
Verifica della copertura assicurativa
È notizia di questi giorni: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti svolgerà attività di verifica della copertura assicurativa dei veicoli.
Secondo quanto stabilisce l’articolo 193 del codice della strada è vietata la circolazione su strada di autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori senza regolare copertura assicurativa RC auto e moto e, per tale illecito, è prevista una sanzione da 841 a 3.287 euro, oltre che al sequestro immediato del mezzo.
Quali sono le novità?
In Italia attualmente, come ha affermato il sottosegretario ai Trasporti Erasmo D’Angelis, risultano essere 3,8 milioni i veicoli privi di regolare copertura assicurativa.
Proprio per far fronte a questo numero ingente di irregolarità, è stato creato ad hoc un archivio informatico che, incrociando i dati relativi ai veicoli immatricolati con quelli forniti dalle compagnie assicurative aggiornati quotidianamente, ne verifica la corretta (o meno) copertura assicurativa. Un’altra novità, secondo quanto ha dichiarato D’Angelis, riguarda la possibilità di sanzionare gli automobilisti evasori anche grazie alla prova fotografica di telecamere Ztl (acronimo di Zona a Traffico Limitato) e Tutor.
Come verificare la copertura assicurativa del veicolo
Sul sito de “Il Portale dell’Automobilista” è stata creata un’apposita sezione dove è possibile consultare i numeri di targa di autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori immatricolati in Italia che risultano non essere in regola con gli obblighi assicurativi.
Cosa comporta?
Il proprietario del veicolo può, entro 15 giorni dalla scadenza della polizza, effettuare il pagamento e regolarizzare così la sua posizione.
In caso di protrarsi dell’inadempienza le informazioni relative verranno trasmesse al Ministero dell’Interno affinché vengano messe a conoscenza le forze di polizia e le Prefetture competenti.
Questioni aperte
Era necessario adottare queste nuove misure? Non c’era un modo più snello di operare?
Qualora il proprietario del veicolo effettuasse il pagamento oltre i termini previsti dalla legge come dovranno comportarsi le forze dell’ordine? Ci saranno nuove “code” agli sportelli per dimostrare che il pagamento è stato effettuato fuori termine massimo ma che la posizione è stata comunque regolarizzata? Sono previste more per il ritardo? Ma soprattutto il mezzo sarà comunque sequestrato?
Ovviamente queste domande sono delle provocazioni, infatti credo che i controlli riguarderanno solo i veicoli circolanti, perché altrimenti sarebbe veramente il caos più totale. Vi terrò aggiornati.
In ogni caso per me la risposta da dare al Paese era un’altra: applicare le norme previste nel decreto Destinazione Italia ad esempio, invece sono state stralciate, come indicato in questo articolo.
Tutti chiediamo a gran voce la riduzione delle tariffe assicurative, ma nessuno arretra di un millimetro sulle proprie posizioni ed un governo debole certo non aiuta.
Grazie Salvatore, per la cortese risposta, ho letto il post a cui fai riferimento e non credo che il vero problema sia quello, perchè basterebbe applicare delle tabelle cautelative per le compagnie d'assicurazione, sul rischio della differenza di età dei veicoli in uso con quel tipo di patente.
Il vero problema lo conosciamo tutti quanti, nessuno è tanto ingenuo da non capirlo.
Riguardo alla seconda domanda del mio precedente intervento, esiste una Nazione al mondo che applica questo sistema, se si, perchè non copiare da loro?
Ciao Luigi,
certo che c'è una Nazione, la Svizzera.
In Svizzera per circolare in autostrada basta pagare 60 euro l'anno, praticamente si paga un abbonamento annuale.
In Svizzera puoi spostare la targa da un'autovettura ad un'altra senza pagare il passaggio di proprietà.
In Svizzera quando ti avvicini ad un semaforo rosso, se non ci sono autovetture che attraversano l'incrocio, diventa magicamente verde.
In Svizzera non ci sono cartacce a terra e ad ogni 10 metri c'è un cestino.
La Svizzera, sembrerà strano, non è l'Italia.
Quello che voglio dire è che noi siamo il frutto della nostra storia, fare il ragionamento: se lì funziona, portiamolo da noi, è un po' semplicistico.
Se poi mi chiedi: tu l'adotteresti? Io ti rispondo: da ieri!
Cambierei tutta la gestione macchinosa e burocratica che ruota intorno ai veicoli, il problema è che è sempre stato il bancomat dello Stato: benzina, autostrade, bollo, passaggio di proprietà, assicurazione (più di un quarto è tassa), revisione, etc
Come detto nell'articolo, la verifica della copertura assicurativa è necessaria, non si può per nessuna ragione circolare senza, avrei preferito però che lo Stato avesse attuato almeno quei piccoli miglioramenti presenti nel decreto Destinazione Italia, invece niente.... se le auto non assicurate aumenta, ci sarà un perché e non è nemmeno così difficile da capire quale sia.
a fare i controlli è facile però il Dott. De Angelis non si pone la domanda, perché a Napoli non pagano l'assicurazione? Il motivo è semplice, perché rispetto al nord si paga molto ma molto di più, perché non si fa una tariffa unica? Invece di chiacchiere. Aspetto una risposta. Grazie.
Ciao Nunzio,
mentre aspetti una risposta, ti faccio io un paio di domande:
Perché secondo te a Napoli l'assicurazione costa più che a Milano?
La Basilicata si trova al nord oppure al sud Italia?
Mi sai dire perché in Basilicata l'assicurazione costa meno che in Liguria?
per salvatore russo.io ho 43 anni ho 1 atestato di rischio immacolato eppure ogni volta che rinnovavo il contratto ci sta l'aumento, fino a 3 anni fa pagavo 600 euro oggi ne pago 1290 con la stessa compagnia e con la stessa auto tariffa napoli mi hanno premiato proprio bene in quanto se cambio compagnia ci vogliono 2500 euro se abitassi a milano sempre io persona fisica con la stessa auto ne pagherei 545. ma allora le classi di merito a cosa servono dite solo in quale provincia abitate e piu semplice
Ciao Antimo,
con il mio nome e cognome, credo non ci siano dubbi sulle mie origini. Il problema lo conosco bene.
La cosa che mi fa innervosire parecchio è che sembra non si riesca ad uscire da queste sabbie mobili, ci sono le tecnologie, ci sono le idee per poter salvaguardare i buoni clienti come te, ma c'è sempre qualcosa che blocca tutto.
E' semplice additare solo le compagnie assicurative, certo hanno le loro colpe, ma credimi, vivendolo da vicino, ogni giorno nascono mille cavilli che bloccano questo processo di innovazione. Ecco perché parlo di un Governo forte capace di portare a termine fino all'ultimo le attività intraprese.
Caro Sig. Russo, se attendiamo ,come dice Lei , un governo forte ebbene stiamo ancora alle favole. Il dato certo che non è solo il mio ma di un 40% dei cittadini di Napoli e Caserta è che a fronte di imbrogli fatti da altri con la collaborazione degli addetti ai lavori, noi siamo vessati da queste assurte tariffe. Perchè le scatole nere non le mettete, obbligatoriamente, a chi provoca molti danni? perche dobbiamo pagare la posa in opera di dette scatole nere? Tornando al vecchio viatico del citato e compianto Antonio De CURTIS " E IO PAGO!!!" Cordialmente La saluto.
Ciao Lillo,
6sicuro non è una compagnia assicurativa, offriamo un servizio di comparazione gratuito delle tariffe delle compagnie assicurative, è bene conoscere con chi si conversa.
Quindi tornando alla tua proposta delle scatole nere, ti dico che noi siamo assolutamente favorevoli e in realtà lo sono anche le compagnie assicurative, ma per usufruire delle tariffe dedicate, devi pagare l'installazione.
Vogliamo costringere le compagnie assicurative ad accollarsi una spesa, serve un Governo capace di portare a termine una legge. Oltre alla scatola nera ci sono altre proposte per ridurre le tariffe, a zero costi per l'assicurato, come ad esempio i carrozzieri convenzionati, ma non vengono attuate, anzi sono state appena stralciate dal decreto Destinazione Italia.
Salve , sig. Russo le volevo porre una domanda per quanto riguarda questo nuovo decreto per la verifica della copertura assicurativa , ma chi è in possesso di ciclomotore al quale paga regolarmente la tassa di possesso ma che non utilizza tenendolo chiuso in cantina e quindi non circolante e le dico ancora di più che il ciclomotore ha trent'anni e quindi moto d'epoca è costretto lo stesso ora a stipulare una polizza assicurativa?
Ciao Carmine,
ma infatti non è chiaro come saranno utilizzati questi dati, non credo arriveranno a tanto. Ti tengo informato