I possessori di veicoli diesel euro 3 stanno avendo vita difficile. Non solo in Italia, ma anche nella maggior parte delle città europee. Le polveri sottili emesse da questi mezzi sono infatti ritenute nocive in molti capoluoghi e le regole previste per la loro circolazione sono sempre più severe. Da noi, il dibattito a livello nazionale è in corso e intanto si provvede con singole normative da parte di varie province.Le più intolleranti verso i modelli diesel euro3 sono sicuramente Milano, Torino e Reggio Emilia.
Per quanto riguarda la prima è aperto un dibattito non di facile gestione, dal momento che se da una parte la Regione Lombardia approva apposite misure anti smog, dall’altra i commercianti si lamentano poiché se si blocca la circolazione di quei veicoli loro hanno difficoltà a ricevere le provviste; la maggior parte dei furgoni e camioncini adoperati per il trasporto merci sono infatti dei diesel euro 3.
Eppure non si può chiudere gli occhi su un dato di fatto rilevante: secondo l’agenzia Amat, quelle motorizzazioni sono responsabili dell’emissione di quasi il 15% del totale delle polveri sottili giudicate significativamente inquinanti e (stando anche alle dichiarazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) cancerogene.
A Torino città invece il divieto è previsto nelle zone a traffico limitato (le cosiddette ZTL) dalle 7.30 alle 17, ma si crea anche qui conflitto una volta usciti dalla zona centrale: i sindaci degli altri comuni della provincia torinese sono molto divisi sull'applicazione del piano anti smog, sottolineando come sia difficile far valere le stesse regole per tutti giacché alcune zone sono poco servite dai trasporti pubblici e renderebbero la vita impossibile ai residenti. mentre a Reggio Emilia, per ora si fermano per un giorno alla settimana e per una domenica al mese.
Altre città d’Europa agiscono in vari modi, ma sempre mirando a ridurre la loro circolazione. La Germania, ad esempio, è quella più restrittiva in assoluto: se attualmente sono 11 le città in cui è previsto il divieto di circolazione, si mira a rendere effettivo lo stop in tutto il Paese entro fine 2014. E quindi? Quindi ai tedeschi con un’auto diesel euro3 non resta che comprarne una nuova… ma per loro, seppur colpiti come noi dalla crisi del mercato automobilistico, non sarà sicuramente un grandissimo problema.
La Francia, al contrario, è più tollerante: punta soprattutto a ridurre la velocità, diminuendo così le emissioni (in particolare dei mezzi pesanti, principali “colpevoli”), mentre il blocco è previsto in alcune grandi città – tra cui ovviamente Parigi- per i mezzi che hanno più di 17 anni, quindi sicuramente gli euro 0 e 1.
Vi invito a rivedere quanto scrivete sulle limitazioni in vigore a Torino. A me risulta che per i diesel Euro 3 la limitazione sia stata sperimentata in passato per pochi mesi e sia poi stata abbandonata.