Non è un gran momento quando arriva una multa e soprattutto non fa mai piacere pagare un verbale quando credi che sia ingiusto. Ma non devi mai farti trovare impreparato: una buona informazione è l’arma migliore per contrastare gli abusi e per far valere i tuoi diritti.
Ci sono molte fonti utili per approfondire il tema autovelox, informazioni che ti possono aiutare a decidere se contestare il verbale oppure no. A volte il risparmio si nasconde proprio nel pagare quel che è giusto, o nell’evitare una multa semplicemente rispettando i limiti di velocità.
Autovelox: caratteristiche tecniche
Gli autovelox non sono tutti uguali, ma devono avere determinate caratteristiche altrimenti le multe non sono valide. Ecco perché spesso diventano oggetto di cronaca locale circa gli abusi delle amministrazioni comunali al fine di “fare cassa”. In sintesi devono rispettare i seguenti valori:
- Omologati dal Ministero dei Trasporti;
- Segnalati in maniera evidenteagli automobilisti con cartelli e/o segnali luminosi;
- Segnalati anche se sono autovelox mobili in dotazione a una pattuglia;
- Tarati, collaudati e verificati;
- Riconoscibili anche di notte;
- Utilizzati solo dagli organi che svolgono funzioni polizia stradale.
Le segnalazioni devono essere posizionate in modo da permettere all’automobilista di rallentare e devono essere visibili, quindi non nascoste o coperte da oggetti o vegetazione. Al massimo, i cartelli che segnalano la presenza dell’autovelox possono trovarsi 4 km prima dell’apparecchio.
La segnaletica deve essere sistemata a una distanza adeguata. Per questo, i limiti minimi sono differenti a seconda del tipo di strada:
- 80 metri sulle strade urbane;
- 250 metri sulle extraurbane e sulle autostrade;
- 150 metri sulle extraurbane secondarie e sulle strade urbane di scorrimento.
L’autovelox deve essere tarato?
La questione della taratura dell’autovelox è stata a lungo discussa dai Tribunali, i quali di recente sembravano aver sposato la teoria della non necessità, respingendo i ricorsi di quegli automobilisti che lamentavano l’assenza di verificazione del corretto funzionamento dell’apparecchio.
Forse proprio per questa incertezza è intervenuta la Corte di Cassazione, con la sentenza 11 maggio 2016 n. 9645. La Corte ha stabilito che le apparecchiature di rilevazione automatica della velocità devono tassativamente essere sottoposte a tarature e verifiche del buon funzionamento, con cadenza periodica e senza eccezioni.
Questo in considerazione del fatto che l’accertamento da cui scaturisce la multa non è ripetibile (per cui ci vuole una ragionevole certezza della sua precisione) e che le conseguenze negative per l’automobilista sono di non poco conto.
Alla Corte è sembrato giustamente paradossale che, mentre una bilancia da mercato viene sottoposta a controlli e aggiustamenti, una sistema di rilevazione della velocità possa essere legittimamente utilizzato senza accertamenti o quando la validità degli stessi è scaduta.
Affinché la multa sia valida, quindi, è necessario che l’autovelox sia stato tarato al massimo un anno prima del momento della rilevazione. Se sospetti che siano scaduti i termini per la taratura, puoi presentare un’istanza di accesso agli atti amministrativi e richiedere di visualizzare il verbale rilasciato dalla società che ha svolto l’operazione. Fai attenzione però, perché quest’istanza non interrompe i termini per poter presentare il ricorso.
L’autovelox deve essere segnalato?
Per quanto riguarda la segnalazione dello strumento di rilevazione della velocità, ci sono diverse sentenze che danno ragione agli automobilisti: gli autovelox devono essere ben visibili grazie anche ad una segnaletica posizionata correttamente.
La Suprema Corte però, con la sentenza n. 10199 del 30/04/13, ha stabilito che è valida la multa fatta con l’autovelox installato sulla volante della polizia (modello ProVida) anche se la presenza dell’apparecchio non è segnalata.
Inoltre il Ministero dei Trasporti ha da poco dato il via libera (parere 2071 del 6 maggio 2015) allo Scout Speed, l’autovelox per il controllo dinamico della circolazione che non ha bisogno di segnalazione.
Questo significa che la Polizia potrà utilizzare, senza preavviso, un autovelox installato a bordo e fotografare le targhe delle auto che superano il limite di velocità in entrambe le direzioni di marcia. La nota ministeriale specifica che le foto dovranno garantire la privacy dei passeggeri e del guidatore, soprattutto per quanto riguarda gli scatti frontali.
Gli autovelox fissi si trovano principalmente lungo le strade urbane di scorrimento. In questo caso, le multe sono valide se c’è l’autorizzazione del Prefetto e se la strada possiede determinate caratteristiche (semafori a ogni incrocio, piazzole di sosta, almeno due corsie separate per senso di marcia).
Sul tema della segnalazione degli autovelox è intervenuta anche la direttiva Minniti. Il provvedimento stabilisce che devono essere eliminati i cartelli che segnalano la possibile presenza di autovelox in quelle strade in cui i controlli non vengono svolti.
Come evitare le multe dell’autovelox
Parlando di tutor e autovelox abbiamo confezionato una lista puntata con tutti i consigli per risolvere il problema alla radice evitando di prendere delle multe:
- Rispettare i limiti ed evitare di rompersi il collo per arrivare dieci minuti prima;
- Controllare il sito della Polizia di Stato: viene segnalata la presenza dei rilevatori di velocità;
- Utilizzare i navigatori satellitari che forniscono la localizzazione di molte postazioni fisse lungo strade e autostrade;
- Usare le app che informano il conducente della presenza di autovelox fissi e mobili.
Poi ci sono gli avvisatori o gli intercettatori, strumenti elettronici da montare sul cruscotto o sul muso dell’automobile: sono stati pensati per evitare di essere rilevati dagli autovelox ma sono illegali. Per questo motivo te li sconsiglio vivamente.
Elementi della multa
Uno dei punti fondamentali per contestare la multa di un autovelox è la verifica. Per essere valido, il verbale deve contenere alcune informazioni basilari:
- Il modello dell’apparecchio utilizzato e la relativa omologazione rilasciata dal Ministero dei Trasporti;
- La tollerabilità in percentuale dello strumento, ricordando che alla velocità rilevata va applicata a favore del trasgressore una percentuale di riduzione del 5%, con un minimo di 5km/h;
- La verifica della funzionalità del rilevatore;
- Tipo di postazione utilizzata;
- La modalità di utilizzo del rilevatori (in particolare per i Telelaser);
- Il provvedimento del Prefetto che indica le strade dove non è possibile fermare il guidatore per la contestazione, poiché l’infrazione deve essere contestata dalla pattuglia. Oltre alle autostrade, infatti, anche su alcune strade extraurbane non è possibile organizzare posti di blocco a causa della pericolosità in caso di intimazione a fermarsi per le auto in corsa.
Ci sono poi degli elementi comuni con altri tipi di multe che invalidano il verbale: mancata indicazione del giorno, del luogo o della località dell’infrazione, della targa o della norma violata.
Puoi presentare il ricorso anche se ritieni che sulla strada non ci sia la segnaletica necessaria o che i segnali non rispettino le distanze minime e massime richieste dalla legge. Anche la scarsa visibilità dell’autovelox è una motivazione a cui puoi appellarti per non pagare la multa. La direttiva Minniti chiarisce che:
- Per gli autovelox fissi è necessario che venga riportato il simbolo o l’indicazione dell’organo di polizia che effettua il controllo;
- Per gli autovelox mobili è necessaria la presenza dell’agente in divisa e, se possibile, dell’auto con colori istituzionali.
Ricorso multe per stato di necessità: come fare?
Diversi lettori ci hanno chiesto se è possibile presentare ricorso contro una multa presa per eccesso di velocità mentre si correva in ospedale. In teoria la risposta è sì, dal momento che la legge riconosce questa possibilità.
L’articolo 4 della L.669/1981 stabilisce che:
Non risponde delle violazioni amministrative chi ha commesso il fatto nell’adempimento di un dovere o nell’esercizio di una facoltà legittima ovvero in stato di necessità o di legittima difesa.
Presentando il ricorso, bisognerà dimostrare che il superamento dei limiti di velocità è stato dovuto alla necessità di salvare qualcuno o dalla volontà di evitare un danno grave e imminente a una persona.
Multe autovelox: come fare ricorso
Hai controllato tutti questi elementi? Credi che ci sia stato un abuso? Ritieni che le sanzioni applicate siano ingiuste, oppure viziate nella forma? Puoi contestare il verbale presentando ricorso:
- Se il verbale è stato consegnato su strada, i termini decorrono dal giorno successivo alla data dell’infrazione;
- Se il verbale è stato spedito per posta, i termini decorrono dal giorno successivo alla data in cui il verbale si considera notificato.
Per il ricorso ci si può rivolgere al Prefetto oppure al Giudice di Pace, ricordando che:
- Non si può fare ricorso ad entrambi:
- Non devi pagare la multa se vuoi fare ricorso;
- I residenti in Italia hanno 30 giorni per presentare il ricorso al Giudice di Pace, mentre i residenti all’estero ne hanno 60;
- I termini per presentare ricorso al Prefetto sono 60 giorni sia per i residenti in Italia, sia per i residenti all’estero.
Tutto chiaro? Devi rispettare i termini e soprattutto non devi pagare la multa se vuoi fare ricorso. Una volta pagata non puoi tornare indietro. Dettagli importanti: il ricorso con il Giudice di Pace prevede un costo di 43 euro per le multe fino a 1.033 euro, mentre per multe fino a 1.100 euro occorre aggiungere il costo del bollo da 27 euro (i costi per contributi e bollo crescono al crescere dell’importo della sanzione), ma possono essere restituite nel caso in cui il ricorso venga accettato.
Il ricorso al Prefetto, invece, è gratuito ma la multa raddoppia se il ricorso non viene accettato
Pagare o fare ricorso?
Ora conosci le caratteristiche dell’autovelox, quelle della multa e le modalità per fare ricorso. Ora si fa strada la solita questione, il solito dubbio dell’automobilista multato: pago o faccio ricorso? Di seguito una carrellata di suggerimenti emersi dalle domande che abbiamo raccolto nei commenti.
- Nei casi dubbi, quando credi che ci siano spazi per il ricorso, puoi contattare un’associazione dei consumatori che ha già trattato un caso simile con i legali;
- Leggi la multa per individuare eventuali buchi e appigli per il ricorso;
- Ti hanno beccato? Memorizza ogni dettaglio o prendi appunti: potrebbero esserci state delle modifiche alla segnaletica dopo l’episodio e devi cercare le delibere per dimostrare di avere ragione;
- Valuta l’importo della multa, la possibilità di proporre ricorso e il tempo necessario: a volte conviene pagare.
Come vedi i nostri articoli crescono grazie alle tue domande e alle tue esperienze. Se hai pagato una multa ingiusta, o credi che ci siano gli estremi per contestare il verbale, lascia la tua opinione nei commenti e racconta la tua storia.
Ho concesso a mio figlio ed a due suoi amici, tutti patentati, la mia auto per un viaggio. Pochi giorni fa è arrivata una contestazione autovelox. I ragazzi si sono alternati alla guida e non sono in grado di dire chi guidasse in quel momento. Come comportarsi? La legge non può imporre a nessuno di autodenunciarsi falsamente, perché è un reato.
Ieri sera in località Olmo (AR) ho visto un flash di una macchina fotografica 200 mt prima che passassi con la macchina.Premetto la macchinetta era montata accanto ad una macchina della polizia stradale ma non era segnalata.Quando sono passato davanti alla volante non mi hanno fermato.
In caso mi arrivasse la multa a casa è valida o la posso contestare?
Grazie
buongiorno in localita' boara di fe , un tutor della zona , di sera con un buio pesto e con una pioggia torrenziale mi ha fotografato una mia presunta violazione per eccesso di velocita' di 7 km.. (2 per legge). Un mese dopo a casa mi arriva un verbale di 45 euro circa se pago subito con lo sconto, vado a vedere la foto nel sito della polizia, dove si vede soltanto una targa e nient'altro, neanche il piu' esperto d'auto non saprebbe dire se e' una bici, una moto, oppura una targa persa. devo pagare o posso contestare? il brutto e' che comunque come vada , io dovrei per presentare ricorso , spendere circa 37 euro piu' raccomandata e viaggi in auto nella citta' dell'infrazione avvenuta, senza la possibilita' (anche in caso di ragione ) di recuperare la somma anticipata dei 37 euro.Ma come e' possibile che non ci sia piu' giustizia ? Cosa devo fare ? pagare in silenzio, contestare pagando comunque, senza possibile recupero? ..e' nato prima l'uovo o la gallina ? Grazie per chi mi puo' REALMENTE CONSIGLIARE
Caro Mauro, sappiamo molto bene che le sanzioni amministrative avverso la violazione del codice della strada sono create ad hoc per fare cassa. Sarebbe ridicolo pensare che, invece, siano state concepite per la nostra sicurezza. Del resto, il modo con cui hanno costruito il tutto è palesemente indirizzato a multarci in continuazione e ad impedirci qualsiasi forma di tutela...dobbiamo pagare e stare zitti! Di fatto, ci è stato tolto qualsiasi strumento di difesa, rendendo troppo oneroso il ricorso al GdP, tra spese di avvocato, contributo unificato e raccomandata, non vale la pena provare a difendersi. E questa si chiama giustizia!!! Senza dire che, oggi, con tutti gli autovelox e telecamere varie, siamo controllati in ogni momento come dei criminali (mentre i veri delinquenti stanno al potere e sono profumatamente pagati con il nostro duro e mal retribuito lavoro). L'indignarsi di pochi, purtroppo, non porta ad alcun risulato, ma se fossimo in tanti a ribellarci a questo sistema dittatoriale, forse, si potrebbe fare qualcosa. Io qualche volta ho provato a fare ricorso al Prefetto, ma è quasi impossibile vincere (ovviamente!!!), in più, ti arriva da pagare il doppio, naturalmente!!! È una vergogna, ma non ci sono altre strade fattibili, oltre che, se possibile, evitare di circolare in auto. Io sono costretta a fare molta strada per motivi di lavoro e di famiglia, quindi, spesso subisco questa schifosa ingiustizia.
Il problema andrebbe risolto a monte con leggi più giuste e con la possibilità di difendersi senza dover sopportare spese enormi.
Un caro saluto.
SACROSANTA VERITA!!! NON VOGLIO STARE QUI A FAR POLITICA MA CREDO CHE SOLO LE STELLE (5) POSSANO SALVARCI. PARLIAMO CON CHI SI ASTIENE DAL VOTO SE VOGLIAMO CAMBIARE QUALCOSA. P.S. MI TROVO A SCRIVERE QUI PERCHE, DALLA SVIZZERA, ERO ENTRATO IN ITALIA PER FARMI UN GIRO NEL MIO AMATO PAESE E DOPO QUALCHE GIORNO MI E ARRIVATA A CASA, IN SVIZZERA, LA MULTA DI EURO 72.40 PER AVER SUPERATO IL LIMITE DI 6,8 KM ORARI... VI DICO INOLTRE CHE OGNI VOLTA CHE RIENTRO IN ITALIA DIETRO DI ME SI CREA UNA FILA LUNGHISSIMA DI TEDESCHI E OLANDESI CON LA SMANIA DELLA FORMULA 1 MA IO, ESSENDO ORMAI ABITUATO ALLE REGOLE ELVETICHE, CERCO SEMPRE DI NON SUPERARE I LIMITI. EBBENE, SAPETE UNA COSA? I TEDESCHI E OLANDESI SE NE FREGANO DEL NOSTRO CODICE DELLA STRADA PERCHE, ANCHE SE L ITALIA GLI SPEDISCE UNA MULTA A CASA, NON HANNO L OBBLIGO DI PAGAMENTO IN QUANTO, IN QUEGLI STATI, L ITALIA NON HA DIRITTO DI PIGNORAMENTO. IL NOSTRO PAESE STA MORENDO... E NON POSSIAMO CERTO INCOLPARE QUALCUN ALTRO SE NON IL NOSTRO POPOLO, SOPRATTUTTO CHI NON VOTA. SI SALVI CHI PUO.
Crede davvero che i 5 stelle abolirebbero gli autovelox?
Hai detto le cose come stanno, questo è un paese sempre più suicida.
Purtroppo la verità è questa: a volte conviene pagare. L'unica cosa che posso consigliare è quella di chiedere consiglio a un'associazione di consumatori prima che scadano i termini.
Un altro caso concreto: Pago o faccio ricorso? https://www.6sicuro.it/blog/autovelox-multa
purtroppo a me è appena capitata una cosa simile... su statale.. limite 90 km/h... multa per eccesso di velocità. .. andavo alla folle velocità di 99 km/h.. ben 4,2 km/h oltre al limite di legge. . 54.47 €... purtroppo per far ricorso ed altro.. le spese sono superiori all'importo da pagare.. mi toccherà pagare anche se in questi casi.. sia una truffa e una bastardata per così poca differenza. .
scusa. ma cone posso vedere la foto del l'infrazione sul sito della polizia?