Come abbassare i prezzi delle Rc Auto?
Partiamo da un dato: i prezzi della RC Auto, dopo il triennio di aumenti registratisi tra il 2009 e il 2012, a partire proprio dalla fine del 2012, sono in netta diminuzione.
Le diminuzioni riguardano sia i prezzi di listino (-1,7% a Settembre, fonte Istat) che i prezzi effettivi pagati dagli assicurati (- 4,4% su base annua – rilevazione Ania).
Tutto ciò è confermato dall’Osservatorio Prezzi RC Auto di 6sicuro che prende in considerazione milioni di preventivi sviluppati tramite il servizio gratuito di comparazione, mettendo in evidenza un altro fattore: la concorrenza esiste. La differenza media tra la compagnia con la tariffa più conveniente e quella più cara nell’ultimo anno è stato di circa 800 euro con picchi fino a 1.400 euro.
Quindi va tutto bene?
Non credo proprio.
I prezzi sono calati perché la crisi ha ridotto il numero dei veicoli in circolazione e di conseguenza si registra un calo significativo del numero dei sinistri, che ha permesso la riduzione delle tariffe. Quindi non è dovuto a modifiche strutturali. Il premio medio nazionale è di 525 euro, ma ci sono zone in cui il prezzo medio più basso è di 1.500 euro, che comporta un aumento delle autovetture circolanti senza assicurazione.
Nel 2012 sono infatti 3,1 milioni i veicoli circolanti, pari al 7% del totale, senza una copertura assicurativa. È quanto si legge nella relazione Ania, in cui si sottolinea che la percentuale sfiora il 12% nelle province del Sud, con la punta estrema di quasi il 30% a Napoli; nel Centro Italia l’incidenza dei veicoli non assicurati è pari al 6,4% mentre al Nord tale valore scende al 4,6%.
Come è composto il Premio Assicurativo?
Riprendiamo per semplicità il premio medio nazionale di 525 euro e scomponiamolo.
L’80% di questa cifra è rappresentato dai costi dei risarcimenti e dagli oneri fiscali e parafiscali. I costi di gestione sono pari al 16% del prezzo finali, in linea – se non inferiore – alla media europea. Il margine operativo ed i rendimenti finanziari pesano per il 4%, una percentuale anch’essa comparabile con la media europea. Nel corso degli ultimi due anni la tassazione nel ramo della RC Auto è progressivamente aumentata. Se si aggiungono gli oneri parafiscali, pari al 10,5%, si arriva ad un’aliquota complessiva del 26,5%, superiore di circa otto punti percentuali alla media europea.
Arriviamo al dunque, come ridurre le tariffe?
L’attuale situazione dei conti pubblici rende difficile agire sul fronte fiscale, quindi quel 26,5% sarebbe già un traguardo lasciarlo stabile. Bisognerà quindi agire sul costo dei risarcimenti che per il 68% del totale è rappresentato dal rimborso dei danni fisici subiti in conseguenza di un incidente e per il 32% al risarcimento dei danni a cose, relativi al costo dei ricambi ed alle spese per le riparazioni.
Dematerializzazione del tagliando assicurativo
Permetterà di ridurre il numero di veicoli fantasmi circolanti in Italia attraverso controlli più serrati e costanti.
Risarcimento in forma specifica
Significativi risparmi di spesa possono essere realizzati prevedendo, in via generalizzata, la facoltà per la compagnia assicurativa di offrire direttamente la riparazione dei mezzi danneggiati in alternativa al risarcimento pecuniario. In caso di rifiuto della riparazione da parte del danneggiato, il risarcimento pecuniario andrebbe limitato al costo che l’impresa avrebbe sostenuto provvedendo direttamente alla stessa riparazione. In questa maniera le compagnie possono gestire tutta la filiera dei costi della riparazione del danno, utilizzando carrozzieri di fiducia, riducendo i casi di truffa ed i costi dei pezzi di ricambio (che equivale al 42% del costo del danno).
Purtroppo qui siamo davanti a un problema: le associazioni di settore (CNA, Confartigianato e CasArtigiani) si oppongono apertamente alla proposta e sono pronti ad avviare un’iniziativa nazionale nei prossimi mesi. Una contestazione che vuole mettere in evidenza come alcune convenzioni stipulate tra compagnie assicurative e carrozzieri violino le norme sulla concorrenza, la libertà d’impresa e il principio di uguaglianza. Le associazioni temono che alcuni rapporti di forza, dettati da imprese assicurative che detengono una grossa quota di mercato, possano ridurre al minimo la concorrenza e causare pregiudizi nei confronti dei carrozzieri esclusi dalla convenzioni. È davvero un “regalo alle assicurazioni” come dichiarato dal Presidente di Federcarrozzieri?
Riduzione termini richiesta di risarcimento per i danni subiti
Attualmente la richiesta può essere presentata entro due anni. Sono statisticamente fonte di pratiche fraudolente: un proliferare di testimoni, avvocati e colpi di frusta difficilmente contrastabili dalle compagnie.
Termini più ampi per la perizia
- da 5 a 8 giorni i termini a disposizione di una compagnia per svolgere perizie sui mezzi danneggiati;
- da 30 a 90 giorni i termini previsti per gli approfondimenti in caso di sospetta frode.
Rafforzamento Sistema Antifrode IVASS
Entro il 2015 sarà pronto l’Archivio unico integrato Antifrode, che permetterà tramite 30 indicatori di frode di definire il rischio che la compagnia assicurativa dovrà assumersi per ogni assicurato. Questo sistema permetterà inoltre di capire come sono stati gestiti i sinistri dalle compagnie e semmai prendere provvedimenti in merito da parte dell’Ivass.
Nuove tabelle per il risarcimento danni
Le disposizioni di controllo sul noto “colpo di frusta”, pur riducendo il numero di truffe, aveva lasciato aperta la questione delle nuove tabelle del danno biologico. In modo particolare quelle riguardanti danni superiori al 9% di invalidità permanente. Le nuove tabelle si adatteranno agli standard europei, in modo da abbattere i costi necessari a risarcire le macrolesioni, e sostituiranno le tabelle redatte dall’osservatorio sulla giustizia del Tribunale di Milano ritenute “troppo generose” dalle compagnie assicurative. Tabelle che dovranno essere frutto di un accordo, non raggiunto negli ultimi anni, tra Governo e le associazioni delle vittime della strada.
Permetterebbe di eliminare la maggior parte delle frodi, ma ci sono fondamentalmente tre aspetti ancora da risolvere che riguardano la Scatola nera:
- Chi paga l’installazione?
I dispositivi hanno alcuni requisiti minimi che ne fanno lievitare il prezzo e proprio per questo motivo gli assicuratori vogliono estraniarsi dal carico economico e spingere i cittadini a installare la scatola nera a proprie spese, promettendo sconti sulle polizze. Tali tagli all’offerta finale però sembrano ancora troppo bassi per convincere la maggioranza a dotarsene - Privacy?
La tracciabilità dei dati dovrebbe essere riferita unicamente al singolo e puntuale episodio dell’incidente stradale. - Efficacia di prova?
Occorre infine riconoscere efficacia di prova ai dati contenuti nei suddetti dispositivi perché possano efficacemente svolgere una funzione deterrente nei confronti di pratiche fraudolente.
Prodotti ad hoc per tamponare il numero di cause civili
Si tratta di uno dei fattori determinanti nel costo dell’RC Auto.
Ecco le cause civili aperte per danni alle persone, che vi danno anche un’idea del perché della forte disparità di prezzo in base alla provincia di residenza:
È solo una questione di prezzo?
Qual è la tariffa giusta, dunque? Il mercato chiede la riduzione delle tariffe, in quali termini? Si richiede una funzione sociale a carico delle compagnie assicurative assolutamente indebita. Le compagnie hanno fatto poco, lo Stato ancora meno. Molto ancora si può fare e una parte attiva la svolgiamo tutti noi:
- 6sicuro, tramite l’osservatorio dei prezzi RC Auto, il sistema gratuito di confronto delle tariffe ed il blog può contribuire alla diffusione delle informazioni e rendere tutti un po’ più consapevoli.
- Gli agenti dovrebbero preoccuparsi meno della disintermediazione e rivedere il proprio ruolo, offrendo una consulenza di valore.
- Tutti gli assicurati pretendere informazioni chiare e modifiche legislative, ma soprattutto informarsi.
In italia, diciamo la verità, in molti, anzi, in troppi, continuano a pensare che i premi assicurativi siano soldi buttati e che le Compagnie assicurative non pagano mai, costano troppo, speculano, etc. Ma se fossimo, tutti, più preparati in merito, e più assicurati, non sarebbe più semplice raggiungere l’equilibrio tra domanda ed offerta?
Si ha la convinzione di sapere tutto il necessario sull’RC Auto e quindi non le diamo valore, in realtà commettiamo errori grossolani: 1 su 3 pensa che l’RC Auto copre tutti i rischi, mentre 9 su 10 sanno cos’è l’attestato di rischio ma 1 su 9 sa leggerlo!
Moltissimi preferiscono pagare di più, anche centinaia di euro, piuttosto che cambiare compagnia assicurativa perché sono troppo pigri per chiedere informazioni sulla compagnia con la tariffa migliore. Infatti il tacito rinnovo, che permette di cambiare assicurazione senza dovere dare disdetta, non ha portato i benefici sperati nella riduzione dei prezzi per effetto della maggior concorrenza.
Salve.secondo me è una vera rapina pagare con tanto di scatola nera €1700 annui per la rca solo perché abito in Campania. Non è giusto fare un erba un fascio,Guido da 16 anni sto in prima classe e fatto un solo sinistro in tanti anni.proporrei di fare polizze che vanno in base al comportamento Dell automobilista.usiamo il metodo svizzero cioè non si assicura la macchina ma il cconducente può guidare qualsiasi veicolo.tipo come la patente se ce l'hai guidi altrimenti stai fermo
Grazie per l'articolo che sicuramente ci aggiorna sull'evoluzione di questa "tassa per gli automobilisti onesti".
Volevo un'informazione. Vivo a Parma e la mia assicurazione scade il 23/12 p.v. e dovrei naturalmente rinnovarla.
Sono previsti degli sconti a partire dall'anno nuovo?
Se si, il rinnovo mi conviene farlo il 2/1 anziché il 23/12?
Grazie in anticipo!
Ciao Massimo,
conviene farla almeno una settimana prima della scadenza, infatti molte compagnie effettuano degli sconti (anche considerevoli) per chi acquista la polizza almeno una settimana prima della scadenza.
Buongiorno , grazie per gli utilissimi articoli e per i dubbi che
puntualmente riuscite ad evadere.Sareste così gentili di darmi delucidazioni in merito
a ciò che sto per Chiedervi?A seguito di una grandinata, per evitare il pagamento
della franchigia, per la riparazione della mia auto sono andata da un carrozziere indicato
dalla mia Assicurazione. Solo al momento di ritirare la mia auto, hanno preteso che firmassi
una dichiarazione che mi impegnava al pagamento della riparazione qualora l'assicurazione
non avesse potuto assolvere al pagamento. Per poter ritirare la mia auto, o firmavo o
saldavo subito la riparazione eseguita. Lo trovo ingiusto nei modi (dichiarazione sottoposta dopo
Riparazione) e nei contenuti. È corretto questo iter? Grazie
Ciao Silvia,
francamente sono un po' stupito... a parte i modi non proprio cordiali, se l'auto la porti presso un carrozziere convenzionato con la tua assicurazione della questione economica non bisognerebbe proprio parlarne...
Se vuoi, scrivici su info@6sicuro.it fornendoci maggiori dettagli così da poterne capire di più.
Grazie
Sono d'accordo con Giorgio sul fatto che i premi non fanno che aumentare se consideriamo veicoli già assicurati.
Ovviamente nelle statistiche rientrano veicoli "nuovi assicurati" per i quali c'è stata una diminuzione anche e soprattutto per conseguenza della legge Bersani... Ma questo non fa che agevolare i ricchi o coloro che possono permettersi di cambiare auto spesso...
Inoltre sono allibito da affermazioni quali la suddetta:
"I prezzi sono calati perché la crisi ha ridotto il numero dei veicoli in circolazione e di conseguenza si registra un calo significativo del numero dei sinistri, che ha permesso la riduzione delle tariffe"
dove si dimostra la completa assenza di serietà nel calcolo delle tariffe RC, uno perché l'unica cosa sensata di un Bonus-Malus è che vengano agevolati coloro che non producono sinistri (e questo è indice del contrario), due perché non c'è nessun fondamento statistico nel considerare dei valori "assoluti" e non "relativi" rispetto al numero di veicoli in circolazione (hanno senso le percentuali di sinistri per categoria e direi anche per livello raggiunto).
Inoltre il fatto che esistano parecchi veicoli non assicurati non significa affatto che questi siano in circolazione ma, al contrario, che poiché le assicurazioni sono fortemente ingiuste nei premi, le persone poco abbienti sono costrette a rinunciare alla mobilità col proprio veicolo e tenerlo fermo in proprietà privata, magari sinché non arriva un nuovo lavoro o sinché non si vende o rottame il veicolo.
Ciao Giuseppe,
in realtà i veicoli “nuovi assicurati” sono ormai meno del 10% delle assicurazioni che si fanno in un anno, quindi il loro peso non può essere tale da abbassare i prezzi medi generali. È evidente che anche i prezzi delle “vecchie assicurate” stanno scendendo, altrimenti significherebbe che le nuove devono venir via gratis per abbassare il prezzo medio generale. È giusto dire che bisogna considerare i valori relativi dei sinistri, ma anche facendo così scopriamo che i sinistri diminuiscono più in fretta rispetto alla diminuzione del parco circolante e questo perché, per esempio, la gente va più piano per risparmiare benzina.
In questo articolo dico una cosa molto semplice: i prezzi non sono calati perché c'è un cambiamento strutturale nel sistema, ma solo perché sono calate le auto circolanti, quindi diminuito il rischio.
Dopodiché ho elencato le possibili modifiche strutturali per poter attuare dei tagli meno occasionali e fortuiti.
Visto che siete così chiari ed esaurienti, vi chiedo di fornire informazioni sulla composizione di un prermio, sapere cioè quale peso specifico percentuale hanno i vari parametri che contribuiscono a determinarlo (potenza,vetustà etc dell'auto, virtù ed età del conducente, area geografica ... e altro). In buona sostanza sarebbe utile capire su quali fattori poter intervenire perottimizzare un premio.
Su questo tema, le Compagnie appaiono incomprensibilmente molto reticenti;
voi forse riuscite a superare tale opacità. Ve ne sarei assai grato.
Ciao Antonio,
abbiamo scritto diversi articoli in merito https://www.6sicuro.it/blog/assicurazione-auto-calcolare-il-premio
e andremo ad aggiornarlo presto.
Le compagnie non hanno piacere a divulgare il peso di ogni singolo fattore perché questi potrebbero essere utilizzati per falsare il proprio profilo.
In oltre ogni fattore viene usato dalla compagnie in modo diverso.
Un esempio? I chilometri percorsi nell'anno, tanti pensano che indicarne pochi porti sempre ad una riduzione della tariffa, in alcuni casi non sposta una virgola!
Stesso discorso vale per la professione, ogni compagnia valuta questo dato in maniera differente.
Quindi pur avendo la lista completa di tutti i fattori, è difficile usarla per avere la migliore tariffa, ma anche se dovessimo riuscirci è molto pericoloso utilizzare un profilo costruito ad arte...
in caso di incidente potrebbero scattare, giustamente, le rivalse in quanto si è dichiarato il falso.
Comunque in soldoni, i fattori più determinanti sono:
"Guida esperta"
l'auto sarà guidata solo da guidatori con più di 26 anni (in realtà anche qui ogni compagnia ha la sua età, però mediamente è 26 anni)
"Guida Esclusiva"
l'auto la guida solo una persona
Se hai bisogno di altre informazioni, siamo qui ;)