsabile, in modo particolare nei momenti di socializzazione.
Il rapporto ISTAT riguardante “L’uso e l’abuso di alcol in Italia” parla chiaro, sono troppi i giovani inconsapevoli dei pericoli che posso derivare dall’abuso di alcolici.
Giovani che molto spesso si ritrovano alla guida di un veicolo che, anche se “depotenziato”, moltiplica le possibilità di errori irrimediabili. Il problema del bere e mettersi alla guida riguarda ogni fascia d’età, ma spesso ciò che manca nei giovani è la consapevolezza del gesto.
Educare i giovani automobilisti è un’esigenza che riguarda ogni Nazione, in particolare dell’Unione Europea che si è impegnata a ridurre del 50% le vittime delle strada. Un’educazione mirata alla fascia giovanile è sicuramente più funzionale, può generare quella consapevolezza che viene a mancare tra i neopatentati. Young Europe è un film, fatto da giovani che parla ai giovani, che dimostra quanto possa fare male il “paradosso del giovane guidatore” che non permette ai giovani automobilisti di percepire il pericolo.
Responsable Young Drivers (RYD) è un’associazione belga che promuove la sicurezza stradale, in modo particolare tra i giovani. I giovani volontari si occupano di prevenzione entrando in contatto diretto con gli automobilisti, frequentando locali e discoteche, e mostrando loro i pericoli che possono derivare dal mettersi alla guida dopo aver bevuto troppo o aver usato stupefacenti. Un dialogo che si rafforza in un’attività, ben strutturata, messa in atto all’uscita di una nota discoteca belga.
Come fermare letteralmente la gente che guida da ubriaco?
L’idea è stata quella di regolamentare l’uscita dal parcheggio attraverso una particolare sbarra che, collegata ad un etilometro, permettesse di bloccare i soggetti con il tasso alcolemico troppo alto. Un’idea semplice, ma funzionale. Una barriera alcol test che ha reso consapevole chi aveva alzato troppo il gomito, costringendo a smaltire la sbornia prima di rimettersi alla guida.