Che il 2012 sia stato un anno nerissimo per l'automobile lo abbiamo letto un po' ovunque, ma lo abbiamo soprattutto constatato più o meno tutti, o almeno chi si è visto alzare la voce di spesa destinata al carburante e all'assicurazione.
A tirare le somme sul concludersi ormai di quest'anno critico, quasi tutte le voci che girano intorno alla parola “auto” sembrano attraversare una fase negativa, cominciando dalle vendite: il calo degli acquisti nel settore automotive arriva infatti al – 24,6%, davvero tanto, e una discreta parte delle entrate dipende dalla vendita di auto usate o a km zero.
Un'altra voce in significativo calo è quella degli pneumatici, settore che ha perso il -14,2%, così come sono scesi anche gli interventi di manutenzione ( -12,2%). Queste ultime due categorie fanno riflettere, perchè lasciano intuire che non solo non compriamo macchine nuove, ma cerchiamo di rimandare quanto più possibile revisioni e cambio accessori, cercando tutt'al più forme di risparmio sul tagliando. Ma l'auto non solo la si controlla meno, ma la si usa anche meno: i pedaggi autostradali, nonostante i (cospicui e contestati) rincari, subiscono una diminuzione delle entrate di oltre il 7%. Autostrade per l'Italia comunque non demorde ed è proprio di questi giorni la nuova campagna pubblicitaria che mira a sottolineare l'importanza dell'italianissimo brand, ricordandoci dove vanno a finire gli “extra” per cui paghiamo di più e facendo quindi un elenco dei potenziamenti su tratti stradali importanti.
Stabile la voce RC auto, ma questo non significa che il comparto non abbia subito rincari, anche perchè come ben sappiamo è vero l'esatto contrario. Significa invece che in giro ci sono meno auto assicurate.
Le uniche due voci che registrano un ovvio guadagno in positivo sono quello delle tasse automobilistiche e del carburante, i cui incassi sono favorevoli solo per il fisco. Sul carburante in particolar modo si dibatte molto ma sembra non voler esserci un'inversione di tendenza, e per far fronte al caro benzina i gestori si fanno più scaltri con iniziative tipo quella di Eni.
Manca solo una voce che rimpingua le casse dello Stato, ma fa piangere le nostre tasche: quella delle multe, su cui è previsto oltretutto un aumento delle sanzioni per il 2013.
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