L’abolizione delle “quote rosa” nell’ambito assicurativo è realtà da qualche mese. L’adeguamento alla direttiva europea anti discriminazioni da parte delle compagnie assicuratrici è stato repentino, ma tutto ciò è costato alle donne un +18% sul prezzo finale dell’Rc auto.
La costituzione delle polizze unisex è andata a pesare sui conti corrente del gentil sesso che, nell'essere tutelate, sono state beffate dalla norma stessa. Una discriminazione che aveva sempre giovato alle donne che, premiate per la maggior prudenza alla guida, si trovano a pagare premi assicurativi minori. Uno studio condotto dal professore Cipriani, dell’Università di Verona, ha messo in evidenza come i premi assicurativi delle giovani guidatrici (classe 14) siano aumentati del 18% e quelli dei giovani automobilisti calati circa del 10%.
Percentuali effettive, ma sfalsate dall’adeguamento graduale avviato dalle compagnie assicuratrici 5/6 mesi prima della scadenza. Infatti durante l’anno concesso dalla Corte di giustizia dell’Unione europea alle compagnie assicuratrici, per preparare il passaggio alla tariffazioni unisex, si sono verificati rincari doppi per le donne rispetto agli uomini che hanno “moderato” il rialzo finale.
Già dal 21 dicembre 2012 gli assicuratori europei non possono prevedere premi differenziati, del medesimo prodotto assicurativo, in funzione del sesso dell’assicurato. Un adeguamento necessario, richiesto da tempo dalla direttiva del Consiglio (2004/113/CE) che attuava il principio della parità di trattamento tra uomini e donne per quanto riguarda l’accesso a bene/servizi e la loro fornitura, rimandato da molti Stati membri almeno per quanto riguarda i contratti assicurativi. Il fattore sesso influenza la valutazione dei rischi in almeno tre grandi categorie assicurative: le polizze vita/rendite integrative, le assicurazione mediche private e le polizze auto.
La norma che va a tutelare l’uguaglianza di genere, perché diritto fondamentale dell’Unione europea, sembra aver marcato questa differenza almeno nel campo economico. Le donne si trovano a pagare un Rc Auto quasi il 50% in più rispetto all'anno precedente, mentre gli uomini il 25% in meno. Una situazione “paradossale” che dovrebbe mutare nel breve periodo. C'è chi prospetta un livellamento generale verso il basso delle tariffe assicurative, questo perché il numero di sinistri è in diminuzione ed è calato il rapporto tra premi e costo totale del sistema, ma anche chi non vede una soluzione se non attraverso l'utilizzo delle scatole nere.
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