Ci sono dei prodotti che contraddistinguono un intero settore, un intero periodo storico e una Nazione. Poi ci sono prodotti che fanno tutte e tre le cose. L’Italia ha tantissimi di questi prodotti, che vanno dal campo della moda a quello culinario senza dimenticare quello dei motori. Che siano quattro o due ruote, l’Italia ha tanto da raccontare. La Vespa è sicuramente uno dei prodotti nostrani più conosciuti al mondo.
Brevettata nel ’46 è diventata simbolo di intere generazioni, di libertà, di viaggio e d’arte (è esposta al MoMa di New York). Un oggetto di culto, di collezione, ma che non dimentica mai di stare al passo coi tempi senza rinnegare le proprie origini. Quando un prodotto arriva a tanto, non mancano mai le imitazioni. Si va dalle grossolane a quelle più dettagliate, ma la Vespa resta unica, inimitabile, inconfondibile.
Quando però dei “cloni” vengono esposti a un’importante fiera come l’EICMA, il salone internazionale del motociclo di Milano, la cosa fa storcere un po’ il naso. Per fortuna l’intervento delle Fiamme Gialle è stato tempestivo, effettuato prima che il salone aprisse le porte al pubblico pagante, portando al sequestro di ben sei veicoli del tutto uguali alla Vespa GT della Piaggio.
I mezzi a due ruote erano esposti in cinque stand diversi, due dei quali sono stati chiusi perché esponevano solo questo tipo di mezzo, mentre gli altri non sono stati posti sotto sequestro. Il Roman e il Model WL 101 Z saranno sottoposti a controlli tecnici, anche di natura meccanica, mentre sono state fermate cinque persone per il reato di contraffazione.
L’intervento della Finanza si è avvalso dell’aiuto diretto dell’organizzazione dell’EICMA, che per voce del presidente ha ammesso che a un evento di portata mondiale, la migliore vetrine per le aziende italiane, non è possibile legittimare “scorciatoie” che danneggiano esclusivamente gli imprenditori onesti,.
Le imitazioni sono tante, ma Vespa non teme confronti e lancia sul mercato la nuova Vespa 946. Un design che segue la linea del capostipite dello scooter, ovvero il prototipo MP6. Un due ruote che guarda sempre di più alla salvaguardia dell’ambiente, con il raffreddamento del motore ad aria e alimentato con iniezione elettronica, ma che dedica la stessa cura al costruzione e ai materiali utilizzati. Un’icona italiana difficilmente riproducibile.
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