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Sconti Rc Auto

Imporre per legge l’applicazione di uno sconto sulla polizza Rc auto è giusto? Non ci sono altre vie percorribili?

Il 6 febbraio scorso è stato approvato un Disegno di Legge riguardante le polizze Rc auto che prevede per gli assicurati una serie di scontistiche; tra i principali:

  • sconto del 7 %, su base media dei prezzi regionali, nel caso l’assicurato scegliesse di dotare il proprio veicolo di black box (scatola nera);
  • sconto del 5 -10% in caso di risarcimento in forma specifica presso carrozzerie convenzionate con la compagnia assicuratrice;
  • sconto del 4% per il divieto di cessione del diritto al risarcimento;
  • sconto del 7 %  in caso di prestazioni di servizi medico-sanitari resi da professionisti convenzionati con le imprese assicurative.

Stando al disegno, le riduzioni previste dal Governo ammontano a ben il 23%. Ad esempio, chi pagava un premio Rc auto di 1.000 euro all'anno, con l’introduzione della nuova normativa potrà beneficiare di una decurtazione a 770 euro.

Non mancano i commenti negativi

Il primo riguarda il risarcimento in forma specifica, far riparare cioè il veicolo in una carrozzeria convenzionata e fornire garanzia non inferiore ai 2 anni per tutte le parti non soggette ad usura ordinaria. Qualora il danneggiato rifiutasse il risarcimento in forma specifica affidandosi a un carrozziere di propria fiducia il costo non potrà però superare quello stabilito dal rivenditore convenzionato. Numerosi i carrozzieri che, certi di essere “tagliati fuori” dagli accordi tra le assicurazioni e i grandi centri e officine convenzionati, gridano alla “discriminazione”.

L’altro riguarda lo sconto, sulla media regionale (della singola compagnia o globale?), sulla polizza Rc auto che in caso di installazione sul veicolo assicurato della scatola nera da parte della compagnia assicuratrice che risulterebbe ben minore del 7%.

Molti sono certi che il “problema” reale sia legato alle frodi a scapito delle compagnie assicuratrici e che siano pertanto necessari altri interventi correttivi.

 

Quali interventi correttivi bisognerebbe applicare?

Quali potrebbero essere delle misure alternative, senza essere costretti per legge ad una scoutistica “standard”, per abbassare i premi assicurativi e non avere il triste primato europeo di Rc auto più cara? Bisognerebbe favorire un mercato più concorrenziale?

Lo abbiamo chiesto a Lorenzo Leoni, responsabile operativo dell’area Assicurazioni in 6sicuro.

Secondo Lorenzo Leoni: “Il Disegno di Legge appena approvato ha senz’altro il merito di tracciare un metodo per la riduzione delle tariffe Rc auto. Tuttavia anch'io rimango del parere che non sia questa la strada più giusta. In primo luogo perché le misure elencate nel provvedimento hanno una certa distanza dalla realtà del mercato: non ha alcun senso imporre un sconto del 7% per i clienti che si dotano di scatola nera quando già oggi alcune compagnie offrono sconti ben superiori (fino al 30%).

Secondariamente, sul tema delle prestazioni medico-sanitarie è bene ricordare che costituire una rete di professionisti convenzionati ha dei costi molto elevanti e - specialmente per le compagnie assicurative più piccole - questo sarebbe a tutti gli effetti un progetto irrealizzabile. Ci sono piuttosto altri interventi, sicuramente non semplici, che potrebbero portare ad una riduzione strutturale delle tariffe: innanzitutto in quasi tutte le provincie italiane la pressione fiscale sulla Rc auto raggiunge il 26,5% del premio, più dell’IVA e ben più di quanto praticato in qualsiasi altro Paese europeo. La concentrazione dei grandi Gruppi assicurativi è poi senza dubbio un oggettivo limite alla concorrenza: i primi tre Gruppi operanti in Italia detengono circa il 62% di tutti i premi Rc auto, ed è evidente come le spinte concorrenziali dei Gruppi minori (il quarto in classifica detiene meno del 5%) non possano minimamente scalfire il livello medio dei prezzi.

Infine, un giro di vite ben “orchestrato” nei confronti delle frodi sarebbe un toccasana importante. Il comparto assicurativo è oggi letteralmente soverchiato da sinistri fasulli, testimoni “inesistenti”, richieste di risarcimento “gonfiate” e, anche se potrebbe sembrare più una battuta che la realtà, incidenti in cui la richiesta danni per colpo di frusta viene inoltrata alla compagnia da 5 o 6 persone che dichiarano di essere stati a bordo della Smart tamponata. In conclusione, a mio avviso, l’iniziativa del Governo è senza ombra di dubbio lodevole in quanto tale e, perlomeno, tenta di “smuovere le acque” intorno ad un fenomeno sempre più sentito dall'opinione pubblica. Non credo tuttavia che questo ci porterà ad una reale riduzione delle tariffe".

Voi cosa ne pensate?