Divieto di balneazione: le località dove non fare il bagno
Ecco dove il divieto di balneazione in spiagge e laghi italiani, può rovinare le ferie. In alcune località di vacanza al mare e al lago, le acque sono state contaminate dal batterio di Escherichia coli e da l’Alga tossica.
In alcune località di vacanza per cause dovute al Meteo, le acque sono state contaminate dal batterio di Escherichia coli e dalla forte presenza di Alga tossica.
A seguire la mappa di dove è scattato il divieto di balneazione temporaneo:
Bari, Lecce e Taranto: l'Alga tossica minaccia le spiagge del Salento notizia dell'Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell'Ambiente pugliese. Bollino rosso e divieto di balneazione per il litorale barese, allerta solo per il fondale per Porto Badisco in provincia di Lecce e allarme giallo per la località di Torre Columena in provincia di Taranto. Divieto temporaneo
Costa riminese: vietato fare il bagno a Torre Pedrera ( Brancona); Viserba ( La Turchia); Rimini ( foce del Marecchia); Rimini Marina Centro ( Ausa), Bellariva ( Collonella 1 e 2); Rivazzurra (Rodella); Miramare (Roncasso), Riccione ( Foce rio Asse); Cattolica (via Fiume), per sversamento di scarichi fognari in mare. Divieto temporaneo di 18 ore salvo peggioramento delle condizioni meteo.
Ancona: divieto temporaneo nella spiaggia libera tra Collemarino e il porticciolo di Torrette a causa delle forti precipitazioni in questo tratto di costa anconetana ci sono stati versamenti di acque fognarie.
Punta del Rio di Manerba, Lago di Garda: provvedimento precauzionale durato 24h, perché la sponda del Benaco è sotto osservazione per la presenza fuori norma dei batteri fecali Escherichia coli. Le tre zone più controllate sono Punta del Rio che si trova alla foce del rio Avigo, lido Torcolo e località Romantica.
Il Divieto di balneazione può essere:
temporaneo: indetto da una ordinanza del Sindaco a seguito di controlli fatti dagli enti preposti al controllo delle acque, o permanente.
Permanente: sono siti nei quali è stata trovata una forte presenza di batteri inodori e incolori nocivi alla salute. La maggior parte sono zone vicine ai foci dei fiumi, lungomare di città e zone portuali, ma nell'elenco ci sono anche zone rinomate che non ti aspetteresti di trovare nella lista nera.
Il Ministero della salute segnala 89 spiagge e laghi italiani dove il divieto è permanente:
Campania: zona di Pozzuoli, villaggio agricolo a Castel Volturno, Vietri sul mare, Praia a Mare alle Marlane
Emilia Romagna: sbocco del Marano a Rimini,
Lazio: zona dell'Arrone
Calabria: lungomare di Reggio Calabria, porto di Gioia Tauro, San Lucido vicino al torrente S.Como,
Abruzzo: Pescara il lungomare, Roseto degli Abruzzi alla foce del Tordino
Liguria: Rapallo inizio della scogliera, punta San Martino a Sanremo
Sicilia: spiaggia di Sarello a Bagheria, spiaggia di Capo Mulini ad Acireale, via Marina ad Aci Trezza
Lombardia: Lago maggiore: Lidi Sabbie d'oro e Germignaga. Lago di Como: Lezzeno e La Punta e Olcio. Lago di Varese
La classica delle provincie per zone d'acqua non balneabile è la seguente, dove Reggio Calabria ha il primato di divieti:
Reggio Calabria
Cosenza
Chieti
Macerata
Napoli
Messina
Caserta
Catania
Genova
Roma
Salerno
Fermo
Palermo
Pescara
Rimini
Sassari
Teramo
Agrigento
Ascoli Piceno
Foggia
Imperia
Vibo Valentia
È rientrato invece il divieto scattato in questi giorni nella costa del mare Adriatico che va da Comacchio a Cattolica.
I 110 km di costa romagnola sono stati messi a rischio dal cattivo tempo. Dalle analisi di Arpae risulta che la carica batterica è rientrata ai livelli consentiti
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