Nel 2025 sono previsti cambiamenti nella gestione delle autostrade e nei sistemi dei pedaggi. È stato approvato il ddl Concorrenza che prevede delle novità importanti per gli investitori privati e i concessionari che vogliono investire nelle autostrade.
Per quanto riguarda le autostrade, verrà migliorata la concorrenza sulle concessioni che avranno una durata massima di 15 anni, trascorsi i quali sarà istituita una gara per dare una nuova assegnazione o riconfermare la gestione uscente. Le tratte autostradali da assegnare dovranno essere comprese tra i 180 e i 315 chilometri, sempre per non compromettere la giusta concorrenza.
L’unica eccezione riguarda le concessioni di tratte autostradali affidate per compiere dei lavori che hanno una durata superiore ai 15 anni. In questo caso, dureranno per tutto il tempo necessario alla conclusione della opere.
Queste novità valgono per le nuove concessioni del 2025, mentre quelle esistenti rimangono in vigore fino alla scadenza.
Il ddl introduce anche delle misure volte a regolare gli importi dei pedaggi tra le varie regioni italiane. Gli importi non saranno nazionali ma dovranno rispettare un nuovo tariffario che garantisca un’entrata allo Stato per effettuare lavori di manutenzione sugli oltre 7.000 chilometri di autostrada in Italia.
Le novità previste per i pedaggi
Il ddl Concorrenza prevede che dal 2025 una parte dei pedaggi non finisca più nelle casse dei grandi gruppi concessionari ma che sia destinata allo Stato che dovrà impiegarle per finanziarie opere pubbliche e la manutenzione delle autostrade.
Sebbene nelle prime versioni del decreto si parlasse di pedaggi nazionali, le tariffe rimarranno diverse a seconda delle zone d’Italia. Ai cittadini sarà richiesto un pagamento proporzionale ai costi di manutenzione della tratta autostradale percorsa.
A cambiare sarà il modello tariffario utilizzato e che verrà diviso in tre parti, come avviene già per le concessioni di Ativa, Satap A21, Salt e Autostrada dei Fiori. La componente tariffaria e di gestione e quella di costruzione che saranno a carico del concessionario e la componente tariffaria per oneri integrativi a carico dell’ente concedente, il cosiddetto extragettito.
Gli importi dell’extragettito faranno parte di un fondo unico nazionale per interventi necessari alla manutenzione delle tratte autostradali che garantiscano lo sviluppo delle infrastrutture e per investimenti senza richiedere aumenti dei pedaggi.
Le nuove regole per le tariffe saranno valide per le concessioni che scadono nel 2025 e per tutte quelle che verranno assegnate dal prossimo anno.
C’è da segnalare che un emendamento alla Legge di Bilancio ha previsto un aumento dei pedaggi autostradali. Gli aumenti previsti sono dovuti all’inflazione, ma sono comunque abbastanza contenuti. Si parla di un +1,8% per i pedaggi autostradali che non dovrebbe pesare di molto sulle tasche degli automobilisti.
Questi cambiamenti interessano tutto il territorio nazionale e con l’approvazione definitiva avvenuta pochi giorni fa, l’esperienza di viaggio potrebbe subire molti cambiamenti che ne possono influenzare il costo e la qualità per gli utenti. Ma come possiamo prepararci a questi cambiamenti e contenere i nuovi costi?
Come prepararsi ai nuovi costi e regole
I cambiamenti previsti per il 2025 richiedono che gli automobilisti siano pronti a seguire le nuove regole e a non farsi trovare impreparati. In questo modo sarà possibile ottimizzare i costi per ogni viaggio.
Su internet puoi trovare diversi siti che ti aiutano a calcolare l’esatto importo dei pedaggi autostradali che dovrai pagare per il tuo viaggio. Esistono anche molte app per smartphone, strumenti utili e intuitivi da utilizzare mentre sei in viaggio per non farti sorprendere da importi imprevisti.
Il sito di Autostrade per l’Italia mette a disposizione la pagina “Pedaggio” per effettuare un calcolo comprensivo dei pedaggi da pagare. Gli importi sono sempre aggiornati e tengono conto dei possibili rincari. Per poter avere un prospetto realistico degli importi da versare, c’è bisogno di indicare con precisione gli svincoli di entrata e di uscita dell’autostrada e non solo la zona di partenza e quella di arrivo.
Se stai viaggiando in zone che non conosci e non sai di preciso a quale casello dovrai entrare o uscire dall’autostrada, puoi utilizzare il portale ViaMichelin o app come MyWay, che calcolano il percorso, compresi gli importi dei pedaggi, solo inserendo gli indirizzi di partenza e di arrivo e ti offrono varie alternative tra cui scegliere.
Un viaggio in auto non deve essere per forza costoso. Ci sono delle semplici mosse che possono farti risparmiare. Grazie agli strumenti tecnologici come l’app Google Maps, puoi studiare un percorso alternativo per raggiungere la tua meta. Attivando l’impostazione per non pagare i pedaggi, l’app ti calcolerà un percorso che non preveda alcun pagamento. Potrebbe essere più lungo ma di sicuro ti permetterà di risparmiare.
Altro metodo efficace per risparmiare sul pedaggio autostradale è scegliere di abbonarsi a dispositivi come Telepass o UnipolMove. Oltre a farti risparmiare del tempo perché non sarai costretto a fare la fila al casello, questi abbonamenti spesso offrono uno sconto consistente sui pedaggi delle autostrade, che può arrivare anche al 30%.
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