Multa proporzionale alla potenza dell’auto

Multe proporzionali potenza auto

Multe auto

Nell’incredibile clima politico che l’Italia sta attualmente vivendo, si è inserito un disegno di legge delega presentato lo scorso Settembre che propone di riformare il Codice della Strada aggiornandolo con nuove norme. Tra le varie idee finora avanzate alcune sono condivisibili, come quella dell’uso di un linguaggio meno tecnico che sia accessibile a tutti e la maggiore severità nei confronti dei minorenni che commettono infrazioni, mentre altre risultano un po’ stravaganti, su tutte quella di far pagare le multe in proporzione alla potenza del veicolo guidato. Ecco di cosa si tratta.

La proposta

Secondo alcuni parlamentari le multe dovrebbero essere pagate in modo proporzionale alla potenza del mezzo, che diventerebbe in tal caso il parametro di riferimento della condizione economica del soggetto; in pratica, più cavalli l’automobile possiede più è alto il reddito del proprietario della stessa. La proposta sta suscitando polemiche e critiche, in particolare in quanto stabilisce un metro di giudizio che appare singolare: la potenza del mezzo indicherebbe “sicuramente” le capacità economiche del proprietario. Anche se può essere vero, ci sono infatti altrettante possibilità che non lo sia.

Intenzioni della proposta e relative critiche

Lo scopo principale dell’iniziativa sarebbe quello di fornire un aiuto alle dissestate finanze dello Stato facendo in modo che ognuno contribuisca secondo la propria capacità economica, principio neanche sbagliato in se stesso, se però non fosse alquanto discutibile il criterio di fondo: come fa la potenza del veicolo ad essere l’indicatore ultimo delle possibilità contributive del soggetto sanzionato?

 

Si preannuncia un altro fallimento dopo quello del superbollo?

A conti fatti, nella remota ipotesi dovesse passare e diventare legge, la tassazione proporzionale alla potenza del mezzo potrebbe rivelarsi un altro grande fallimento dopo quello seguito all’introduzione del superbollo, che invece di incrementare il bilancio dello Stato ha finito per indebolirlo ulteriormente, facendo registrare perdite per centinaia di migliaia di euro. Proprio questa fallimentare esperienza dovrebbe servire da monito per il Governo ed insegnare che un sistema di tassazione studiato in maniera superficiale e disattenta, non solo non porta alcun giovamento all’erario, ma finisce per danneggiarlo ancora di più.

La nuova norma infine, così come è strutturata, non sarebbe in grado di arginare il solito problema dell’evasione fiscale e finirebbe, come fin troppo spesso accade, per far pagare soltanto chi dichiara le proprie entrate onestamente e non tutti coloro che, e sono tantissimi, pur possedendo infinitamente di più, si proclamano senza reddito oppure nullatenenti.

Voi cosa ne pensate? Avete soluzioni alternative?

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Risposte

  1. Ma allora dovrebbe passare anche il concetto che piu' alta è la potenza e piu' alti sono i coefficienti di sicurezza di quell'auto ( freni piu' grossi e performanti , maggiore stabilità ....etc) .Dunque perchè non innalzare di conseguenza i limiti di velocità per le auto piu' potenti ? Su quelle auto a 130 km/h in autostrada ci si addormenta .....
    Non si possono sempre penalizzare....occorre anche dare qualcosa in cambio .

  2. Cosi bene!!!!! si incrementa le vendite del triciclo, ma chi è sta gente che si sveglia con idee così BALZANE, per prima cosa non guidano l'auto, secondo: non fanno certamente rispettare il codice ai loro autisti, sono in perenne servizio alla patria e molto montati di capo. Dove saltano fuori questi con queste idee, nessuno che riproponga l'apertura delle case, l'abolizione della legge Merlin e introdurre le tasse anche ai proventi delle prestazioni sessuali??? tanto le venditrice di sesso ci saranno sempre, come ci sarà sempre chi a soldi per comprare la prestazione ( quelli più poveri) i ricchi si fanno l'arem in complessi residenziali e la paga mensile per la disponibilità, non l'esclusiva, cosi facendo anche le forze dell'ordine ringrazierebbero, con più tempo da dedicare alla vigilanza del territorio, meditate e lasciate perdere le multe in base alla cilindrata, magari alla griff del vestito e/o abbigliamento firmato, perché no?????

  3. Lo trovo giusto,le spiegazioni elencate sono generiche..evasione....superbollo..ma che centra?chi ha il ferrari di sicuro non ha problemi a pagare 80 euro di divieto di parcheggio,sono bruscolini.Poi lo fanno all'estero in Europa e lì funziona bene...però questo non è stato spiegato.

    1. Ciao Davide,
      grazie mille per il tuo intervento. Non c'è nessuna dietrologia, ho elencato quelle che erano le mie perplessità in merito a tale provvedimento e chiesto il vostro parere, perché potrei tranquillamente sbagliarmi.

      Un tuo omonimo propone: multe crescenti in funzione della recidiva, se si commette una volta un errore, la sanzione è di una certa entità, se si persevera, nonostante la sanzione, nello stesso tipo di errore, allora le successive sanzioni potrebbero essere più penalizzanti.

      La trovo un'idea più corretta. Paga di più chi continua a fregarsene delle regole.

  4. Allora perché non diversifichiamo anche le sanzioni carcerarie? L'effetto di una reclusione per chi è abituato alla vita carceraria non è certo lo stesso per chi non lo è: e allora cosa facciamo? Celle diverse? diritti diversi?
    Penso che per il solito bisogno di cassa si stia facendo confusione e strumentalizzazione dei principi. Le sanzioni non hanno nulla a che vedere con la capacità contributiva e non dovrebbero essere viste come uno strumento per far cassa ma per educare il cittadino nelle sue "debolezze" (che abbiamo tutti, è inutile fare gli ipocriti!)
    C'è un altro principio che è quello dell'uguaglianza. Perché non multare di più i rappresentanti della pubblica amministrazione (perché rappresentano, o dovrebbero farlo, le istituzioni) o i professionisti, o gli artigiani, o chi guida di meno rispetto a chi guida di più??
    E se mai ci debba essere una proporzionalità alla potenza, dovrebbe essere "inversa": andare ad una certa velocità con uno scatolino di macchina è sicuramente più pericoloso per se e per gli altri che non con una vettura di grossa cilindrata (premetto che ho sempre guidato utilitarie). E allora dovremmo prevedere limiti diversi in funzione della cilindrata??
    Ma vogliamo tornare ad essere un paese serio, o continuare a sfamarci di demagogia, quando i problemi veri sono da un'altra parte, ovvero: che diavolo ci fanno con in nostri soldi????????
    L'unica cosa che vedrei di utile è prevedere multe crescenti in funzione della recidiva: se si commette una volta un errore, la sanzione è di una certa entità, se si persevera, nonostante la sanzione, nello stesso tipo di errore, allora le successive sanzioni potrebbero essere più penalizzanti. Non pare una teoria più decente??
    Davide

    1. Ciao Davide,
      ottimi spunti, la proposta di multe più care se ripetute nel tempo mi trova d'accordo, anche se a Milano prendere un divieto di sosta non è così raro... ;)

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