Risarcimento ridotto se la riparazione è antieconomica
La Cassazione ha stabilito che, se la riparazione di un veicolo coinvolto in un sinistro stradale ha un costo più elevato del suo effettivo valore di mercato, in sede di risarcimento danni, il proprietario del mezzo otterrà solo la somma ad esso corrispondente, con la totale esclusione delle spese di riparazione.
Precisamente, l'ordinanza che stabilisce quanto sopra accennato, è quella numero 24.718 del 4.11. del 2013, con la quale la Corte ha deciso che condannare il danneggiante a pagare una somma più alta del reale valore di mercato del mezzo incidentato, costituirebbe una sanzione esageratamente ed ingiustamente pesante per la compagnia assicurativa. In simili circostanze quindi, il riconoscimento al danneggiato di un risarcimento uguale al valore di mercato del suo veicolo, appare la soluzione più equa e adatta a ripristinare la giusta proporzione tra il danno subito e il legittimo ristoro.
Motivazione della sentenza
Dopo aver dichiarato il proprio orientamento in base a cui a norma dell'articolo 2058, secondo comma, del Codice Civile "il giudice, allorché sia richiesto il risarcimento in forma specifica può disporre che il risarcimento avvenga solo per equivalente, se la reintegrazione in forma specifica risulta eccessivamente onerosa per il debitore", cosa che accade quando "il sacrificio economico necessario per il risarcimento in forma specifica, in qualsiasi dei modi prospettabili (incluse, quindi, le riparazioni effettuate direttamente dal danneggiante o la corresponsione delle somme al danneggiato per effettuare dette riparazioni), superi in misura appunto eccessiva, date le circostanze del caso, il valore da corrispondere in base al risarcimento per equivalente", ne consegue va avanti la sentenza - che in caso di notevole differenza tra il valore commerciale del veicolo incidentato ed il costo richiesto dalle riparazioni necessarie, il giudice potrà, in luogo di quest'ultimo, condannare il danneggiante (ed in caso di azione diretta ex art. 18 legge n.990/69, l'assicuratore), al risarcimento del danno per equivalente".
Proprio le suddette considerazioni hanno spinto la Suprema Corte a respingere il ricorso presentato da un uomo la cui automobile era stata rottamata in seguito ad un forte tamponamento subito da parte di un autocarro, e il cui risarcimento era stato stabilito in circa 2.000 euro, esattamente pari al suo valore di mercato in quel preciso momento.
Il costo complessivo delle riparazioni che sarebbero occorse per ripristinare il normale funzionamento del mezzo, è apparso al giudice troppo esoso rispetto al suo oggettivo prezzo di mercato, pertanto ha deciso che il danneggiante dovesse pagare solo il suo esatto equivalente.
Bocciata la richiesta del pagamento dell'Iva
A seguito di quanto espresso il giudice ha altresì bocciato la richiesta del pagamento dell'Iva sulle riparazioni, chiarendo che: "è pur vero che il risarcimento del danno patrimoniale si estende agli oneri accessori e consequenziali, ma solo qualora la liquidazione sia stata operata in base alle spese di riattazione il risarcimento comprende anche l'Iva; essendo in questo caso stato riconosciuto il valore commerciale del veicolo e non l'importo, non sarebbe possibile aggiungervi l'Iva, occorrente per le riparazioni".
Voi cosa ne pensate?
Personalmente non sono d'accordo con questa sentenza. È vero che la macchina di questo signore aveva un valore di mercato di 2.000 euro, ma è altrettanto vero che fino a quando un autocarro non ha deciso di tamponarla non aveva nessuna intenzione di rottamarla! Ora ditemi voi con 2.000 euro cosa riuscirà a comprarsi! L'assicurazione dovrebbe ripristinare lo stato dell'auto. Questo fenomeno purtroppo è destinato ad aumentare, dato che la crisi continua e la gente non compra auto nuove.
Ritengo la sentenza assolutamente ingiusta: si pensi a tutte quelle persone che percorrono pochi Km e tengono l’auto in ottimo stato anche se vecchia; i valori di mercato non sono adeguati a questi veicolo e tanto meno al servizio che svolgono per il loro proprietario. Sarebbe giusto almeno che il rimborso riguardasse anche le spese di ricerca o comprendesse la ricerca stessa di un veicolo in analoghe condizioni con la successiva accettazione da parte del danneggiato di quanto proposto. Nessuno ha interesse a farsi riparare un’auto, se gli viene proposto un usato uguale o migliore a quello incidentato.
IN CASO INCIDENTE NON SI DOVREBBE PAGARE SECONDO IL VALORE DEL VEICOLO, … NELLA POLIZZA NON VIENE CITATO IN CASO INCIDENTE STRADALE LIQUIDANO LA MACCHINA SECONDO IL VALORE DELLE QUATTRO RUOTE…
Io sto in questa situazzione con la differenza la proposta di pagamento non mi e stata fatta in tempo reale nellarco di un mese, ho ricevuto risposta dopo 8 mesi, posso avere il risarcimento per il disaggio ricevuto di tutto questo tempo.!!
Avevo una bellissima Honda Transalp, una pazza mi ha tagliato la strada l’ho presa in pieno; io mi sono ammaccato ma la moto che era un gioiellino l’ho dovuta buttare… è vero che aveva sei anni ma era perfetta e con i 1700 euro di risarcimento non ci riparavo nemmeno le plastiche della carenatura. e l’avantreno come lo riparavo? Se la matta non mi avesse pirateggiato avrei ancora la mia moto e non avrei dovuto comprarne un’altra a 5600 euro (purtroppo mi serve per andare a lavorare e deve essere affidabile)
Mi domando come venga calcolato il “valore del veicolo”.
Sicuramente, se il signore avesse smontato l’auto e rivenduto i singoli pezzi come ricambi ne avrebbe ottenuto più di 2000EURO.
Inoltre il valore è intrinseco all’uso, se io guido una berlina dell’anno XXXX con YYmila kilometri e devo rottamarla devo essere risarcito del valore di acquisto di una equivalente vettura berlina del XXXX con YYmila kilometri!!!!!!!
Questa sarebbe una equa valutazione del valore,
e intendo OFFERTE ALLA MANO!!!
(x es: se il sig. è di Milano non si può far valere un’offerta di Palermo)
Ciao Marco,
la valutazione è quella di quattroruote al momento del sinistro.
Come ho già detto nell’articolo, non sono d’accordo su questa sentenza. La beffa è che solitamente una macchina usata paga la polizza assicurativa di più di un’auto nuova, quindi non capisco perché in caso di incidente non debba essere risarcita adeguatamente.
capisco e sono daccordo sulla ingiustizia di fondo della sentenza della cassazione che pretende di non tenere in considerazione il reale costo di riparazione dell’automezzo . D’altra parte essendo , appunto, una sentenza della cassazione, le compagnie assicurative poco c’entrano in quanto tenute ad osservare la stessa. C’è in oltre da dire che annualmente il valore assicurativo della RC auto viene adeguato al valore commerciale dell’automezzo , quindi decresce , ed il costo dell’assicurazione pure, di anno in anno. Alcune compagnie , d’altro canto, hanno cominciato a prevedere una apposita copertura che garantisce il rimborso reale del danno, nel caso in cui superi il valore commerciale dell’automezzo
le compagnie assicurative sono a tutti gli effetti delle associazioni con finalità al proprio interesse,non rimborsano mai per il valore del veicolo,al massimo rispondono del danno in modo come da voi descritto ma mai sufficiente per acquisto di altro veicolo simile. dall’esperienza avuta (4 tamponamenti)la prima volta da inesperto mi hanno bugerato alla grande, le rimanenti tre sono ancora li che piangono questo non per insegnare a fare i furbi ma l’onestà devono essere loro a seminarla per poter poi raccoglierla.
Condivido il parere di tutti: la sentenza è assolutamente ingiusta, infatti quando io assicuro un bene, lo assicuro per il servizio che mi offre e contro le eventuali responsabilità civili per danni a persone e COSE altrui. Detto ciò ed evidenziando, come ha fatto il relatore, che macchina vecchia paga di più, mi aspetto che ci rompe paga, oppure sostituisce, quindi se ho una panda prima serie con soli 20000km, l’assicurazione non ritiene congrua la riparazione, bene che mi compri sul mercato, se la trova, una panda stesso modello, stessa età e STESSA USURA, della mia….
Come al solito la Cassazione agisce per fare notizia e non a ragion veduta, ma si sa, LORO hanno stipendi da 20000€/mese, quindi i soldi per una auto nuova son bruscolini… LADRI
questa sentenza è profondamente ingiusta perchè questo signore si trova coinvolto in un’ingiustiza bella e buona. se questa persona usava la macchina tutti I giorni per andare a lavoro chi mi dice come farà da adesso in poi visto che è stato risarcito di 2000 euro? come fa questa persona a prendere una macchina di 8000/1000 o più se non ha la differenza? direi che la sentenza doveva riconoscere a questo individuo il danno effettivo, cioè ti risarcisco il valore della machine più il disaggio, quindi ti metto in condizioni di comperarne un altra oppure io assicurazione ti trovo un veiccolo un uguali condizioni o meglio e te lo consegno. questo vuol dire avere un senso essere assicurato se no e una rapina legalizzata.
Siamo in italia, non mi meraviglio piu di nulla…
Come si fa a dare una sentenza di questo tipo?
1) Innanzitutto IO sono libero di scegliere se essere un consumista sfegatato o di tenermi la macchina in ORDINE, tagliandata e PERFETTA anche per 30 anni.
2) quello che deve interessare l’assicurazione è solo che io non mi intaschi più soldi del valore dell’auto e poi rottami l’auto. Quindi se chi ha subito l’incidente vuole riparare e mantenere l’auto che aveva ( e deve essere LIBERO DI FARLO) basta mandare l’auto presso una carrozzeria convenzionata e pagare a lavoro ultimato, foto attestante la riparazione originale e fattura emessa: al cliente non devono passare in mano soldi.
3) Avete tenuto conto che magari posso avere una macchina di 18 anni che (ADESSO) mi vale poco ma appena passa storica magari acquisisce un valore di mercato molto piu alto?
4) ma se mi rimborsate quanto vi pare in base al valore dell’AUTO, allora, MI DOVETE FARE PAGARE IL PREMIO DI ASSICURAZIONE in proporzione al valore dell’AUTO!
L’unica cosa che una assicurazione dovrebbe pretendere (E NON FA) è che una macchina abbia una regolare manutenzione, GOMME e FRENI in perfetto stato e certificate!
(e non con le revisioni ridicole fatte da officine corrotte come avviene adesso)
SI vuole arrivare in italia a fare esistere solo i RICCHI, solo persone che possono spendere 10/20.000 euro ogni paio d’anni per cambiare auto.
Si fanno passare per RICCHI , persone normali che magari comprano un auto usata di grossa cilindrata, a metano, non inquinano (davvero) mantengono in vita buone auto molto confortevoli, questi vanno TORCHIATI , INQUISITI e adesso anche non rimborsati in caso di incidente!
Invece gente che si può permettere di spendere 24000 € per un Audi A1 1.2 di cilindrata oppure chi si può permettere di buttare 19.000 per un microbo di ridicola Fiat 500.. questi per il FISCO e per la legge sono dei poveracci che hanno delle piccole city car.
Che paese ridicolo..
PS: Inoltre non si tiene conto di una cosa banale: il valore medio di un usato (guardando eurotax, quattroruote) non è il prezzo a cui puoi acquistare mediamente un modello di quell’anno, ma il prezzo massimo che le darebbero un concessionario per il SUO usato ritirandolo e speculandoci sopra.
Esempio: ho una Classe A140 GPL del 1999. Interni pelle, sempre tagliandata. bella e mi fa la funzione che necessito. il suo valore non arriva a 1500€, te la ritirano solo per rottamarla. Ma le trovi nei concessionari (messe peggio) a 5000 euro senza GPL.
D’accordissimo con quanti hanno espresso il loro parere “NEGATIVO”fin qui…inerente L’INGIUSTA SENTENZA!!!
Perchè allora le compagnie non fanno pagare ” IL PREMIO ” in proporzione al valore dell’auto? Ho sistemato la Uno di mio padre iscrivendola all’A.S.I. (LA TENGO COME RELIQUIA IN SUO RICORDO) e ho speso più di 5.000 €. Se dovessi esser danneggiato il suo valore sarebbe di 800 €…
ALLORA FORSE,CONVIENE GIRARE CON CATORCI… INCASSARE I POCHI SOLDI E NON RIPARARE MAI L’AUTO!!! COMPLIMENTONI GIUDICE!!! LEI SICURAMENTE NON CIRCOLA CON UN’AUTO VECCHIA… SALUTI E BUON NATALE ITALIA!!!
Ma dove starebbe la novità? è da sempre così, la Cassazione ha solo applicato la legge. Da sempre le compegnie risarciscono il valore del mezzo quando i costi di riparazione sono superiori allo stesso (a meno che non si tratti di una differenza minima). Ed è giustissimo che sia così, altrimenti il danneggiato si arricchirebbe. Pensate a un’auto che esce distrutta da un frontale. Riparandola il danneggiato avrebbe un’auto praticamente nuova (per esempio sostituzione integrale del motore). Inoltre, se la valutazione del perito è corretta, con la somma liquidata il danneggiato può comprarsi un autoveicolo di pari età e km e condizioni generali. Ovviamente finché si tratta di modelli diffusi. Se si va su modelli molto rari allora il discorso cambia.
Ho una Hyundai coupe del 1998 perfetta (lo era), a gennaio mentre ero nel traffico, un camion dell’ASIA ha ben pensato di salirmi sul bagagliaio fino a frantumare il lunotto posteriore causandomi, inoltre, danni meccanici al retrotreno. Il conducente era al telefono!!!
Premesso che ho pagato la macchina 1700€ e ne ho spesi un migliaio per renderla perfetta e che i soli ricambi (quindi non considerando la mano d’opera di mamma Hyundai) costano 3.854€, trovi giusto che mi venga risarcita per 1200€???
Il preventivo totale è di €. 5543,14, non voglio neanche vedere un solo euro, voglio la mia macchina com’era, te la porto, me la ripari a regola d’arte e me la vengo a prendere (e ti sto facendo un favore anche a portartela e venirla a ritirare). Il verbale che ho dovuto pagare per una lampadina bruciata che non ho cambiato perché non posso aprire il cofano, a chi tocca pagarlo?
Secondo me per essere equi, un perito dovrebbe certficare anche un calcolo di vita residua del veicolo ( cosa che si fa con I carroponti), in altre parole il valore aumenta rispetto ad una valutazione di uso generico in base alle condizioni del veicolo, per esempio km percorsi, tagliandi in regola ecc..
20 marzo 2014: fermo al semaforo con la mia Smart del 2005 condizioni pari al nuovo, vengo tamponato da un SUV a circa 90 (!!!!!!!!) km/h.
Conseguenze all’auto: la Smart regge ma riporta danni per oltre 3.500€, il SUV anche di più lo viene a prendere il soccorso stradale. Intervengono i vigili urbani, ci sono i testimoni. L’assicurazione mi offre 1.400€ pari a 1000€ il VALORE COMMERCIALE del mezzo più 400€ di non meglio precisate spese accessorie. MA DICO IO: 1.000€ DI VALORE COMMERCIALE UNA SMART DEL 2005?!? E dove la vuole comprare il perito? La verità è una sola: LE COMPAGNIE ASSICURATRICI, ED IL SISTEMA ASSICURATIVO ITALIANO TUTTO, SONO DEI FARABUTTI.
Ecco lo sprone a cambiare mentalità e mettere in tasca qualche euro risparmiando sull’acquisto di un veicolo che, dopo qualche mese, perde valore in maniera anche considerevole, andando poi a svalutarsi anno dopo anno sino a giungere al valore infimo risarcibile in caso di sinistro… parlo (ahimè) di esperienza diretta… auto del 2002, perfettamente tenuta, controlli e tagliandi sempre effettuati regolarmente per la MIA e l’altrui sicurezza, mezzo idoneo per dimensioni e cilindrata a quanto serviva alla mia famiglia. L’altro giorno vengo tamponato da un mezzo che, sospinto da un terzo mi provoca un danno superiore al valore della vettura. Effettuo la denuncia e già la mia compagnia assicuratrice (che per rispetto e privacy non faccio nome) mi informa che il danno subito non mi sarà risarcito in maniera integrale. Allora preso il perito e il carrozziere mi faccio valutare il danno… ben oltre i 4.500,00 € contro un valore dell’auto stimata in meno di 1.500,00.
– CHOCK – sapere di questa sentenza.
Allora preso da curiosità e non avendo la somma per sostituire l’auto con una nuova/usata di pari cilindrata e comfort/dimensioni, mi affaccio sul noleggio a lungo termine.
Grazie Sentenza… mi hai aperto gli occhi.
perché devo farmi onere di bolli, assicurazioni, tagliandi, grane varie e soprattutto di una spesa ingente per acquistare un altro veicolo?
Oggi stesso sono andato a farmi fare un bel preventivo per un noleggio a lungo termine di un mezzo…
con quanto risarcirà l’assicurazione riuscirò a coprire l’anticipo per tale soluzione, pagando poco più di 200 € al mese per il mezzo consono alle mie esigenze… e mi scrollo di dosso le spese accessorie.
Niente auto nuova/usata dimoia proprietà.
Niente problemi di questo e quello, niente preoccupazioni per auto sostitutive in caso di…
Niente preoccupazioni di soccorsi stradali (formula 24-7/7)
Tra due anni (fate voi i conti) senza penali posso darla indietro senza riscatto (e non parlo di un acquisto a rate da parte di una marca/concessionario) e usare il valore iniziale per sostituire il mezzo.
Anticipo 2.500 + 200×24 = 7.300 € e mi ritrovo un’auto nuova/semestrale in mano ogni due anni, non andando a impegnare il costo dell’auto di circa 30.000 per la nuova o 18.000 usata e SENZA ONERI ACCESSORI.
Grazie Suprema corte…
ucciderai i concessionari, le case produttrici e provocherai migliaia di disoccupati non appena i possessori del rispettabile “vecchio parco macchine” capirà che un acquisto nuovo non conviene a fronte di questa ABERRANTE decisione.
Senza contare che, tale decisione non tiene minimamente conto di tutti i disagi che ha provocato al danneggiato, giorni senza mezzo, ricerche varie di un’analoga soluzione.
Nessuno creda possa lucrare sul comparto assicurativo così ben protetto a livello normativo se non per malafede o comportamenti inidonei (per citare un vecchio detto… diligenza del buon padre di famiglia) se la normativa prevedesse una reale valutazione del risarcimento del danno… formule come “Presto e bene” DOVREBBERO essere IMPOSTE a TUTTE le compagnie assicuratrici che esercitano e prestano i loro servizi in ITALIA.
Mi spiego meglio… io non voglio 1 singolo euro di risarcimento.
Sono stato danneggiato da un terzo…
mi viene riconosciuto il sinistro quale indennizzabile dalla compagnia assicuratrice…
io non vedo 1 €, ma che dico… 1 C/€.
Porto l’auto dal carrozziere con un voucher della compagnia assicuratrice, la compagnia stessa manda il perito e si preoccupa di ordinare/far ordinare i pezzi per riemettere allo stato “originale” il mezzo che, sino a quel momento funzionava perfettamente, era in linea con la normativa per la circolazione, indipendentemente dall’anno di immatricolazione.
La carrozzeria provvede a ripristinare quello che è definito “lo stato originale in cui si trovava il bene”.
la compagnia assicuratrice vigila fornendo i pezzi atti alla riparazione e salda, con risarcimento, a termine dei lavori.
Nel mentre io (danneggiato) sono munito o di mezzo sostitutivo o di un rimborso (non forfettario ma reale) di un affitto di un mezzo sostitutivo a permettermi quello che NORMALMENTE avrei fatto.
Il TUTTO a SPESE dell’assicurazione del danneggiante.
SENZA CLAUSOLE – STIPULE O COSTI ACCESSORI. Dovrebbe essere il buon senso a vincere e non una mentalità di valore mero.
La LEGGE dovrebbe essere al servizio di tutti e fatta per tutti, senza distinzioni ed con principio di equità. Dov’è l’equità in questa sentenza? a favore di chi ha, per mille motivi, provocato un danno non di certo di chi ha subito passivamente l’evento il quale si trova, oltre il danno, anche con la beffa.
Per questo non condivido il fatto che un’auto nuova debba, in proporzione, pagare più premio assicurativo di una vettura “datata” dato che, anche qui, per i primi quattro anni è scelta (se non obbligo) del possessore fare tagliandi di manutenzione (cosa su cui dovrebbe vigilare ANCHE l’ente assicurativo – nel senso: non hai fatto il tagliando? giri con i freni al limite? con le gomme lisce? TUO rischio..) e dopo i 4 anni ci sono le revisioni biennali obbligatorie (cui controllo è dato alle forze dell’ordine e ad altri enti/istituzioni).
Comprendo perfettamente che se volessi vendere il mio mezzo, per esempio, decennale abbia un a valore di mercato XYZ stabilito da eurotax/quattroruote, ma se non volessi venderlo (dato che ne sono ancora in possesso) e volessi utilizzarlo (dato che normative in auge mi permettono di farlo) la legge qui DOVREBBE anzi “DEVE” tutelare il mio diritto di avvalermi di quanto sin ora mi sono avvalso.
Per questo dico: non datemi 1 €, ma riparate l’auto a spese vostre e rimettetemi in condizione di nono subire un danno economico superiore a quanto abbia già dovuto subire dal punto di vista esistenzale (non poter circolare perché il mezzo così danneggiato non è sicuro (in primis per la mia famiglia) – è passibile di fermo / “multe” e quant’altro). I giorni che il cittadino resta senza mezzo, i disagi che questo provoca (pensiamo a una famiglia con un bambino / passeggino che abita ove non vi sono linee pubbliche prossime) chi le risarcisce?
La mia macchina un Honda motor crx 160 cv del 1994 tenuta in ottime condizioni , la mia assicurazione mi manda un perito e mi offre sulke 500 euro mentre il fanno subito suoera 3000 euro mi pare ingiusto . Sono senza auto da novembre 2015 e ancora non si riesce a farmi risarcire per il semplice motivo secondo loro che la macchina non ha valore sul mercato . Io amo quella macchina e pretenderei che fosse messa su strada per come era prima . Ma questa cosa e difficilissima . Insomma io pago l’asssicurazione ma sono fregato se subisco un incidente .
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Informativa IVASS
• In ottemperanza all'art. 56 comma 2 e 3 del Reg. IVASS 40/2018, dichiaro di avere salvato o stampato, letto, compreso ed archiviato su supporto duraturo gli Allegati 3, e 4 TER. In ottemperanza all'art. 9 comma 4 del Reg. IVASS 23/2008, dichiaro altresì di avere stampato, letto, compreso ed archiviato su supporto duraturo la tabella contenente le informazioni sui livelli provvigionali percepiti dalle compagnie assicurative con cui 6sicuro brand di Howden ha rapporti di affari nel ramo RCA.
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• In ottemperanza all'art.61 del Reg. IVASS 40/2018, dichiaro di voler ricevere tramite l’email comunicata in fase di accesso la documentazione precontrattuale, i preventivi e la documentazione contrattuale, nonché ogni altra comunicazione proveniente da Howden, con riferimento ai contratti in corso e a quelli futuri. Sono consapevole della possibilità di modificare la mia scelta in qualsiasi momento, Condizioni generali del servizio.
Ritengo la sentenza assolutamente ingiusta: si pensi a tutte quelle persone che percorrono pochi Km e tengono l’auto in ottimo stato anche se vecchia; i valori di mercato non sono adeguati a questi veicolo e tanto meno al servizio che svolgono per il loro proprietario. Sarebbe giusto almeno che il rimborso riguardasse anche le spese di ricerca o comprendesse la ricerca stessa di un veicolo in analoghe condizioni con la successiva accettazione da parte del danneggiato di quanto proposto. Nessuno ha interesse a farsi riparare un’auto, se gli viene proposto un usato uguale o migliore a quello incidentato.
IN CASO INCIDENTE NON SI DOVREBBE PAGARE SECONDO IL VALORE DEL VEICOLO, … NELLA POLIZZA NON VIENE CITATO IN CASO INCIDENTE STRADALE LIQUIDANO LA MACCHINA SECONDO IL VALORE DELLE QUATTRO RUOTE…
Io sto in questa situazzione con la differenza la proposta di pagamento non mi e stata fatta in tempo reale nellarco di un mese, ho ricevuto risposta dopo 8 mesi, posso avere il risarcimento per il disaggio ricevuto di tutto questo tempo.!!
Avevo una bellissima Honda Transalp, una pazza mi ha tagliato la strada l’ho presa in pieno; io mi sono ammaccato ma la moto che era un gioiellino l’ho dovuta buttare… è vero che aveva sei anni ma era perfetta e con i 1700 euro di risarcimento non ci riparavo nemmeno le plastiche della carenatura. e l’avantreno come lo riparavo? Se la matta non mi avesse pirateggiato avrei ancora la mia moto e non avrei dovuto comprarne un’altra a 5600 euro (purtroppo mi serve per andare a lavorare e deve essere affidabile)
Mi domando come venga calcolato il “valore del veicolo”.
Sicuramente, se il signore avesse smontato l’auto e rivenduto i singoli pezzi come ricambi ne avrebbe ottenuto più di 2000EURO.
Inoltre il valore è intrinseco all’uso, se io guido una berlina dell’anno XXXX con YYmila kilometri e devo rottamarla devo essere risarcito del valore di acquisto di una equivalente vettura berlina del XXXX con YYmila kilometri!!!!!!!
Questa sarebbe una equa valutazione del valore,
e intendo OFFERTE ALLA MANO!!!
(x es: se il sig. è di Milano non si può far valere un’offerta di Palermo)
Ciao Marco,
la valutazione è quella di quattroruote al momento del sinistro.
Come ho già detto nell’articolo, non sono d’accordo su questa sentenza. La beffa è che solitamente una macchina usata paga la polizza assicurativa di più di un’auto nuova, quindi non capisco perché in caso di incidente non debba essere risarcita adeguatamente.
capisco e sono daccordo sulla ingiustizia di fondo della sentenza della cassazione che pretende di non tenere in considerazione il reale costo di riparazione dell’automezzo . D’altra parte essendo , appunto, una sentenza della cassazione, le compagnie assicurative poco c’entrano in quanto tenute ad osservare la stessa. C’è in oltre da dire che annualmente il valore assicurativo della RC auto viene adeguato al valore commerciale dell’automezzo , quindi decresce , ed il costo dell’assicurazione pure, di anno in anno. Alcune compagnie , d’altro canto, hanno cominciato a prevedere una apposita copertura che garantisce il rimborso reale del danno, nel caso in cui superi il valore commerciale dell’automezzo
le compagnie assicurative sono a tutti gli effetti delle associazioni con finalità al proprio interesse,non rimborsano mai per il valore del veicolo,al massimo rispondono del danno in modo come da voi descritto ma mai sufficiente per acquisto di altro veicolo simile. dall’esperienza avuta (4 tamponamenti)la prima volta da inesperto mi hanno bugerato alla grande, le rimanenti tre sono ancora li che piangono questo non per insegnare a fare i furbi ma l’onestà devono essere loro a seminarla per poter poi raccoglierla.
Condivido il parere di tutti: la sentenza è assolutamente ingiusta, infatti quando io assicuro un bene, lo assicuro per il servizio che mi offre e contro le eventuali responsabilità civili per danni a persone e COSE altrui. Detto ciò ed evidenziando, come ha fatto il relatore, che macchina vecchia paga di più, mi aspetto che ci rompe paga, oppure sostituisce, quindi se ho una panda prima serie con soli 20000km, l’assicurazione non ritiene congrua la riparazione, bene che mi compri sul mercato, se la trova, una panda stesso modello, stessa età e STESSA USURA, della mia….
Come al solito la Cassazione agisce per fare notizia e non a ragion veduta, ma si sa, LORO hanno stipendi da 20000€/mese, quindi i soldi per una auto nuova son bruscolini… LADRI
questa sentenza è profondamente ingiusta perchè questo signore si trova coinvolto in un’ingiustiza bella e buona. se questa persona usava la macchina tutti I giorni per andare a lavoro chi mi dice come farà da adesso in poi visto che è stato risarcito di 2000 euro? come fa questa persona a prendere una macchina di 8000/1000 o più se non ha la differenza? direi che la sentenza doveva riconoscere a questo individuo il danno effettivo, cioè ti risarcisco il valore della machine più il disaggio, quindi ti metto in condizioni di comperarne un altra oppure io assicurazione ti trovo un veiccolo un uguali condizioni o meglio e te lo consegno. questo vuol dire avere un senso essere assicurato se no e una rapina legalizzata.
Siamo in italia, non mi meraviglio piu di nulla…
Come si fa a dare una sentenza di questo tipo?
1) Innanzitutto IO sono libero di scegliere se essere un consumista sfegatato o di tenermi la macchina in ORDINE, tagliandata e PERFETTA anche per 30 anni.
2) quello che deve interessare l’assicurazione è solo che io non mi intaschi più soldi del valore dell’auto e poi rottami l’auto. Quindi se chi ha subito l’incidente vuole riparare e mantenere l’auto che aveva ( e deve essere LIBERO DI FARLO) basta mandare l’auto presso una carrozzeria convenzionata e pagare a lavoro ultimato, foto attestante la riparazione originale e fattura emessa: al cliente non devono passare in mano soldi.
3) Avete tenuto conto che magari posso avere una macchina di 18 anni che (ADESSO) mi vale poco ma appena passa storica magari acquisisce un valore di mercato molto piu alto?
4) ma se mi rimborsate quanto vi pare in base al valore dell’AUTO, allora, MI DOVETE FARE PAGARE IL PREMIO DI ASSICURAZIONE in proporzione al valore dell’AUTO!
L’unica cosa che una assicurazione dovrebbe pretendere (E NON FA) è che una macchina abbia una regolare manutenzione, GOMME e FRENI in perfetto stato e certificate!
(e non con le revisioni ridicole fatte da officine corrotte come avviene adesso)
SI vuole arrivare in italia a fare esistere solo i RICCHI, solo persone che possono spendere 10/20.000 euro ogni paio d’anni per cambiare auto.
Si fanno passare per RICCHI , persone normali che magari comprano un auto usata di grossa cilindrata, a metano, non inquinano (davvero) mantengono in vita buone auto molto confortevoli, questi vanno TORCHIATI , INQUISITI e adesso anche non rimborsati in caso di incidente!
Invece gente che si può permettere di spendere 24000 € per un Audi A1 1.2 di cilindrata oppure chi si può permettere di buttare 19.000 per un microbo di ridicola Fiat 500.. questi per il FISCO e per la legge sono dei poveracci che hanno delle piccole city car.
Che paese ridicolo..
PS: Inoltre non si tiene conto di una cosa banale: il valore medio di un usato (guardando eurotax, quattroruote) non è il prezzo a cui puoi acquistare mediamente un modello di quell’anno, ma il prezzo massimo che le darebbero un concessionario per il SUO usato ritirandolo e speculandoci sopra.
Esempio: ho una Classe A140 GPL del 1999. Interni pelle, sempre tagliandata. bella e mi fa la funzione che necessito. il suo valore non arriva a 1500€, te la ritirano solo per rottamarla. Ma le trovi nei concessionari (messe peggio) a 5000 euro senza GPL.
Quindi di cosa parliamo?
D’accordissimo con quanti hanno espresso il loro parere “NEGATIVO”fin qui…inerente L’INGIUSTA SENTENZA!!!
Perchè allora le compagnie non fanno pagare ” IL PREMIO ” in proporzione al valore dell’auto? Ho sistemato la Uno di mio padre iscrivendola all’A.S.I. (LA TENGO COME RELIQUIA IN SUO RICORDO) e ho speso più di 5.000 €. Se dovessi esser danneggiato il suo valore sarebbe di 800 €…
ALLORA FORSE,CONVIENE GIRARE CON CATORCI… INCASSARE I POCHI SOLDI E NON RIPARARE MAI L’AUTO!!! COMPLIMENTONI GIUDICE!!! LEI SICURAMENTE NON CIRCOLA CON UN’AUTO VECCHIA… SALUTI E BUON NATALE ITALIA!!!
Ma dove starebbe la novità? è da sempre così, la Cassazione ha solo applicato la legge. Da sempre le compegnie risarciscono il valore del mezzo quando i costi di riparazione sono superiori allo stesso (a meno che non si tratti di una differenza minima). Ed è giustissimo che sia così, altrimenti il danneggiato si arricchirebbe. Pensate a un’auto che esce distrutta da un frontale. Riparandola il danneggiato avrebbe un’auto praticamente nuova (per esempio sostituzione integrale del motore). Inoltre, se la valutazione del perito è corretta, con la somma liquidata il danneggiato può comprarsi un autoveicolo di pari età e km e condizioni generali. Ovviamente finché si tratta di modelli diffusi. Se si va su modelli molto rari allora il discorso cambia.
Ho una Hyundai coupe del 1998 perfetta (lo era), a gennaio mentre ero nel traffico, un camion dell’ASIA ha ben pensato di salirmi sul bagagliaio fino a frantumare il lunotto posteriore causandomi, inoltre, danni meccanici al retrotreno. Il conducente era al telefono!!!
Premesso che ho pagato la macchina 1700€ e ne ho spesi un migliaio per renderla perfetta e che i soli ricambi (quindi non considerando la mano d’opera di mamma Hyundai) costano 3.854€, trovi giusto che mi venga risarcita per 1200€???
Il preventivo totale è di €. 5543,14, non voglio neanche vedere un solo euro, voglio la mia macchina com’era, te la porto, me la ripari a regola d’arte e me la vengo a prendere (e ti sto facendo un favore anche a portartela e venirla a ritirare). Il verbale che ho dovuto pagare per una lampadina bruciata che non ho cambiato perché non posso aprire il cofano, a chi tocca pagarlo?
Secondo me per essere equi, un perito dovrebbe certficare anche un calcolo di vita residua del veicolo ( cosa che si fa con I carroponti), in altre parole il valore aumenta rispetto ad una valutazione di uso generico in base alle condizioni del veicolo, per esempio km percorsi, tagliandi in regola ecc..
20 marzo 2014: fermo al semaforo con la mia Smart del 2005 condizioni pari al nuovo, vengo tamponato da un SUV a circa 90 (!!!!!!!!) km/h.
Conseguenze all’auto: la Smart regge ma riporta danni per oltre 3.500€, il SUV anche di più lo viene a prendere il soccorso stradale. Intervengono i vigili urbani, ci sono i testimoni. L’assicurazione mi offre 1.400€ pari a 1000€ il VALORE COMMERCIALE del mezzo più 400€ di non meglio precisate spese accessorie. MA DICO IO: 1.000€ DI VALORE COMMERCIALE UNA SMART DEL 2005?!? E dove la vuole comprare il perito? La verità è una sola: LE COMPAGNIE ASSICURATRICI, ED IL SISTEMA ASSICURATIVO ITALIANO TUTTO, SONO DEI FARABUTTI.
Ecco lo sprone a cambiare mentalità e mettere in tasca qualche euro risparmiando sull’acquisto di un veicolo che, dopo qualche mese, perde valore in maniera anche considerevole, andando poi a svalutarsi anno dopo anno sino a giungere al valore infimo risarcibile in caso di sinistro… parlo (ahimè) di esperienza diretta… auto del 2002, perfettamente tenuta, controlli e tagliandi sempre effettuati regolarmente per la MIA e l’altrui sicurezza, mezzo idoneo per dimensioni e cilindrata a quanto serviva alla mia famiglia. L’altro giorno vengo tamponato da un mezzo che, sospinto da un terzo mi provoca un danno superiore al valore della vettura. Effettuo la denuncia e già la mia compagnia assicuratrice (che per rispetto e privacy non faccio nome) mi informa che il danno subito non mi sarà risarcito in maniera integrale. Allora preso il perito e il carrozziere mi faccio valutare il danno… ben oltre i 4.500,00 € contro un valore dell’auto stimata in meno di 1.500,00.
– CHOCK – sapere di questa sentenza.
Allora preso da curiosità e non avendo la somma per sostituire l’auto con una nuova/usata di pari cilindrata e comfort/dimensioni, mi affaccio sul noleggio a lungo termine.
Grazie Sentenza… mi hai aperto gli occhi.
perché devo farmi onere di bolli, assicurazioni, tagliandi, grane varie e soprattutto di una spesa ingente per acquistare un altro veicolo?
Oggi stesso sono andato a farmi fare un bel preventivo per un noleggio a lungo termine di un mezzo…
con quanto risarcirà l’assicurazione riuscirò a coprire l’anticipo per tale soluzione, pagando poco più di 200 € al mese per il mezzo consono alle mie esigenze… e mi scrollo di dosso le spese accessorie.
Niente auto nuova/usata dimoia proprietà.
Niente problemi di questo e quello, niente preoccupazioni per auto sostitutive in caso di…
Niente preoccupazioni di soccorsi stradali (formula 24-7/7)
Tra due anni (fate voi i conti) senza penali posso darla indietro senza riscatto (e non parlo di un acquisto a rate da parte di una marca/concessionario) e usare il valore iniziale per sostituire il mezzo.
Anticipo 2.500 + 200×24 = 7.300 € e mi ritrovo un’auto nuova/semestrale in mano ogni due anni, non andando a impegnare il costo dell’auto di circa 30.000 per la nuova o 18.000 usata e SENZA ONERI ACCESSORI.
Grazie Suprema corte…
ucciderai i concessionari, le case produttrici e provocherai migliaia di disoccupati non appena i possessori del rispettabile “vecchio parco macchine” capirà che un acquisto nuovo non conviene a fronte di questa ABERRANTE decisione.
Senza contare che, tale decisione non tiene minimamente conto di tutti i disagi che ha provocato al danneggiato, giorni senza mezzo, ricerche varie di un’analoga soluzione.
Nessuno creda possa lucrare sul comparto assicurativo così ben protetto a livello normativo se non per malafede o comportamenti inidonei (per citare un vecchio detto… diligenza del buon padre di famiglia) se la normativa prevedesse una reale valutazione del risarcimento del danno… formule come “Presto e bene” DOVREBBERO essere IMPOSTE a TUTTE le compagnie assicuratrici che esercitano e prestano i loro servizi in ITALIA.
Mi spiego meglio… io non voglio 1 singolo euro di risarcimento.
Sono stato danneggiato da un terzo…
mi viene riconosciuto il sinistro quale indennizzabile dalla compagnia assicuratrice…
io non vedo 1 €, ma che dico… 1 C/€.
Porto l’auto dal carrozziere con un voucher della compagnia assicuratrice, la compagnia stessa manda il perito e si preoccupa di ordinare/far ordinare i pezzi per riemettere allo stato “originale” il mezzo che, sino a quel momento funzionava perfettamente, era in linea con la normativa per la circolazione, indipendentemente dall’anno di immatricolazione.
La carrozzeria provvede a ripristinare quello che è definito “lo stato originale in cui si trovava il bene”.
la compagnia assicuratrice vigila fornendo i pezzi atti alla riparazione e salda, con risarcimento, a termine dei lavori.
Nel mentre io (danneggiato) sono munito o di mezzo sostitutivo o di un rimborso (non forfettario ma reale) di un affitto di un mezzo sostitutivo a permettermi quello che NORMALMENTE avrei fatto.
Il TUTTO a SPESE dell’assicurazione del danneggiante.
SENZA CLAUSOLE – STIPULE O COSTI ACCESSORI. Dovrebbe essere il buon senso a vincere e non una mentalità di valore mero.
La LEGGE dovrebbe essere al servizio di tutti e fatta per tutti, senza distinzioni ed con principio di equità. Dov’è l’equità in questa sentenza? a favore di chi ha, per mille motivi, provocato un danno non di certo di chi ha subito passivamente l’evento il quale si trova, oltre il danno, anche con la beffa.
Per questo non condivido il fatto che un’auto nuova debba, in proporzione, pagare più premio assicurativo di una vettura “datata” dato che, anche qui, per i primi quattro anni è scelta (se non obbligo) del possessore fare tagliandi di manutenzione (cosa su cui dovrebbe vigilare ANCHE l’ente assicurativo – nel senso: non hai fatto il tagliando? giri con i freni al limite? con le gomme lisce? TUO rischio..) e dopo i 4 anni ci sono le revisioni biennali obbligatorie (cui controllo è dato alle forze dell’ordine e ad altri enti/istituzioni).
Comprendo perfettamente che se volessi vendere il mio mezzo, per esempio, decennale abbia un a valore di mercato XYZ stabilito da eurotax/quattroruote, ma se non volessi venderlo (dato che ne sono ancora in possesso) e volessi utilizzarlo (dato che normative in auge mi permettono di farlo) la legge qui DOVREBBE anzi “DEVE” tutelare il mio diritto di avvalermi di quanto sin ora mi sono avvalso.
Per questo dico: non datemi 1 €, ma riparate l’auto a spese vostre e rimettetemi in condizione di nono subire un danno economico superiore a quanto abbia già dovuto subire dal punto di vista esistenzale (non poter circolare perché il mezzo così danneggiato non è sicuro (in primis per la mia famiglia) – è passibile di fermo / “multe” e quant’altro). I giorni che il cittadino resta senza mezzo, i disagi che questo provoca (pensiamo a una famiglia con un bambino / passeggino che abita ove non vi sono linee pubbliche prossime) chi le risarcisce?
Buon proseguimento….
La mia macchina un Honda motor crx 160 cv del 1994 tenuta in ottime condizioni , la mia assicurazione mi manda un perito e mi offre sulke 500 euro mentre il fanno subito suoera 3000 euro mi pare ingiusto . Sono senza auto da novembre 2015 e ancora non si riesce a farmi risarcire per il semplice motivo secondo loro che la macchina non ha valore sul mercato . Io amo quella macchina e pretenderei che fosse messa su strada per come era prima . Ma questa cosa e difficilissima . Insomma io pago l’asssicurazione ma sono fregato se subisco un incidente .