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Assicurazione e Antifurto Satellitare: Pro e Contro

Assicurazione e antifurto satellitare: pro e contro

Risparmare sull’assicurazione installando un antifurto satellitare

La tecnologia sta entrando sempre più spesso ed in profondità nelle nostre vite, generando una sorta di tecnocrazia: chi possiede le capacità tecnologiche detiene il potere.
Benissimo, ma se il potere è in mano a chi ci deve tutelare, allora come la mettiamo?

Partiamo da un concetto che su questo sito è stato sviluppato diverse volte, ovvero quello del risparmio assicurativo su auto e moto.
Molte compagnie assicurativa oggi danno la possibilità di installare un sistema satellitare integrato nell’auto, in modo da poter monitorare la stessa ed eseguire test e controlli in caso di incidente.

Ma un dispositivo di questo tipo genera per forza di cose, e per sua stessa natura, dei problemi contingenti e da non sottovalutare, alcuni di origine pratica o di privacy, ed altri di tipo forse più… morale.

Il meccanismo è piuttosto semplice: l’assicurazione offre al cliente la possibilità di risparmiare sul premio, in caso di installazione sul mezzo di un dispositivo di controllo remoto certificato dall’assicurazione.

Adesso, cerchiamo di vedere punto per punto, quello di cui stiamo parlando e delle problematiche correlate.

Privacy senza incidenti

La nostra privacy, al contrario di quello che molti potrebbero pensare, è un problema relativo. Ovvio che è un problema, ma non grave quanto potrebbe sembrare.
L’assicurazione infatti può accedere ai dati precisi dell’auto come velocità, direzione, entità dell’urto, imbardata e tutto il resto, solo in caso di incidente. Nel caso in cui il sinistro non avvenga l’assicurazione ha accesso solo a dati che vengono definiti “aggregati” ovvero quanti chilometri si sono fatti in un determinato lasso di tempo, l’eventuale velocità media, il tipo di percorso e cose di questo tipo. Insomma, nulla di personale o che possa in qualche modo identificarci.

Privacy con incidenti

Nel caso in cui il mezzo avesse un incidente di qualunque entità, l’assicurazione potrebbe avere accesso ad una serie di dati ben più complessi e identificativi, anche se ovviamente non avrà accesso a quello che stavamo pensando nel momento dell’incidente: in quale direzione si andava, a quale velocità, quanto è stata potente la decelerazione, in quale punto e da quale direzione si è percepito l’urto e tutte quelle informazioni che possono essere di aiuto nella risoluzione di una diatriba assicurativa.

Antifurto Satellitare: Arma a doppio taglio

E’ evidente che un potente ed approfondito controllo di questo tipo, potrebbe diventare un’arma a doppio taglio per l’automobilista: addio concorsi di colpa in casi limite. Addio tentativi di “raccontare un punto di vista”.

Non che questo sia un vantaggio o uno svantaggio in senso assoluto, anzi è certamente un sistema più sicuro per l’accertamento delle responsabilità, ma ad ognuno di noi è lasciato il compito di vagliare la propria coscienza per capire davvero se la cosa potrebbe esserci utile e dannosa. Se avremo torto sarà un torto “certificato” da una macchina. Senza se e senza ma.

 

Offerte e convenienza

Ma il risparmio esiste? In realtà si, oggettivamente, ma è difficile fare un discorso pacchettizzato perché ci sono moltissime assicurazioni che caldeggiano l’istallazione di un antifurto, e molte altre che lo offrono nel pacchetto servizi.

Per un preventivo concreto per la vostra auto vi consiglio di consultare la sezione preventivo assicurazione auto di 6sicuro.it, ma quello che ci interessa far notare sono i punti a cui prestare particolare attenzione, in fase di contrattazione.

Se infatti con un satellitare si risparmia, di certo si devono conoscere alcuni dettagli che non sono da sottovalutare, come ad esempio le clausole di contratto.
Alcune compagnie infatti richiedono, per il pagamento del risarcimento dopo l’avvenuto furto, la “prova certa” che l’impianto installato fosse perfettamente efficiente e la prova, questa è una delle parti più controverse, che dove è avvenuto il furto vi sia un servizio GSM funzionante: in pratica, che ci sia campo. Se il furto avviene senza copertura GSM o con apparecchio non funzionante viene generalmente applicata una franchigia/scoperto abbastanza pesante (diciamo fino al 25%).

Alcune assicurazioni si appoggiano ad una lista “certificata” di centrali operative, e solo a quelle, mentre altre compagnie hanno dei sistemi satellitari accettati, ed altri con caratteristiche diverse, no.

Conclusioni

Di fatto, grazie ad un impianto di antifurto satellitare, possiamo oggettivamente migliorare il nostro premio assicurativo, nel senso di abbassarlo. I requisiti che ci vengono richiesti e le clausole di contratto sono da vagliare molto bene così come dobbiamo pensare seriamente al fatto che avremo, costantemente, un occhio puntato sulla testa.

Altro particolare da non scordare e da tenere in considerazione è questo: con il satellitare avete uno sconto (ponendo che tutte le clausole siano ottimali) il primo anno, ma poi? Se avete superato la soglia dei chilometri per esempio? Si deve stare attenti a questi dettagli visto che sono quelli che possono livellare o fare crescere a dismisura la polizza.

Ah, e non ci dimentichiamo che le schede SIM dopo 11 mesi scadono: e se per caso ci scordiamo di ricaricarla e ci rubano la macchina? L’assicurazione non coprirebbe e noi malediremmo il giorno in cui non abbiamo segnato “ricarica SIM” sul calendario.

 

Risposte

  1. ho fatto l'assicurazione col satellitare e mi scadeva il 31 agosto , siccome dal 19 luglio al 15 dicembre non ho avuto piu' la patente perchè sospesa ,siccome era finito l'anno , devo ricominciare l'assicurazione dal 1 settembre o dal 16 dicembre .

  2. @Roberto ti ringrazio tantissimo per le tue precise puntualizzazione, che tra le altre cose apprezzo tantissimo.
    Al di la dei tecnicismi esiste comunque un aspetto "etico" che avrò modo di affrontare in un nuovo articolo, che uscirà nei prossimi giorni.
    Di fatto, a prescindere da quello che si possa pensare, non è l'efficienza "assoluta" di un dispositivo a decretarne la sua ascesa sul mercato, ma anche la percezione dello stesso da parte di molti utenti.
    In ogni caso avremo modo di approfondire. Grazie di nuovo.

  3. Siamo sempre lieti quando qualcuno decide di trattare questi argomenti di cui si parla sempre troppo poco. Ci sentiamo, però, in dovere di argomentare su alcune considerazioni riportate in questo articolo. Lungi da noi il voler fare polemica, ma definire “arma a doppio taglio” l’antifurto satellitare (o, più precisamente, la cosiddetta “scatola nera”) perché decreterebbe la fine dei “concorsi di colpa in casi limite” o dei tentativi di “raccontare un punto di vista”, ci pare francamente eccessivo. Qui si tratta semplicemente di decidere una volta per tutte da che parte si vuole stare: se dalla parte degli onesti e dei virtuosi o da quella dei disonesti che frodano le assicurazioni, scaricando il relativo costo sui primi. Contrastare efficacemente il fenomeno delle frodi, dando a Cesare quello che è di Cesare, ovvero risarcire in misura equa chi ha davvero subito un danno, contribuirebbe a togliere molti alibi diffusi che portano il nostro Paese ad avere la maglia nera in Europa sulle tariffe delle polizze assicurative. Vorremmo ricordare come in una recente indagine Antitrust sia risultato che le tariffe in Italia sono in media più elevate e crescono più velocemente, in confronto a quelle dei principali Paesi europei: si sborsa più del doppio rispetto a Francia e Portogallo e la RCAuto italiana supera quella tedesca dell’80% e quella olandese del 70%. Detto questo, la “scatola nera” è lo strumento ideale per rispondere a questo tipo di esigenza, senza dimenticare i vantaggi in termini di assistenza, sicurezza e protezione che può garantire agli automobilisti in caso d’incidente, dove la tempestività d’intervento (vedi servizi di allarme crash automatico verso la centrale operativa che può localizzare con precisione la posizione del veicolo) è fondamentale per salvare delle vite umane.
    Altro aspetto affrontato nel suo articolo è quello della convenienza e dell’efficienza dei dispositivi, anche per quanto attiene la connessione gsm. Concordiamo evidentemente sul fatto che il mercato stia andando velocemente e giustamente nella direzione di riconoscere, a chi scelga di dotare il proprio veicolo di un dispositivo satellitare telematico di ultima generazione, significativi sconti sulla polizza assicurativa. Ci sono compagnie, molte delle quali utilizzano le soluzioni Viasat, che già oggi propongono delle tariffe estremamente vantaggiose.
    Sulla preoccupazione per eventuali controversie dettate dal corretto funzionamento dei dispositivi, possiamo solo dire che, per quanto ci riguarda le nostre soluzioni, queste siano tutte dotate di moderni sistemi di securizzazione che avvisano le nostre centrali operative di eventuali anomalie o manomissione degli apparati con l’obiettivo di attivare una comunicazione con il cliente per gli interventi di assistenza del caso. Inoltre, è bene precisare un paio di temi a proposito della “copertura GSM”. Innanzi tutto, bisogna distinguere tra localizzazione satellitare (che sui dispositivi Viasat avviene tramite GPS o, in sua assenza, con triangolazione delle celle GSM a cui sono connessi) e trasmissione dei dati alla centrale operativa (che avviene esclusivamente via GSM. In caso di assenza del segnale, i dati non vanno persi, ma restano residenti sul dispositivo e trasmessi quando il veicolo ritorna in copertura o, in casi estremi, possono essere recuperati dal dispositivo medesimo). Sempre sul tema della localizzazione satellitare, ci preme ricordare la sperimentazione "worldwide" che abbiamo fatto in occasione dell’iniziativa da Guinness dei Primati “Meneghina Express” (da Shanghai a Milano su moto elettriche), equipaggiando un pick-up di assistenza con un dispositivo satellitare Runtracker Viasat che, proprio grazie al sistema ridondato GPS/GSM, ci ha permesso di tracciare l’intero viaggio anche in zone desertiche molto remote. Ci pare una buona garanzia per riuscire a fornire un servizio che possa superare i timori descritti nel pezzo. Infine, vorremmo rassicurarla sulla validità delle SIM: i prodotti Viasat, attualmente sul mercato, includono SIM nell’abbonamento e, quindi, non richiedono una gestione così complicata, liberando l’utilizzatore dall’incombenza di doversi segnare sul calendario la ricarica telefonica, come lei raccomandava ironicamente nell’articolo.
    Ci auguriamo di aver contribuito a fare un po’ più di chiarezza su questo argomento che richiederebbe evidentemente maggiore approfondimento. Dal canto nostro cerchiamo di contribuire come possiamo a fare cultura e buona informazione su questi temi, rendendoci disponibili a dialogare con tutti coloro (giornalisti come lei in primis) che possano essere interessati a saperne di più. Stay tuned!

    1. Ciao Roberto,

      grazie per il tuo prezioso contributo.

      Abbiamo deciso di realizzare questo articolo perché sempre più spesso leggiamo commenti di utenti (Facebook, Twitter, LinkedIn, blog, etc) che si interrogano se adottare o meno un sistema di antifurto satellitare.

      Rudy ha espresso il suo punto di vista che, da quanto leggiamo, condividi in gran parte. I suoi dubbi sono quelli di molti utenti e il tuo contributo può senz'altro essere utile per diradare un po' la nebbia informativa che avvolge l'argomento. Abbiamo notato però che in merito alla scatola nera ci sono delle remore che vanno oltre alle questioni tecniche e sarà affrontato a breve in un nuovo post.

      In Italia solo una minima parte degli assicurati usa i sistemi di comparazione per ricercare una RC Auto con prezzi più convenienti, perché?

      Perché c'è ancora un altissimo livello di disinformazione e di conseguenza si preferisce utilizzare ancora i canali tradizionali, per poi lamentarsene sui social Network. Condividiamo con te la voglia di informare il più possibile gli utenti e renderli più forti nella contrattazione e liberi nella scelta.

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