Il Governo ha optato per il congelamento, almeno fino al 31 dicembre, dell’aumento dell’IVA dal 21 al 22 per cento. Una scelta politica che costerà un miliardo di euro, ma che non esclude il rientro al 3% nel rapporto defcit/pil. Per ora i consumatori possono prendersi dunque una boccata d’ossigeno, almeno fino all'arrivo del nuovo anno, dal momento che non dovranno "sborsare" di più per l’acquisto degli stessi prodotti.
Cosa succederebbe al mercato dell’auto con l’Iva al 22%?
L’aumento del punto percentuale dell’Iva ordinaria coinvolgerebbe circa il 60-70% dei prodotti - non quelli di prima necessità - e quindi inevitabilmente il settore automobilistico. Un aumento di spesa che andrebbe ad intaccare già una domanda ai minimi storici, in particolare quella delle auto nuove. L'incremento effettivo di spese all'acquisto di un nuovo veicolo sarebbe minimo, circa 8 centesimi ogni 10€ di spesa, ma le imposizioni fiscali sui consumi collaterali “bastonerebbe” gli automobilisti italiani. Mantenere l’auto costa sempre di più e l’Iva al 22% potrebbe contribuire ad allontanare il consumatore dal prodotto perché manutenzione, accessori e carburanti costerebbero ancora di più.
Come influirebbe l’Iva al 22% sul prezzo dell’Rc Auto?
Una potenziale variazione dell’Iva non porterebbe all’aumento del prezzo della polizza assicurativa del veicolo perché l’Rc Auto non è soggetta all’imposta sul valore aggiunto. Il prezzo pagato per il premio assicurativo comprende già l’imposta (12,5%) nel quale è compreso anche il 2,5% per Fondo di garanzia per le vittime della strada. L’aliquota dell’imposta è fissata al 12,5% per tutto il territorio nazionale, ma le Province possono aumentarla o diminuirla in misura percentuale non superiore al 3,5%. Infine per quanto riguarda la sola Rc auto vanno considerati anche i contributi al Servizio sanitario nazionale (10,5%).
Le polizze accessorie sono soggette a una differente pressione fiscale: per la furto/incendio, danni per eventi naturali, kasko, cristalli e atti vandalici siamo al 13,5%; per gli infortuni del conducente l’aliquota è del 2,5%; l’assistenza stradale è al 10% e la tutela legale al 10,5%. In definitiva, l’eventuale aumento di un punto percentuale dell’Iva non farebbe lievitare il prezzo dell’Rc Auto nemmeno di un euro.
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