Quando spariranno le auto a benzina e diesel? Lo decide la nuova legislazione “Fit for 55” (segnati questo nome per per le tue ricerche online) in cui sono contenuti anche le norme in merito allo stop alla vendita di auto a combustione interna dal 2035.
A tal proposito, il Parlamento Europeo ha votato il 14 febbraio 2023 con 340 voti favorevoli, 279 contrari e 21 astenuti. Con questa votazione, il Parlamento Europeo fissa l’obiettivo di azzerare le emissioni di auto nuove e furgoni in vendita nell’Ue dal 2035. I veicoli a benzina o diesel andranno dunque sostituiti con le alternative a zero emissioni, come l’auto elettrica.
Stop auto dal 2035? L’Italia dice no
Il 3 marzo si terrà la riunione degli ambasciatori UE, che voterà la proposta di regolamento europeo (già approvata da Parlamento e Commissione) in cui s’intende vietare la vendita di auto e veicoli commerciali leggeri a benzina e diesel sul territorio dell’Unione dal 2035.
In realtà, l’assemblea era prevista per il 1° marzo, ma è stata rinviata dopo le posizioni negative espresse da Italia e Polonia, oltre ai dubbi di Bulgaria che ha comunicato la propria volontà di astenersi. Inoltre, il ministro dei trasporti tedesco Volker Wissing ha dichiarato il 28 febbraio che il suo governo potrebbe porre il veto alla proposta di regolamento se la Commissione non adottasse misure a favore dei biocarburanti. Ma la Germania potrebbe decidere anche di astenersi.
Ridurre emissioni senza sacrifici per i cittadini
In una nota il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha fatto sapere che il governo italiano, alla riunione degli ambasciatori UE del 3 marzo, voterà contro la proposta di regolamento europeo che prevede il divieto di vendita di auto a benzina e diesel dal 2035. Nella nota si legge che pur condividendo gli obiettivi di decarbonizzazione, l’Italia sostiene che i target ambientali vadano perseguiti attraverso “una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa”, pianificata e guidata con grande attenzione, per evitare ripercussioni negative per il Paese sia sotto l’aspetto occupazionale che produttivo.
L’Italia ritiene inoltre – questa la posizione che verrà espressa – che la scelta dell’elettrico non debba rappresentare, nella fase di transizione, l’unica via per arrivare a zero emissioni. Il successo delle auto elettriche dipenderà molto da come diventeranno accessibili a prezzi concorrenziali. Una razionale scelta di neutralità tecnologica a fronte di obiettivi ambientali condivisi deve consentire agli Stati membri di avvalersi di tutte le soluzioni per decarbonizzare il settore dei trasporti, tenendo conto delle diverse realtà nazionali, e con una più graduale pianificazione dei tempi. “L’utilizzo di carburanti rinnovabili, compatibili con i motori termici” – afferma il ministro Pichetto – “contribuirà a una riduzione delle emissioni senza richiedere inattuabili sacrifici economici ai cittadini”.
7 marzo 2023, il giorno decisivo
Se venisse superata questa impasse, il voto decisivo sarà quello del Consiglio europeo in programma il 7 marzo. In caso di approvazione, la proposta si trasformerà in legge effettiva. I regolamenti europei non necessitano di ratifica da parte dei parlamenti nazionali.
Attenzione però alla clausola di salvaguardia che porterà la Commissione Europea nel 2026 a fare una valutazione approfondita dei progressi compiuti ed eventualmente applicare qualche correttivo. Rapporto che dovrà tener conto, inoltre, di eventuali progressi tecnologici.
E dopo, che succede?
Insomma, sembra che all’ultimo ci si è resi conto che forse i tempi sono troppo ristretti per un cambio così radicale. Ma probabilmente è troppo tardi per i ripensamenti. Dal 2035 sarà vietata la vendita di nuove auto benzina, diesel ed anche ibride. Non sarà vietata la circolazione e la vendita di auto termiche usate immatricolate entro il 31 dicembre 2034.
Se la scadenza fosse il 2035, come ci comportiamo? Perché se da una parte è indicato che “non sarà vietata la circolazione” dall’altra sappiamo come in tante città (vedi Milano) di fatto alcuni mezzi non possono già circolare. Le auto elettriche hanno prezzi troppo elevati e gli incentivi troppo timidi. Come risolvere il problema?
Si pensa alle auto benzina e diesel, perché non pensano alle grandi navi, agli aerei, agli allevamenti intensivi e alle tante aziende che inquinano più di qualsiasi altra cosa? Si pensa che la panacea dell'inquinamento sia l'elettrico, io ho seri dubbi, viste le nostre centrali elettriche, ho seri dubbi sulla durata delle batterie, ho seri dubbi sul loro costo e sul loro smaltimento, quindi......di cosa parliamo????? Abbiamo in Europa dei cervelloni da gallina strapagati che non sanno neanche spiegare la differenza tra diesel e benzina, o meglio tra corrente alternata e corrente continua...
Questa logica di rivoluzione che deve partire sempre dal basso ha stancato, se il loro green è voler fare cassa con altre inventive allora lo dicessero, una nave cargo inquina come 100000 automobili, quindi di cosa si parla???? Se vogliamo fare la lo fa all'inquinamento dovremmo iniziare a risparmiare sugli acquisti smodati, dagli alimentari al vestiario, dallo spreco di energia nelle case, aziende, locali, dallo spreco di acqua per innaffiare erba che poi deve essere tagliata, questo solo per avere il verde in agosto.....Mahhhhhh!!!! Ho seri dubbi con queste politiche!!!! Ah dimenticavo, l'Europa pensa di eliminare la benzina ed il diesel solo in quei paesi dove vengono imposte le regole, poi avremo la Romania, la Bulgaria, la Moldavia, la Macedonia, l'Albania che continueranno ad inquinare come hanno sempre fatto, visto che i mezzi euro zero vanno in questi paesi, eppure sono a pochi chilometri da noi..
Sono daccordo. I mezzi piu inquinanti non sono le auto.. i riscaldamenti d inverno? i mezzi di trasporto su gomma pubblici e non nelle grandi citta e fuori sono diesel. Abbiamo gia' visto il problema dei monopattini senza regole e il loro smaltimento.. cervelli di gallina è un complimento
Si é tutta una presa in giro,ritorniamo all era del cavallo come ho sempre detto cosi facciamo anche un po di esercizio...la vita così non ha senso...priva di contenuti e cose concrete...troppo progresso troppo allontanamento dalla natura...spero di non esserci piu per quei tempi futuri....li vedo propio brutti!auguri a chi rimarrà!
Condivido totalmente quanto scritto. Nessuno valuta l'inquinamento provocato da aerei ( compreso cquelli delle forze armate e aeronautica che spesso volano per esercitazione!!) e tutte le navi che trasportano le merci che stiamo facendo produrre nei paesi asiatici a discapito della comunità Europea.
Non parliamo poi del fatto che la produzione di motori elettrici e batterie avviene proprio in Cina.
Molte fabbriche europee dove vengono prodotti i motori a combustione saranno chiuse e centinaio di migliaia di famiglie saranno senza lavoro.
Per non parlare dell'estrazione di materie prime necessarie per produrre le batterie che viene fatta con mezzi a combustione.
Basta guardare la bolletta dell'energia elettrica e ci si rende conto che la percentuale maggiore di produzione di energia in Italia avviene dal carbone e da combustibile.
Quindi l'elettrico non puoi essere definito assolutamente a emissione zero!!!!!
Anzi
Lo stato stanzia incentivi, ma lascia il grosso della spesa sulle spalle degli acquirenti.
Quanto è etico costringere la gente a sborsare migliaia di Euro, rimborsando le briciole?
E per comprare veicoli che non sono certo migliori (in termini assoluti) di quelli che vorrebbero costringerci a rottamare (se non erro, ad oggi, le macchine elettriche o ibride hanno tutte il cambio automatico ed interni che, in rapporto all'ingombro esterno, sono molto più piccoli delle macchine cui siamo abituati.
Dice il ministro: “i costruttori sono dalla nostra parte....” e dalla parte degli automobilisti chi ci sta?
Hanno pensato per chi non può acquistare una nuova auto elettrica? Cosa ne sarà di loro?
Quello è il meno, per il 2040 ci saranno parecchie usate sul mercato
Al momento MANCANO I PRESUPPOSTI per poter sostituire odierne automobili con altri mezzi di pari o superiori prestazioni in termini di COMODITÀ, FACILITÀ D'USO, PRATICITÀ di RICARICA ENERGETICA, PERCORRENZA, E...COSTI. Dubito che ciò possa concretizzarsi in pochi lustri...
se non hai un buon fotovoltaico comunque l'enrrgia per la macchine sarà prodotta col petroli...per cui a chi volete cojonare?