Il salone di Pechino va in scena ogni due anni e concentra tutte le attenzione e le novità del mondo dell'auto in Cina. Il "paese giallo" rappresenta una forte componente per i mercati delle case automobilistiche e offre possibilità di crescita per l'intero settore. Le auto esposte non sono solo destinate quindi al mercato cinese, ma addirittura potrebbe capitare di imbattersi in modelli, prototipi, concept car che nei tempi a seguire troveranno luce nel mercato europeo del vecchio continente. Una grande e immensa vetrina ormai diventata mondiale per un salone che pian piano sta acquisendo importanza sempre maggiore.
Le novità del salone di Pechino
Diverse sono le novità che in questo salone, terminato lo scorso mese, sono state esposte, alcune delle quali rappresentate da modelli già ben conosciuti in Europa. Tra i modelli che sono stati realizzati appositamente per il mercato locale, che non verranno proposte per i nostri mercati, vi sono auto tendenzialmente grandi, larghe e spaziose capaci di accogliere anche otto persone a bordo, cosa che negli ultimi anni le case avevano trascurato vista la presenza di leggi locali che orientavano la generazione di figli nelle famiglie cinesi. Con l'abolizione di queste leggi, le case automobilistiche si sono riconcentrare sui grandi monovolumi o sulle grandi vetture.
Le auto ibride ed elettriche al Salone di Pechino
Anche in Cina evidentemente le auto ad alimentazione alternativa (ibrida ed elettrica) non trovano molto riscontro nel mercato e lo testimonia il fatto che il Salone di Pechino è stato avaro di siffatti modelli nonostante la quantità di inquinamento sopra la Grande Muraglia ne giustificherebbe maggiormente l'acquisto.
Soltanto un paio le vere novità in questo settore alternativo: la Buick LaCrosse Hybrid e la Citroën C-Elysée electric, i cui mercati europei saranno off limits. Per il resto novità interessanti sono pervenute da diverse case che hanno proposto interessanti soluzioni tra cui: Volkswagen T-Prime GTE, Honda UR-V e Audi A3.
Il mercato dei suv e Mini van
Quest'anno pare esplosa la moda dei suv e dei mini van, al punto che gli stands sono invasi da proposte di questo genere, catturando l'interesse dei visitatori. Moltissime delle auto esposte sono (e saranno) destinate al mercato cinese non varcando mai i confini per approdare in Europa, ma alcune case hanno scelto comunque la vetrina orientale per esporre le proprie novità, indipendentemente dal mercato di riferimento.
La parola d'ordine parrebbe essere stata "Sette Posti" visti gli esemplari esposti, proprio per seguire l'interesse che il mercato locale in Cina sta destando verso questo genere di veicoli: suv, mpv e minibus, molti dei quali con tre file di sedili, in grado di accogliere sette o addirittura nove persone. In Cina una buona parte del mercato è interessata da grandi berline, anche di lusso, ma questi modelli multipersone dovrebbero non interferire nelle quote mercato di questi modelli già affermati. Anzi, il fatto di vedere per le strade suv, minivan e mpv sarà segno di un'espansione ulteriore, indice di migrazione dalle periferie alle grandi città.
I modelli del salone di Pechino
Inoltre ultimamente è stata abolita anche la legge che andava a limitare le nascite, quindi a maggior ragione vi è la possibilità che veicoli del genere possano interessare maggiormente le famiglie, le quali stanno lievemente alzando il numero medio di figli, aumentando di conseguenza le proprie esigenze di mobilità e di trasporto.
La varietà dei modelli che sono stati esposti al salone dell'auto di Pechino è lungo e ben fornito e qualcuno gioca sulla confusione del nome (associandolo per assonanza a qualche modello europeo): si è potuto ammirare il modello del principale costruttore cinese (Chongqing Changan Automobile), chiamato CX70, poi il modello Haval H7 della Great Wall Motor, azienda cinese che vende anche in Italia, esperta in suv e in pickup.
Modello interessante e presente al salone di Pechino è il Trumpchi GS8, fuoristrada della Guangzhou Automobile Group che è stato costruito con una partnership con Toyota, essendo una derivazione del più famoso Highlander giapponese. Presente alla rassegna anche la casa americana Ford col suo crossover di sette posti Edge e del suv Everest; interessante anche la proposta della giapponese Toyota che consiste in una versione tutta nuova del grande Alphard, un van davvero grande.
Derivato da auto già esistenti sul mercato giapponese, sarà un van, sempre di Toyota, che punterà anche sulla qualità costruttiva. Pure la casa tedesca della stella a tre punte Mercedes, non ha rinunciato alla Cina e infatti ha lanciato all'interno del contesto di questa fiera Auto China, il Classe V, veicolo mpv appartenente al segmento premium. Volkswagen ha portato una sua soluzione, sempre per 7 posti, derivante dal Transporter. Insomma, molte scelte scaturenti da modelli già esistenti, modificati e adattati per il mercato cinese, mentre altri realmente nuovi, soprattutto da parte delle case automobilistiche locali.
Salone di Pechino: ecco la BMW X1
Una vettura che ha destato molta curiosità al salone di Pechino è stata sicuramente la BMW X1 a passo lungo, destinato esclusivamente al mercato locale. Si differenzia dal modello europeo per essere caratterizzato da una maggiore lunghezza e da un motore benzina con potenza di 136 CV a tre cilindri, da cui poi l'offerta si amplia per arrivare ad altre due versioni con motore benzina quattro cilindri da 192 CV e la xDrive25Li da 230 cv sempre con motore benzina a quattro cilindri.
Tra le vetture presentate in anteprima assoluta che saranno poi destinate anche ad altri mercati, tra cui anche il nostro, si è vista la Renault Koleos, il suv di Volkswagen chiamato Beijing concept che pare tracciare gli stili della futura Tuareg. Volto nuovo anche per la Mazda CX-4, la Lexus IS restyling, la Infiniti QX Sport Inspiration e la Citroen DS 4S in versione premium destinata al mercato locale.
Oltre ai modelli dei marchi cinesi (davvero moltissimi), si sono visti diversi cloni di auto europee: una su tutte è la Zotye SR8, copia (quasi) perfetta della Porsche Macan.
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